Marsiglia (FederPetroli Italia): “La situazione venezuelana prende la scena sulla guerra dei prezzi”

Padova. Quanto sta accadendo, in queste ore, in Venezuela preoccupa anche il sistema delle imprese legate al settore petrolifero.

Scontri di piazza in Venezuela

Interpellato dall’Agenzia di stampa “LaPresse”, il presidente di FederPetroli Italia, Michele Marsiglia ha evidenziato come la  situazione venezuelana stia prendendo “la scena sulla guerra dei prezzi del petrolio del Brent e Wti, dopo le dichiarazioni degli Stati Uniti d’America sulle sanzioni all’Iran”.

Michele Marsiglia di FederPetroli Italia

“Le tensioni dei prezzi del petrolio saranno nelle prossime settimane bilanciate dalle dichiarazioni della Russia, alleato strategico del Venezuela ed in prima linea anche nella delicata situazione del Medio Oriente – aggiunge Marsiglia -. Le speculazioni di questi giorni sulle principali piazze finanziare sono da attribuirsi unicamente ad una forte volatilità dei prezzi dovute agli scambi in contrattazioni giornaliere”.

La diminuzione dei prezzi del petrolio in Asia arriva dopo l’aumento delle riserve statunitensi di greggio che ha controbilanciato l’impatto della stretta delle sanzioni statunitensi contro l’Iran e la crisi in Venezuela.

“Le scorte di greggio negli Stati Uniti – prosegue Marsiglia – sono salite di 9,9 milioni di barili la scorsa settimana e la produzione ha raggiunto un nuovo record di 12,3 milioni di barili al giorno, secondo i dati pubblicati mercoledì dalla US Energy Information Agency (EIA).

Intanto l’OPEC è determinata a “evitare una crisi energetica mondiale” come ha detto a Teheran il segretario generale dell’organizzazione dei produttori di petrolio, Mohammed Barkindo.

Mohammed Barkindo

 

“Un Brent su quota 70 dollari a barile non soddisfa ancora un break-even saudita posizionato ad 85 dollari/Barrel, anche in previsione della quotazione della Compagnia petrolifera di Stato Saudita Saudi Aramco”, conclude Marsiglia.

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