Di Fabrizio Scarinci
PARIGI. La Difesa francese ha effettuato l’altro ieri, presso il Poligono Missilistico Sperimentale di Biscarosse, il primo lancio di qualifica del missile antiareo e antimissile Aster 30 B1 NT.
L’operazione, denominata “Mercure”, ha avuto pieno successo, con il missile che è riuscito a centrare un bersaglio ostile e a discriminare un bersaglio amico nell’ambito di un complesso scenario simulato.
Sviluppato congiuntamente da Francia e Italia attraverso il consorzio industriale MBDA, l’Aster 30 B1 NT dispone, tra la altre cose, di capacità antibalistiche sensibilmente superiori rispetto agli Aster 30 attualmente operativi.
Stando a quanto pianificato, esso dovrebbe entrare in servizio a partire dal 2026.
Tra i vari sistemi che andrà ad equipaggiare figurano il nuovo SAMP-T NG (nuova variante del sistema antiaereo basato a terra SAMP/T), il PAAMS (sistema in dotazione ai cacciatorpediniere Horizon della Marina Miltare e della Marine Nationale) e quelli presenti sulle maggiori unità attualmente in fase di sviluppo per la nostra Marina (DDX e FREMM EVO).
Particolarmente soddisfatto per l’esito positivo del test il nostro ministro della Difesa Guido Crosetto, che, in una nota, ha specificato non solo come, nel contesto attuale, la difesa aerea integrata rappresenti un fondamentale caposaldo della difesa del Paese, ma anche come l’avanzato sistema Aster 30 sia stato al cento per cento sviluppato in Europa.
Molto soddisfatto anche l’Executive Group Director Sales and Businass di MBDA e Managing Director di MBDA Italia Giovanni Soccodato, che, del Transregional seapower symposium in corso all’Arsenale di Venezia, commentando la nota del Ministero della Difesa francese volta ad annunciare il successo del test, ha sottolineato il grande orgoglio di MBDA per la buon esito dell’operazione.
Anche Soccodato si è quindi soffermato su come questa versione di nuova generazione dell’Aster 30, missile europeo simbolo della cooperazione italo-francese, sia in grado di contrastare minacce balistiche sempre più avanzate, evidenziando l’importanza di questa capacità nell’attuale contesto geopolitico, in cui la difesa aerea è diventata un elemento prioritaro per la difesa del continente.
“Questo successo – ha poi sottolineato il Managing Director – consentirà, in breve tempo, di mettere a disposizione delle nostre Forze Armate terrestri e navali prestazioni operative evolute in grado di contrastare l’intero spettro delle minacce aeree”.
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