MBDA Italia: ottimi i risultati del 2023. L’Azienda si conferma un attore importante nell’ambito della cooperazione europea in materia di Difesa

Di Fabrizio Scarinci

ROMA. Nella giornata di ieri, in occasione della tradizionale conferenza stampa di MBDA Italia, il managing director dell’azienda e Group Director Sales and Business Development di MBDA, Giovanni Soccodato, ha presentato gli ottimi risultati conseguiti dal segmento italiano del Gruppo nel 2023 e le sue prospettive industriali per il 2024.

In particolare, l’AD di MBDA Italia ha dapprima sottolineato come le competenze tecnologiche e le capacità industriali espresse dall’azienda continuino a produrre eccellenti risultati con ordini in crescita e contribuiscano a fare di MBDA l’unico campione europeo in grado di fornire una capacità missilistica completa in tutti i settori, per poi ricordare l’importanza del contributo italiano nell’ambito di molti dei prodotti realizzati in cooperazione, e, più in generale, nell’ottenimento dei numeri record del 2023.

Giovanni Soccodato durante la conferenza stampa di ieri

Nell’anno appena trascorso, infatti, MBDA ha registrato ricavi totali pari a 4,5 miliardi di euro, un nuovo record nell’acquisizione di ordini per un totale di 9,9 miliardi di euro e un portafoglio ordini che ha raggiunto i 28 miliardi di euro, con una proporzione del 50 % tra ordini domestici, ossia quelli provenienti dai Paesi in cui l’Azienda opera (Regno Unito, Francia, Italia e Germania), ed esportazioni.

Riguardo al 2024, Soccodato ha, invece, specificato come l’azienda continuerà ad impegnarsi nella crescita dei volumi di produzione, con investimenti in aumento e molti nuovi ordini, dovuti in gran parte al mutato contesto geopolitico.

MBDA Italia continuerà, inoltre, ad impegnarsi anche al fine di soddisfare le nuove necessità operative delle Forze Armate italiane, con soluzioni tecnologiche sempre più innovative.

In particolare, tra i maggiori programmi attualmente portati avanti dal segmento italiano del Gruppo figurano quello connesso alla produzione dei sistemi della famiglia italo-francese “Aster”, quello riguardante lo sviluppo e la produzione dei CAMM ER, quello inerente lo sviluppo e la sperimentazione del missile antinave “pesante” Teseo MK2/E, quello del Marte ER (missile antinave di tipo più leggero), quello riguardante il missile aria-aria “Meteor”, quello connesso al sistema di combattimento aereo di sesta generazione GCAP e, non certo ultimo per importanza, quello riguardante la realizzazione dell’avanzato sistema di difesa antimissile Hydis2.

Lancio di un Aster 30

Entrando più nel dettaglio, riguardo alla produzione degli Aster (e, nello specifico, degli Aster 30 per la difesa aerea a medio-lungo raggio), particolare rilievo hanno assunto, nel 2023, i contratti di approvvigionamento siglati da tutte le Forze Armate del nostro Paese, inclusa, per la prima volta l’Aeronautica Militare.

Elemento cruciale della cooperazione industriale europea, il missile Aster 30 sarà presto disponibile anche nella versione B1NT, che conferirà ai sistemi di difesa antiaerea che lo utilizzeranno (come, ad esempio, il SAMP/T NG) capacità antibalistiche e di difesa aerea a lungo raggio sensibilmente più estese.

Per quanto riguarda, invece, il CAMM-ER, sistema antiaereo e antimissile a medio raggio sviluppato congiuntamente con il Regno Unito e recentemente venduto all’estero nella sua versione navale per equipaggiare i sistemi Albatros NG, si segnala, tra la altre cose, uno studio riguardo alla possibilità di impiegarlo, accanto alle versioni più evolute dell’Aster 30, sulle nuove FREMM EVO della Marina Militare.

Vanendo, poi, al settore antinave, per ciò che concerne il missile “pesante” Teseo Mk2/E (noto anche come Teseo “EVO”), nel 2023 si sono avute le prime prove in galleria del vento, mentre, per il 2024, sono previste le prime campagne di lancio in vista dei successivi step del programma.

Per quanto riguarda, invece, il Marte ER, nei mesi scorsi si sono concluse le consegne del sistema MCDS in Qatar ed è stato avviato un studio volto ad esplorare la possibilità di sviluppare una versione del missile per rispondere ad un requisito antinave leggero della Marina Militare italiana.

Un missile antinave pesante Teseo MK2/E (in primo piano) e un Marte ER (in secondo piano) in uno stand di MBDA Italia

Di grande importanza è stata, poi, la decisione italiana (sempre del 2023) di aderire al programma franco-britannico FC/ASW, che porterà alla realizzazione di una capacità sovrana di attacco profondo e antinave pesante di nuova generazione.

Altri successi si registrano, infine, grazie al missile aria-aria Meteor, i cui seeker vengono realizzati nel sito di MBDA Italia del Fusaro, in provincia di Napoli.

Il missile in questione, infatti, costituisce (o costituirà nel prossimo futuro) il principale sistema d’arma degli Eurofighter Typhoon in dotazione a Germania, Regno Unito, Italia, Spagna, Arabia Saudita e Qatar, dei Rafale di Francia, India, Egitto, Grecia, Croazia, Qatar e, forse, Emirati Arabi Uniti, dei Gripen svedesi, brasiliani e ungheresi, degli F-35A della nostra Aeronautica Militare, degli F-35B delle Forze Armate britanniche e, non da ultimo, dei nuovi caccia KF-21 “Boramae” recentemente sviluppati dalla Corea del Sud.

Quanto all’importantissimo programma multinazionale GCAP, invece, l’Azienda sta realizzando sviluppi tecnologici volti alla definizione di “effectors” evoluti adatti all’impiego nell’ambito di sistemi di combattimento aereo di sesta generazione.

Rappresentazione grafica del sistema in fase di studio nell’ambito del Programma GCAP

In prospettiva futura ed in linea con l’obiettivo di mantenere e sviluppare le competenze industriali italiane, l’Azienda partecipa, poi, al progetto di cooperazione europea Hydis2 (HYpersonic Defence Interceptor Study), con cui, insieme ad altri 19 partner di 14 Paesi, si stanno ponendo le basi per dotare l’Europa della capacità sovrana di rispondere a minacce di tipo particolarmente sofisticato, come, ad esempio, quelle di tipo ipersonico.

In Hydis2, MBDA Italia guiderà la compagine nazionale italiana, costituita da importanti realtà appartenenti al mondo dell’industria e della ricerca e sarà leader delle attività riguardanti la definizione dell’architettura fisica dell’intercettore e degli studi di integrazione con le piattaforme di lancio, oltre a coordinare gli studi sui materiali avanzati e sui sensori a Radio-Frequenza, competenze distintive dell’azienda.

Oltre alle attività appena menzionate, nel 2024 ci sarà anche l’avvio del programma per la realizzazione del nuovo sistema di difesa a cortissimo raggio V-SHORAD, che integrerà la capacità di difesa aerea multi-strato del nostro Paese.

Al fine di supportare il costante incremento delle attività dell’Azienda, anche quest’anno, sono previste nuove assunzioni nei tre siti di La Spezia, Roma e Fusaro, che porteranno l’organico di MBDA Italia a superare le 2000 unità nel corso dell’anno, con un incremento di oltre il 10% rispetto al 2023.

Immagine del sito di MBDA Italia del Fusaro, in provincia di Napoli

In tutti i siti appena menzionati sono inoltre previsti importanti lavori di ampliamento volti ad incrementare le capacità produttive dell’Azienda.

Tutte queste iniziative rendono, certamente, MBDA Italia un attore di primo piano con riferimento alla cooperazione europea nel settore missilistico.

Una cooperazione che risulta fondamentale anche nell’ambito della European Defence Industrial Strategy (EDIS), che, per Soccodato, confermerebbe appieno la necessità di avere progetti basati sullo sviluppo di prodotti innovativi che siano frutto di requisiti comuni.

Un approccio valido oggi forse ancor più che in passato, poiché, come sottolineato dall’amministratore delegato, solo con la condivisione dei requisiti operativi per lo sviluppo di prodotti e soluzioni innovative, l’Europa potrà essere in grado di rendere sostenibili competenze tecnologiche e capacità industriali e di rimanere davvero competitiva in un contesto in cui si affacciano rapidamente nuovi attori.

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