Medio Oriente: incontro a Il Cairo tra rappresentanti di Hamas e di Fatah. Ad Erbil riunione tra il ministro degli Interni israeliano Moshe Arbel e il console egiziano in Israele, Hammam Abu Zeid

Di Chiara Cavalieri

TEL AVIV. Il quotidiano israeliano Israel Hayom ha rivelato un incontro definito “straordinario” avvenuto ad Erbil tra il ministro degli Interni israeliano Moshe Arbel del Partito “Shas Noam” e il console egiziano in Israele, Hammam Abu Zeid,.

L’incontro ad Erbil

Al centro dell’incontro le “complessità regionali” che stanno interessando l’area medio orientale, i rapporti tra Il Cairo e Tel Aviv, la situazione geopolitica regionale, il rafforzamento delle relazioni nelle infrastrutture energetiche e del “giorno dopo” nella Striscia di Gaza.

Israel Hayom ha spiegato che l’incontro è avvenuto in concomitanza con la visita attualmente in corso di una delegazione del movimento Hamas a Il Cairo, nel contesto dei tentativi di raggiungere un accordo sui prigionieri.

Lo stesso giornale ha sottolineato che i rappresentanti di Hamas, guidati dal Khalil al-Hayy e di al Fatah, guidati da Mahmoud al-Aloul, si stanno attualmente incontrando nella capitale egiziano.

Milizie di Hamas

Taher Al-Nono, consigliere per i media di Yahya Al-Sinwar nella sua veste di capo dell’Ufficio politico, ha affermato che questi incontri mirano a “discutere l’aggressione contro la Striscia di Gaza, gli sviluppi politici e regionali e unificare gli sforzi per l’unità nazionale”.

Forze di terra israeliane operanti nella Striscia di Gaza

Tuttavia, un funzionario politico ha detto questa mattina a Israel Hayom che “non c’è nulla di nuovo nell’accordo sui prigionieri, e non c’è nulla di nuovo all’ordine del giorno”.

Il quotidiano ebraico ha riferito poi che Israele ha deciso, nei giorni scorsi ,di cambiare rotta e cercare di promuovere l’accordo in “un solo passo”, invece che in più passi come aveva fatto fino ad ora.

Inoltre, un altro giornale israeliano il Maariv ha riferito che Gershon Baskin, uno degli artefici dell’accordo Shalit nel 2011, ha offerto un cessate il fuoco e un accordo di scambio di prigionieri tra Israele e Hamas.

Baskin ha dichiarato in una lettera all’Amministrazione Biden:  “Caro Presidente Joe Biden e il suo vice presidente Kamala Harris, abbiamo un accordo sul tavolo che l’intera leadership di Hamas accetta”.

Ha aggiunto, spiegando che “l’accordo di tre settimane che metterà fine alla guerra a Gaza, in base al quale Israele si ritirerà completamente dalla Striscia, e ci sarà un accordo per liberare un certo numero di prigionieri palestinesi e per liberare tutti i 101 rapiti. israeliani e stranieri da Gaza”.

Secondo Baskin questo non basta. Lo stesso Hamas sarebbe d’accordo alla  formazione di un Governo civile palestinese tecnocratico, composto da persone indipendenti e professionali per gestire gli affari di Gaza, e che abbia tutti i poteri per garantire la continuazione della sicurezza.

Ancora Baskin ha sottolineato che tutti questo significa “una nuova amministrazione a Gaza, di cui Hamas non fa parte. Questa è una vittoria per Netanyahu e  potrebbe essere l’eredità del Presidente Biden che ha posto fine alla guerra a Gaza e ha restituito il potere”.

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