Di Pierpaolo Piras
Bruxelles. “Il Consiglio europeo è l’istituzione dell’UE che definisce le priorità e gli orientamenti politici generali dell’Unione europea. È composto da tutti i Capi di Stato o di Governo degli Stati membri, dal suo Presidente e dal Presidente della Commissione”.
Le Istituzioni europee definiscono così il Consiglio Europeo che giovedì prossimo dovrà decidere fondamentalmente in materia di: sistema comune d’asilo” relativo alla politica versi i migranti; commercio comunitario e gestione finanziaria pluriennale (QFP); sicurezza e Difesa, in materia di cooperazione UE-NATO, finanziamento della Difesa comune, mobilità militare ed altri numerosi argomenti riguardanti la sicurezza.

Tanti i temi in agenda del Consiglio europeo di giovedì
Compresa la Brexit con la valutazione dello stato dei negoziati. Mentre nel Regno Unito già si parla e si manifesta sulle strade per il “remain” nell’Unione europea. Infine, si parlerà dell’euro e delle proposte di riforma dell’Unione sia monetaria che economica
Come si vede, sarà un programma di lavori decisamente articolato e complesso, nel quale emergeranno gli stessi gioghi e giochetti visti sinora tra Francia , Germania e Spagna , le quali non potranno, stavolta, però, sottrarsi al dovere di offrire, nel confronto con l’Assemblea, soluzioni valide ed efficaci al problema continentale dei migranti e non. Sarà d’obbligo rinunciare alla squalificante ipocrisia che finora li ha governati e mettere da parte le sterili strategie degli incontri riservati bilaterali per accordarsi sulle linee da adottare in comune.
Il presagio non è dei migliori per l’ostinato bifrontismo del Presidente francese, Emmanuel Macron che, da un lato conferma l’interesse per lo sforzo fatto sinora dall’Italia coi migranti, dall’altro trama con gli altri capi di Governo, Pedro Sanchez (Spagna) ed Angela Merkel (Germania) per indebolire il nostro Paese, ponendolo in minoranza. C’è da scommettere che lo faranno anche nelle sessioni del Consiglio europeo di giovedì e venerdì.

Il Presidente francese Macron e la canceliera tedesca Merkel
La risoluta condotta politica del Governo italiano trasformerà questa mediocre strategia politica in un boomerang di fronte alle navi ONG, quasi tutte battenti bandiere dei loro Stati, rifiutate dai porti italiani, costrette ad ormeggiare i migranti di fronte ai porti di Marsiglia, Valencia ed altri.
Al netto degli atti di pura propaganda politica come l’ormeggio dell’Aquarius in Spagna, il loro incubo è soltanto questo. Perche? Beh, dovranno uscire dalla ipocrisia e ribadire, d’altra parte, quello che già fanno a Ventimiglia, Ceuta e Melilla.
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