Roma. Nel 2016 la maggior parte di migranti risulta ospitata nelle strutture di accoglienza della Lombardia (23.707 persone pari al 12,6%), a cui seguono quelle del Lazio (17.464, il 9,3%), Sicilia (16.555, l’8,8%), Piemonte (14.911, il 7,9%), Campania (14.789, il 7,9%) e Veneto (14.433, il 7,7%). Tra il 2014 e il 2016 il numero degli accolti nelle diverse strutture ha fatto registrare gli incrementi maggiori in Veneto (+533,9% di presenze), Toscana (+395,5%) e Trentino-Alto Adige (+364,1%).

Lezione multimediale in un centro di accoglienza
I dati sono contenuti nel Rapporto sulla Protezione internazionale in Italia 2017 , realizzato da Anci, Caritas italiana, Cittalia, Fondazione Migrantes e Servizio centrale SPRAR, in collaborazione con l’Alto Commissariato ONU per i rifugiati si rileva in particolare che sono 205 mila le persone in accoglienza nella prima metà di quest’anno.
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Al 15 luglio i migranti in strutture di accoglienza erano 205 mila, contro i circa 188 mila di fine 2016.
I Centri di accoglienza straordinaria (CAS) rimangono i più utilizzati (158.607 stranieri accolti e assistiti), seguono il sistema SPRAR con 31.313 presenze ed i Centri di prima accoglienza con 15 mila persone.
Nel primo semestre 2017, le Regioni più coinvolte nell’accoglienza sono state la Lombardia (13,2%), la Campania (9,3%), il Lazio (8,7%), il Piemonte ed il Veneto (entrambe 7,3%). Chiude la Puglia (7,0%).
Il sistema di accoglienza comprende il 40,5% dei Comuni italiani (3.231), mille in più rispetto a un anno fa e un terzo dei quali situato tra Lombardia (20,3%) e Piemonte (10,8%).
L’incidenza più elevata tra Comuni coinvolti nell’accoglienza e totale dei Comuni riguarda tuttavia la Toscana (l’83% accoglie richiedenti asilo) ed Emilia Romagna (78,1%). I valori più bassi si registrano in Sardegna (17,8%), Abruzzo (19,3%) e Valle d’Aosta (20,3%).
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