ROMA. Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, è intervenuto, oggi, su quanto avvenuto a Crotone dove, c’è stato un tragico naufragio che, secondo dati ancora da confermare, avebbe provocato la morte di oltre 100 migranti morti.
Il caicco è partito, 4 giorni fa, dalla Turchia. Tra le vittime ci sono anche due gemellini di pochi anni e un bimbo di meno di un anno.
I corpi dei gemellini sono stati recuperati in mare, mentre quello del bimbo è stato trovato sulla spiaggia.
Nel naufragio, secondo alcune stime, sarebbero morti una ventina di bambini di varia età.
È stato fermato un presunto scafista, un cittadino turco. Tra i relitti sarebbe stato trovato anche il documento di un altro soggetto che al momento non è stato rintracciato e che potrebbe essere fuggito o figurare tra i dispersi o le vittime.
“È un’enorme tragedia quella avvenuta oggi sulle coste calabresi – ha detto Crosetto -. Un bilancio drammatico che sale di ora in ora. Le immagini delle persone scomparse, tra cui anche bambini e neonati, stringono il cuore”.
“Si tratta – ha aggiunto – di un’ennesima ferita all’umanità di tutti noi. Il dramma delle troppe vite umane sacrificate, per mero profitto, dai trafficanti di uomini e donne, meritano rispetto e dolore ma anche rabbia e reazione. Gli scafisti senza scrupoli vanno contrastati in ogni modo, con una risposta corale, seria, strutturata, che tolga loro la possibilità di sfruttare la povertà, le guerre, i cambiamenti climatici, per i loro biechi interessi”.
“L’Europa deve far sentire la sua voce e deve essere una voce unica, corale, condivisa tra Stati e Istituzioni – ha proseguito il titolare della Difesa -, battendosi per la pace ovunque, investendo nella crescita dei Paesi più poveri, offrendo asilo e possibilità di ingresso strutturati, controllati, legali e gratuiti, facendo accordi con gli Stati di partenza dell’immigrazione illegale”
“Non dobbiamo più permettere il ripetersi di simili tragedie – ha concluso il ministro Crosetto – e nessuno può girarsi dall’altra parte. L’Italia è la porta del Mediterraneo ma le sue frontiere sono le porte di tutta l’Unione europea”.
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