Missione in Libano: Il Generale Stefano Del Col incontra le autorità libanesi

Beriut –  Il Generale di Divisione Stefano Del Col, nelle sue prime visite ufficiali come Force Commander e Head of Mission di UNIFIL ha incontrato a Beirut il presidente del Libano, Michel Aoun, il Presidente del Parlamento Nabih Berri e il Comandante delle Forze armate libanesi, Generale Joseph Aoun. L’alto Ufficiale italiano, Comandante di UNIFIL dal 7 agosto scorso, ha incontrato nei giorni scorsi  il designato Primo Ministro Saad Hariri e il Ministro degli Affari Esteri e dell’Immigrazione Gebran Bassil. I colloqui sono stati incentrati sulla situazione politica in Libano, sull’implementazione e il rinnovo del mandato di UNIFIL secondo le risoluzioni ONU 1701 e 2373 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, nonché sulla situazione operativa della Missione nel sud del Libano, con particolare attenzione alla continua e forte cooperazione tra i Caschi blu di UNIFIL e l’Esercito libanese.

Il Generale Stefano Dell Col con il Primo ministro designato  Hariri

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“Sono estremamente grato alle autorità libanesi per la calorosa accoglienza ricevuta, per lo straordinario supporto alla missione UNIFIL e per il profondo impegno nei confronti della risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite”, queste le parole del Generale Stefano Del Col dopo gli incontri.

Il Generale Del Col con il Generale Aoun

“Il supporto incessante e sincero che UNIFIL riceve quotidianamente dalle autorità libanesi è essenziale per il successo della missione”, ha aggiunto l’Alto Ufficiale.

Un momento del colloquio con il Presidente del Libano

Nel corso dei colloqui, il Generale Stefano Del Col ha affermato che durante il proprio mandato agirà conformemente a quanto previsto dalla risoluzione ONU 1701 e successive risoluzioni e ha inoltre sottolineato l’importanza delle relazioni della missione con la popolazione locale. “Questa è la mia terza missione nel sud del Libano e, in continuità con il passato, continuerò a lavorare nel pieno rispetto dei diversi credi religiosi, delle tradizioni e delle sensibilità culturali della popolazione ospitante”.

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