ANKARA. Gli alleati della NATO hanno concordato ieri di dispiegare strutture di rifugio semi-permanenti completamente attrezzate in Turchia, al fine di aiutare ad accogliere le persone sfollate dai devastanti terremoti dei giorni scorsi. Il Comandante supremo alleato della NATO in Europa, generale Christopher G. Cavoli, dirigerà l’operazione.
Il Segretario generale Jens Stoltenberg ha accolto con favore la decisione, affermando: “La NATO è in forte solidarietà con il nostro alleato turco, e il dispiegamento di queste strutture di rifugio contribuirà a salvare vite umane. Gli alleati e i partner della NATO stanno fornendo un sostegno sostanziale agli sforzi di soccorso e continueremo a fare tutto il possibile per assistere coloro che ne hanno bisogno”.
I rifugi sono normalmente utilizzati dalla NATO come complesso di quartier generale dispiegabile per esercitazioni e operazioni. Possono essere dotate di una serie di servizi tra cui riscaldamento, generatori di energia e aree di trattamento medico.

Un’immagine delle bandiere della NATO
Attualmente, le Autorità militari della NATO stanno esplorando le migliori opzioni logistiche e di trasporto e le tempistiche per il dispiegamento. Questa capacità è mantenuta dalla NATO Support Agency (NSPA) ed è conservata presso il suo Centro Operativo Sud a Taranto, in Italia. Una volta in atto, questa capacità semipermanente integrerà le tende invernali già fornite da alleati e partner.
Migliaia di personale di risposta alle emergenze di oltre 20 alleati della NATO e 30 Paesi partner, tra cui gli invitati Finlandia e Svezia, sono ora impegnati nelle operazioni di soccorso. Ciò include la fornitura di squadre di ricerca e soccorso con cani da salvataggio, vigili del fuoco e squadre di ingegneria strutturale, personale medico e forniture ed esperti sismici.
Il sostegno viene fornito attraverso il Centro di coordinamento euro-atlantico di risposta ai disastri (EADRCC) della NATO, che è il principale meccanismo civile di risposta alle emergenze dell’Alleanza nell’area euro-atlantica.
Il Centro è attivo tutto l’anno, operativo 24 ore 7 giorni su 7, e coinvolge tutti gli alleati della NATO e i Paesi partner. Funziona come un sistema di compensazione per coordinare sia le richieste che le offerte di assistenza soprattutto in caso di catastrofi naturali e provocate dall’uomo.
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