NATO, due nuovi APR dell’Alliance Ground Surveillance (AGS) atterrano a Sigonella. L’Alleanza presto monitorerà e proteggerà aree più vaste

Sigonella (Siracusa). Nella base aerea di Sigonella (Siracusa) il segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg ha accolto l’arrivo di due APR dell’Alliance Ground Surveillance (AGS).

Il segretario generale dell’Alleanza Atlantica, Jens Stoltenberg esamina il nuovo APR (Foto credit NATO)

Il segretario generale dell’Alleanza Atlantica ha sottolineato l’importanza del sistema AGS, che consentirà ai comandanti di identificare le minacce e di visualizzare le condizioni sul terreno, con qualsiasi tempo.

“Un singolo drone può sorvegliare un territorio con dimensioni paragonabili alla Polonia”, ha affermato.

I nuovi velivoli possono anche volare per oltre 30 ore. “Può raggiungere l’estremo Nord e il Sahel – ha spiegato Stoltenberg – , il Medio Oriente e l’Atlantico”.

Quando tutti e cinque i velivoli NATO RQ-4D saranno operativi, l’Alleanza sarà in grado di monitorare e di proteggere aree sempre più vaste.

Il sistema AGS sarà gestito da tutti gli alleati della NATO. I quali beneficeranno dell’intelligence derivata dalle missioni di sorveglianza e ricognizione dell’AGS.

Il segretario generale dell’Alleanza Atlantica, rivolgendosi ai funzionari militari e all’industria, ha ringraziato l’Italia per aver ospitato il sistema AGS ed ha elogiato i comandanti della base aerea di Sigonella.

“Oggi la NATO sta colmando un’importante lacuna di intelligence, sorveglianza e capacità di ricognizione”, ha evidenziato nel suo intervento”

Seicento componenti del personale dell’Alleanza gestiranno il sistema AGS. “Sono la nostra forza più recente”, ha concluso Stoltenberg, evidenziando come l’AGS sua una dimostrazione visibile dell’impegno della NATO per l’innovazione.

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