NATO: il Segretario Generale incontra i primi ministri polacco e britannico. Soddisfazione per le ultime misure a sostegno di Kiev

Di Fabrizio Scarinci

VARSAVIA. Nella giornata di ieri, il Segretario Generale dell’Alleanza Atlantica Jens Stoltenberg ha incontrato a Varsavia, in una base dell’Esercito polacco, il Primo ministro del Paese Donald Tusk e il suo omologo britannico Rishi Sunak.

Il Segretario Generale della NATO Jens Stoltenberg con il Premier britannico Rishi Sunak e quello polacco Donald Tusk

Durante l’incontro, si è fermamente ribadita la necessità di continuare a supportare l’Ucraina, con il Segretario Generale che ha accolto molto positivamente il recente annuncio di Sunak di un nuovo importante pacchetto di sostegno militare in favore di Kiev, che dovrebbe includere munizioni, sistemi di difesa anti-aerea e capacità d’attacco di precisione in profondità.

Immagine che raffigura un Su-24 dell’Aeronautica ucraina ed un missile da crociera Storm Shadow. La fornitura di questi missili da parte di Regno Unito e Francia ha conferito a tali velivoli e, più in generale, all’aviazione di Kiev, migliori capacità di strike in profondità. Nel prossimo futuro non si escludono altre iniziative dello stesso tipo

Grandi apprezzamenti sono, poi, stati espressi in merito alla decisione della Camera dei Rappresentanti USA di sbloccare l’ultimo grande pacchetto di aiuti statunitense.

Una scelta che, per Stoltenberg, rappresenta un passo di grande importanza sia al fine di garantire all’Ucraina un supporto più efficace e di lungo termine, sia allo scopo di ribadire l’unità dell’Alleanza; elemento imprescindibile di fronte alle pericolose sfide che l’Occidente ha davanti a sé in un contesto globale in cui molti dei suoi principali avversari sembrerebbero sempre più vicini e intenti a collaborare tra loro.

Nel contesto della visita è stato, inoltre, confermato l’impegno preso dal Regno Unito di raggiungere, entro il 2030, un livello di spese militari pari al 2,5% del proprio Prodotto Interno Lordo; cosa quantomai necessaria al fine di superare le varie difficoltà gestionali che, negli ultimi tempi, hanno caratterizzato le sue Forze Armate e contribuire al rafforzamento della NATO.

Dal canto suo, il Premier polacco Tusk è, invece, tornato a ribadire come il proprio Paese (che dovrebbe, ormai, aver raggiunto un livello di spese militari pari al 4% del PIL) intenda dare un contributo significativo al consolidamento delle capacità difensive e di deterrenza dell’Alleanza sul proprio fianco orientale.

Sistemi antiaerei SPZR “Poprad” dell’Esercito polacco durante un’esercitazione (Credit – Gov.Pl)

Il Segretario Generale ha, poi, avuto modo, insieme a Sunak, di porgere i suoi saluti alle truppe della Queen’s Dragoon Guards, un Reggimento di Cavalleria dell’Esercito britannico con oltre 300 anni di storia specializzato in operazioni di ricognizione attualmente schierato in Polonia.

Parlando di fronte ai militari del Reggimento, egli ha calorosamente elogiato l’impegno del Regno Unito in seno alla NATO, ricordando l’importante ruolo giocato dalle truppe del British Army e dai jet della RAF nel garantire la sicurezza dell’Europa Orientale (dove Londra è, tra l’altro, anche alla guida delle forze dell’Alleanza schierate in Estonia), il costante lavoro della Royal Navy per contribuire a mantenere aperte diverse rotte marittime di primaria importanza (con particolare riferimento a quella del Mar Rosso) e, non da ultimo, l’importantissimo ruolo assunto da Londra nell’ambito dell’esercitazione Steadfast Defender, per la quale le Forze Armate britanniche hanno messo a disposizione ben 16.000 uomini.

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