Norfolk. Kandinskij sosteneva che più l’azzurro è profondo, più richiama l’idea di infinito. Il colore dell’Oceano Atlantico richiama proprio i quadri del pittore fondatore dell’astrattismo. L’Alpino è un piccolo punto grigio che solca l’infinita distesa di mare che separa le colonne d’Ercole dagli Stati Uniti d’America. Miglio dopo miglio, ora dopo ora, si avvicina la prima tappa di questa entusiasmante avventura. Ma prima di arrivare a Norfolk, Nave Alpino e il suo equipaggio hanno l’onore e il privilegio di potere condividere esperienze professionali, operative e umane con i colleghi della U.S.S. Gonzalez, un cacciatorpediniere della Marina Americana.
Nave Alpino in navigazione
Alcuni militari americani vengono a bordo ad ammirare la nostra Unità mentre una nutrita rappresentanza del nostro equipaggio si reca sul Gonzalez per restituire la visita, non solo di cortesia. Infatti vengono presto organizzate alcune attività interessanti tra cui una simulazione di boarding cooperante che occupa i marinai in movimenti tattici e di squadra.
In poche ma intense ore i due equipaggi confrontano il proprio “know how” – come piace chiamarlo ai colleghi americani – ma senza mai fare mancare ironia, simpatia e gentilezza, valori questi che accomunano culturalmente i nostri due popoli. Molto emozionante è stato lo scambio dei distintivi e delle bandiere che tutti vestiamo con orgoglio sulle divise.
Al termine della giornata ognuno rientra sulla propria Unità e dopo avere effettuato delle manovre cinematiche tra unità navali ed un rifornimento in mare, è arrivato finalmente il momento anche per noi di entrare di in porto.
Dopo 17 giorni di mare caratterizzati da addestramento e turni di servizio, la mattina del 18 maggio, finalmente Nave Alpino ormeggia a Norfolk. In un minuto tutta la stanchezza di questi lunghi giorni di mare va via realizzando che nella più grossa base navale americana ora c’è anche un po’ d’Italia e che il tricolore dell’Alpino sventola tra numerose bandiere a stelle e strisce.
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