BRINDISI (dal nostro inviato). Tra la fine di giugno e i primi giorni di luglio dal Global Service Centre delle Nazioni Unite partiranno gli aiuti per Gaza. La notizia è stata data, ieri, in occasione delle celebrazioni per i 30 anni di fondazione della Base dell’ONU da dove sono partiti e partiranno tutti li aiuti umanitari diretti a zone di crisi e di guerra in Europa, Medio Oriente e Africa.
Il volo (o voli dipenderà dal materiale che sarà spedito) sono stati realizzati in collaborazione con PAM, FAO e FICROSS (Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa) e numerose componenti del Sistema Paese.
In questo modo si dovrà assicurare la pronta consegna nella Striscia di Gaza di prodotti alimentari non deperibili e di attrezzature sanitarie.
Un’operazione questa che è stata avallata sia dal Governo israeliano che dall’Autorità Nazionale palestinese (ANP).
Un primo carico di aiuti è partito, nei giorni scorsi, da Nepi (Viterbo) con 24 tonnellate di aiuti per la popolazione palestinese.
L’Operazione “Food for Gaza” dunque vcdrà, ancora una volta la Base aerea brindisina, essere al centro degli aiuti umanitari da un trentennio.
Da qui sono partiti aiuti per l’Ucraina, Somalia, Libia, Brasile Brasile (quando lo scorso 29 maggio c’è stata un’emergenza dello Stato di Rio Grande do Sul.
Da Brindisi sono stati movimentati circa 750 milioni di dollari di merci e di scorte alimentari. E molte attrezzature sono poi rientrate per essere reimpiegate successivamente.
La Base UNHRD (United Nations Humanitarian Response Depot) fa parte di una rete internazionale di depositi localizzati in diverse aree del mondo (Brindisi, Dubai, Accra, Panama, Kuala Lumpur).
È situata in una ex base dell’Aeronautica militare statunitense di San Vito dei Normanni e costituisce un importante partner per l’azione umanitaria della Cooperazione italiana, che ne copre i costi di gestione e vi tiene la totalità delle proprie scorte di beni umanitari.
Nel corso della cerimonia di ieri sono intervenuti il Segretario generale dell’ONU, Antonio Guterres, il vice presidente del Consiglio dei ministri e ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale,. Antonio Tafani, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, il sindaco di Brindisi Giuseppe Marchionna e la direttrice dell’United Nations Global Service Centre Giovanna Ceglie.
Brindisi ospita sia l’United Nations Global Service Center (UNGSC), ubicato presso la sezione militare dell’aeroporto della città, sia l’United Nations Humanitarian Response Depot (UNHRD) del Programma Alimentare Mondiale, dedicato agli interventi umanitari.
Nel suo intervento Guterres ha ringraziato il nostro Paese per l’impegno che dà a sostegno delle popolazioni nelle aree di guerra e di crisi e ha elogiato il grande lavoro che il personale della Base brindisina compie ogni giorno.
Nel suo intervento, il ministro Tajani ha evidenziato un aspetto molto importante che è quello del “modello dell’autonomia dell’Alto Adige”.

Il Segretario Generale Onu António Guterres con il ministro della Cooperazione internazionale Antonio Tajani
“Ringrazio il Segretario generale dell’ONU – ha evidenziato il ministro – per il lavoro che abbiamo iniziato anche insieme all’Austria per valorizzare a New York alle Nazioni Unite il prossimo settembre, il modello dell’autonomia dell’Alto Adige, lo faremo con il presidente della provincia di Bolzano, Kompatscher e con la regione austriaca del Tirolo. Questo può essere un modello per altri ambiti, per le crisi ai confini nel mondo. C’è bisogno di questa capacità di convivere di rispetto delle minoranze”.
“Penso – ha aggiunto – a tante altre parti del mondo che sono punti di contrasto tra minoranze linguistiche, noi l’abbiamo risolta in maniera più che positiva. L’Europa ha aiutato certamente perché l’abbattimento delle barriere e il mercato interno sono un sostegno risolvere questo problema. L’Italia ha dimostrato che la convivenza pacifica tra comunità che hanno lingue diverse è un risultato che si può raggiungere e significa che vince la pace contro il contrasto”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA