Niger: fino a venerdì riunione del Comitato dei capi di Stato Maggiore della Difesa dell’ECOWAS. All’ordine del giorno un possibile intervento militare contro i golpisti

ABUJIA. Riunione da oggi a venerdi prossimo , ad Abuja (Nigeria) del Comitato dei capi di Stato Maggiore della Difesa dell’ECOWAS  (Economic Community of West African States) terrà una riunione straordinaria sulla situazione politica nella Repubblica del Niger, dopo il golpe del 26 luglio scorso.

La riunione dell’ECOWAS del 30 luglio scorso

L’incontro è stato deciso dai capi di Stato e di Governo dell’ECOWAS nella sessione straordinaria tenutasi lo scorso 30 luglio sempre nela capitale nigeriana.

I capi di Stato Maggiore dei 15 Paesi che formano l’ECOWAS docvranno anche dewcidere se attvare un intervento militare per riportare al potere il deposto Presidente Mohamed Bazoum.

L’ex Presidente nigerino Mohamed Bazoum

Ieri, da molte Cancellerie degli Stati africani (anche appartenenti ad ECOWAS) si è alzata la voce contro l’uso della forza per riportare il Niger ad una situazione di tranquillità politica.

Gli autori del colpo di Stato, guidati dal Generale di Brigata Abdourahamane Tiani hanno tempo fino a domenica prossima per dare una loro risposta.

Generale di Brigata Abdourahamane Tiani

Tiani, intanto, in queste ore ha firmato una serie di decreti per nominare nuovi ministri, varare varie norme.

Intanto, il Parlamento europeo si schiera a fianco dell’Economic Community of West African States, con una risoluzione che chiiede che il Presidente democraticamente eletto sia riportato al potere entro una settimana.

La Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale è nata il 28 maggio 1975 a Lagos, in Nigeria.

Il Trattato è stato firmato dai 15 capi di Stato e di Governo di Benin, Burkina Faso, Costa d’Avorio, Gambia, Ghana, Guinea, Guinea Bissau, Liberia, Mali, Mauritania, Niger, Nigeria, Sierra Leone, Sénégal e Togo, con la missione di promuovere l’integrazione economica in tutta la regione.

L’unico Paese di lingua araba, la Mauritania, si è ritirato nel dicembre 2000. Ha recentemente firmato un nuovo accordo di adesione associata nell’agosto 2017.

L’ECOWAS che raggruppa circa 300 milioni di cittadini si estende su un’area di 5,2 milioni di chilometri quadrati.

Ad oggi, gli Stati membri sono Benin, Burkina Faso, Capo Verde, Costa d’Avorio, Gambia, Ghana, Guinea, Guinea Bissau, Liberia, Mali, Niger, Nigeria, Sierra Leone, Sénégal e Togo.

Considerato uno dei pilastri della Comunità economica africana, l’ECOWAS è stato istituito per promuovere” l’ideale dell’autosufficienza collettiva per i suoi Stati membri. Ha anche lo scopo di creare un unico, grande blocco commerciale attraverso la cooperazione economica”.

Le attività economiche integrate previste nell’area che ha un PIL di 734,8 miliardi di dollari, ruotano attorno ma non sono limitate a industria, trasporti, telecomunicazioni, energia, agricoltura, risorse naturali, commercio, questioni monetarie e finanziarie, questioni sociali e culturali .

Nel 2007, il Segretariato dell’ECOWAS è stato trasformato in una Commissione.

E’ guidata da un presidente, assistito da un vice presidente,13 commissari e il revisore generale, composta da funzionari esperti che stanno fornendo la leadership in questo nuovo orientamento.

Come parte di questo processo di rinnovamento, l’ECOWAS sta attuando “programmi strategici che approfondiranno la coesione ed elimineranno progressivamente gli ostacoli individuati alla piena integrazione”, informano da Abuja.

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