Palestina: torti e ragioni. Un libro del Generale di Corpo d’Armata dell’Esercito (ris) Vincenzo Santo (Edizioni ARTESTAMPA) analizza la questione medio orientale

ROMA. Le immagini andate in onda su tutte le TV del mondo il 7 ottobre 2023 hanno sconvolto l’opinione pubblica.

Miliziani di Hamas entrano in territorio israeliano

Salvo poi dimenticarsi dell’attacco terroristico compiuto dai miliziani di Hamas contro cittadini israeliani.

Le immagini della guerra contro Hamas che, ogni giorno, vengono trasmesse dalle TV sconvolgono sì l’opinione pubblica ma con più vigore, più rabbia delle altre.

Manifestazioni di piazza si susseguono, quasi quotidianamente, in ogni Paese, città, piccole comunità al grido di Free Palestine.

Cartina che mostra le aree in cui sarebbero penetrati i miliziani palestinesi

La questione palestinese, pur avendo radici antiche, può essere analizzata partendo dai mesi precedenti alla Grande Guerra.

Questo periodo segna un lungo percorso di sangue, vendette, rivendicazioni e incomprensioni, tra giochi politici e occasioni mancate, forse volutamente. Per comprendere appieno i responsabili di tali fallimenti, è essenziale esaminare attentamente la storia documentata in queste pagine.

“Quanto successo il 7 ottobre, e il farne poi un uso mediatico molto ampio sui social media – scrive il Generale di Corpo d’Armata Esercito (ris) Vincenzo Santo nel suo ultimo libro intitolato “Palestina tormentata – Tra torti e ragioni” (Edizioni ARTESTAMPA – in partnership con Report Difesa) – è emblematico di come lo scopo fosse certamente quello di comunicare istantaneamente, diramare un messaggio ai proseliti e a un vasto pubblico antiebraico, ma anche di scatenare una violenta reazione israeliana tale che potesse dare ulteriore enfasi alla pretesa palestinese di essere la storica vittima”.

La copertina del libro

“Non solo – spiega ancora l’Autore – ma quegli atti dovevano persino generare la convinzione che se una parte è disposta a tanta crudeltà il suo livello di sopportazione, proprio come storica vittima, è al limite. Con questo, per riuscire ad accattivarsi ancora di più, dopo lo sdegno generale generatosi, la simpatia mondiale”.

Il volume con la prefazione di Maurizio Carucci e l’introduzione di Francesco Bozzetti, la post fazione di Alessandro Venci e una riflessione di Luigi Pastorelli ripercorre tutta la storia e le azioni politiche dell’area con un’analisi attenta anche delle risoluzioni ONU, dell’intervento statunitense, degli accordi, a iniziare da quello di Oslo per arrivare a quello definito come gli “Accordi di Abramo” con la mediazione dell’ex Presidente Donald Trump (prossimo candidato alle consultazioni di novembre).

L’ex Presidente USA, Donald Trump

Non tralasciando il ruolo dell’attuale Presidente Usa Joe Biden e delle numerose guerre che si sono succedute dalla nascita di Israele a oggi.

Il Presidente uscente degli Stati Uniti Joe Biden

“Perennemente connessi e bombardati da troppe semplifica zioni che ci raccontano i fatti e molto meno il senso degli stessi, tanto da illuderci di sapere tutto e presto – analizza ancora il Generale Santo – noi siamo ricettori di tutto e cadiamo nella trappola delle emozioni. In questo sia- mo deboli ed è in questa debolezza strutturale che il terrorismo fa breccia. Diveniamo così anche noi parte di quella schiera di commentatori seriali, anche involontari, che assegnano a que- sti assassini, e all’incolpevole popolo palestinese, la parte di chi ha sempre ragione e, conseguentemente, quella di chi è nel giusto, violentando la realtà”.

Le ragioni si possono quindi indirizzare, persino costruire artatamente, di casus belli nella storia ce ne sono, e da qui fabbricarsi una comoda verità è un gioco.

“Ciò che conta è la realtà, fatta di uomini e di comunità con i loro umori, sentimenti, voglia di identità e di rivincita o di rivalsa – speiga ancora l’autore -. Ma entrano in gioco anche la gelosa custodia della propria marcatura culturale, delle proprie tradizioni nonché la ricerca di sicurezza, prosperità e benessere. Un insieme complesso di sentimenti ed esigenze, come per ogni angolo del mondo, che diviene però arma micidiale e violenta nei rapporti esterni quando a mancare è la fiducia reciproca, soprattutto se questa mancanza di fiducia è inquinata dall’odio distruttivo”.

E qui entra in gioco la “terra”, e la terra con il suo portato storico e sacrale.

“Ed è un problema non da poco – sottolinea ancora il Generale -. Se a questo poi si aggiunge l’interesse e la decisa penetrazione di altri attori regionali, soprattutto l’Iran, la speranza di giungere a un com- promesso va via via indebolendosi lasciando campo al timore di un conflitto ancora più drammatico”.

Vincenzo Santo: Palestina tormentata – Tra torti e ragioni (Edizioni Artestampa). Formato 21X14 cm, Pagine 326 – anno 2024 – Prezzo 22 euro – ISBN: 9791255761723

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Autore