Roma. Il 5 febbraio l’Ecsa (l’associazione degli armatori europei) e l’ICS (la principale associazione dello shipping mondiale che rappresenta oltre l’80% della flotta mercantile mondiale) hanno richiamato l’attenzione sulla grave situazione nel Golfo di Guinea ove nel 2019 si è registrato un drammatico aumento di circa il 50% degli attacchi di pirateria a danno delle navi di tutto il mondo (per un totale di 162) che costituiscono una seria e immediata minaccia alla sicurezza di marittimi, navi e merci.
La situazione nel Golfo di Guinea è drammatica; nel solo 2019, ci sono stati 162 episodi di pirateria e rapina a mano armata contro le navi in tutto il mondo. Tra questi 4 navi sono state dirottate, 17 sono stati i tentati attacchi, 130 sono stati gli abbordaggi e 11 navi sono state attaccate. Con un equipaggio medio di 20 persone per nave, queste cifre significano che oltre 3.000 marittimi hanno subito atti di pirateria e rapina a mano armata. In particolare nel Golfo di Guinea, il drammatico aumento del numero di sequestri di equipaggio costituisce un’emergenza globale per l’industria marittima. Nella regione ci sono stati il 90% dei rapimenti segnalati, con 121 membri dell’equipaggio presi nel 2019. Le aggressioni e i rapimenti sono avvenuti principalmente in Nigeria, ma anche in Togo, Benin e Camerun.

La presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen
L’Ecsa sollecita la nuova Commissione dell’Unione Europea e i singoli Stati membri a prendere provvedimenti concreti. “L’Unione Europea dovrebbe mettere la sicurezza marittima in cima all’agenda degli accordi commerciali e di partenariato oltre a porre in essere altre forme di cooperazione con i partner africani della regione, ha affermato Martin Dorsman, Segretario generale dell’ECSA, in occasione della ECR Conference on Maritime Security and the Blue Economy che si è svolta al Parlamento europeo. L’Unione Europea ha dimostrato di essere all’avanguardia nel contrastare la pirateria, ad esempio attraverso l’operazione Atalanta in Africa orientale che ha portato con successo alla riduzione degli attacchi”.
Anche Esben Poulsson, Presidente dell’ICS, ha ribadito l’esigenza di tutelare i marittimi affermando “La nostra priorità assoluta sarà sempre la sicurezza e il benessere dell’equipaggio. Siamo pronti e disposti a lavorare in stretta collaborazione con il governo della Nigeria e la comunità internazionale per proteggere le navi e i loro equipaggi”.
Poulsson, “Il calo degli episodi di pirateria altrove rafforza l’importanza della comunicazione e del coordinamento tra navi e autorità. Più informazioni i governi nazionali e le autorità competenti hanno sui trends della pirateria, migliori saranno le azioni per prevenire il fenomeno”. “L’industria navale è pronta e disposta a collaborare con tutte le parti per porre fine a questa rovina endemica del libero scambio”. Si perché combattere la pirateria vuole dire anche e soprattutto salvaguardare l’economia di mercato e gli scambi internazionali che nel mondo contemporaneo sono fondamentali.
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