Di Vincenzo Santo*
(Da Limes – 18 settembre 2017)
Washington. Ha suscitato speculazioni sulla stampa mondiale la bandiera dei pirati (Jolly Roger) issata accanto a quella a stelle e strisce dal sottomarino nucleare d’attacco statunitense Uss SSN-23 Jimmy Carter, di ritorno da una missione segreta, nella base di Bangor sulla costa del Pacifico (Stato di Washington).
Si è ricordato che issare il Jolly Roger è una tradizione inaugurata da un sommergibile dalla marina britannica, durante la Prima Guerra mondiale, al ritorno da una vittoria importante contro il nemico. Si è quindi speculato su quale missione segreta e delicata il battello americano avesse portato a termine. (…)
L’SSN-23 non è un sottomarino come tutti gli altri. Ultimo appartenente alla classe Seawolf – costruita negli anni Novanta in soli tre esemplari sulla base di un requisito ormai superato, emesso al termine della guerra fredda – il Jimmy Carter in fase di costruzione è stato estesamente modificato per diventare uno strumento di intelligence e per le operazioni speciali. Nella parte centrale dello scafo è stata inserita una piattaforma multimissione lunga 30 metri, che contiene spazi per attrezzature speciali, un hangar da dove possono uscire e rientrare veicoli subacquei pilotati e robotizzati, nonché alloggi per 50 Seals o altri operatori di reparti speciali di Corpi e agenzie federali (o magari della Special Activity Division della Cia).
Tra i compiti del Jimmy Carter c’è quello di recuperare (o installare) materiali dal fondo oceanico. Durante la guerra fredda, il predecessore del Jimmy Carter, il Parche, aveva inserito dei congegni d’ascolto sui cavi sottomarini sovietici nel Mar di Okhotsk. I
l progetto segretissimo – nome in codice Ivy Bell – gestito dalla Marina e dalla NSA, nel 1979, era stato svelato al Kgb dal funzionario della NSA, Ronald Pelton per una somma modesta (35 mila dollari).
Il Carter ha quindi predisposto qualche strumento spionistico sui cavi sottomarini nordcoreani oppure ha piazzato lungo la costa della penisola coreana dei congegni per ottenere informazioni sugli esperimenti missilistici e nucleari di Kim? Queste speculazioni sono state però smentite da un ufficiale della Us Navy che ha dichiarato al Daily Mail che il Jolly Roger viene issato per fortificare il morale dell’equipaggio e non per motivi particolari. “Non ci sono ragioni reali per issare questa bandiera” – ha spiegato il comandante Corey Barker. (…)

La bandiera dei pirati Jolly Roger su un sottomarino nucleare d’attacco Usa
*Generale CA (Riserva)
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