Di Assunta Romano
Roma. Sono 341 i detenuti rimpatriati, 200 i servizi di rimpatrio e 10 voli charter utilizzati, 1.400 i latitanti catturati in 44 Paesi (-12 % rispetto al 2019) di cui il 58 % in territorio estero per provvedimenti emanati dalle Autorità giudiziarie italiane e il 42 % in Italia, per provvedimenti di Autorità giudiziarie di Stati esteri. Dei latitanti catturati 122 appartengono alla criminalità organizzata.
In calo del 20,9% i reati commessi rispetto al 2019, ma in aumento del 32,17 % quelli informatici.
Sono diminuiti i furti del 36% e le rapine del 22%, rispetto allo stesso periodo del 2019.
Sono questi i dati che emergono dal report delle attività svolte nel 2020 dalla Polizia Criminale che oltre alla prevenzione e al contrasto della criminalità, ha operato anche per garantire il rispetto dei provvedimenti adottati per il contenimento della pandemia.
I dati raccolti riflettono il contesto socio culturale generato dalle misure anti COVID 2019 che vedono una diminuzione del numero degli omicidi volontari rispetto a de anni fa e degli atti intimidatori nei confronti degli amministratori locali (-6,7% rispetto al 2019).
In controtendenza rispetto al 2019, gli atti intimidatori contro i giornalisti (+48,3% rispetto allo stesso periodo del 2019) realizzati tramite i social network.
L’emergenza COVID ha avuto un impatto anche sulle procedure adottate nell’ambito della collaborazione con gli organi di Polizia dei Paesi europei ed extraeuropei.
Secondo i dati del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, l’incidenza della pandemia sullo scambio di informazioni ha visto una riduzione dei messaggi in ingresso del 12%, ma un aumento del 24% sempre in relazione al 2019 nello scambio di informazioni in ambito Europol su reati quali il terrorismo (-21%), immigrazione clandestina(-3%), traffico degli esseri umani (-11%), frode e truffa (+10%), riciclaggio (+15%), stupefacenti (+5%), crimine organizzato (+8%), reati informatici (+34%), falso documentale (+1%), traffico di opere d’arte (+4%).
L’attività di cooperazione con le Polizie internazionali ha portato a beni sequestrati in 7 Stati per un valore di oltre 23,5 milioni di euro (-18,9% rispetto al 2019), in particolare nella Repubblica di San Marino (+39%), Francia (+30%), Principato di Monaco e Svizzera (+10%) Belgio (+9%), Marocco e Spagna (+1%), a 62 indagini su sottrazioni internazionali di minori in 27 paesi con 2 minori riconsegnati al genitore avente diritto.
Contrasto dell’immigrazione clandestina, traffico di droga e di armi, falsificazione di documenti sono stati gli obiettivi delle Action Days EUROPOL a cui il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia ha partecipato nel 2020, accanto alle operazioni delle Action Days INTERPOL – nome in codice OPSON IX per il contrasto alla contraffazione e del commercio illecito di prodotti alimentari, PANGEA XIII per il contrasto alla vendita illegale online di farmaci e dispositivi medicali, MOBILE III per il contrasto al traffico internazionale di autoveicoli.
Nel 2020 è partito anche il progetto I-CAN (Interpol Cooperation Against ‘Ndrangheta) promosso dall’Italia in collaborazione con Interpol, Europol e S.I.R.e.N.E e tutte le banche dati delle Polizie nazionali ed internazionali contro gli asset finanziari e per arrestare i latitanti della ‘ndrangheta presente in 32 Paesi.
Su questo tema sono in corso 24 indagini in 17 Stati. Sono stati eseguiti 8 arresti in 5 Paesi e 321 in Italia.
Sono stati confiscati 74.777.871 euro e sequestrati 114.836.732 euro.
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