ROMA. Si è conclusa, oggi, l’Operazione di Polizia ad alto impatto denominata “EMMA (European Money Mule Action”).
L’attiività è stata coordinata da EUROPOL.
Giunta alla sua nona edizione e messa in campo dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni e dalle Forze di Polizia cyber di altrI 27 Paesi, in Italia l’operazione ha scoperto 2.729 transazioni fraudolente, verso le quali vi è stata una pronta risposta della Polizia di Stato che ha consentito di identificare 879 money mules e prevenire frodi per oltre 6 milioni di euro.
Questo fenomeno dei money mules rappresenta, oggi, uno degli aspetti consolidati e sempre presenti nelle frodi on line.
Si tratta di soggetti che costituiscono l’ultimo anello della catena attraverso la quale i criminali monetizzano i proventi del reato. Nel settore del contrasto al Financial Cybercrime, la diffusione di queste figure è allarmante, ed è endemica in tutto il mondo.
Un money mule è un soggetto che, consapevolmente (perché membro di un’organizzazione criminale, o perché soggetto in stato di bisogno) o inconsapevolmente (perché attratto da false offerte di lavoro pubblicate sul web), offre la propria identità per l’apertura di conti correnti, carte di credito ed altri strumenti di pagamento, sui quali vengono poi accreditate somme di denaro provento di attacchi informatici e finanziari ai danni di Società o ignari cittadini.
Come già avvenuto nelle precedenti edizioni dell’Operazione, il “dispositivo” posto in essere ha previsto due distinti periodi di intervento.
In quello operativo, da giugno a novembre, le Polizie di 19 Paesi dell’Unione Europea (Italia, Austria, Bulgaria, Cipro, Danimarca, Estonia, Grecia, Irlanda, Lituania, Lettonia, Olanda, Polonia, Portogallo, Romania, Repubblica Ceca, Slovenia, Svezia, Spagna, Ungheria) oltre a Moldavia, Regno Unito, Svizzera, Ucraina, Australia, Singapore, Hong Kong, Colombia e USA, sotto il coordinamento di EUROPOL e con il supporto di INTERPOL, di EUROJUST e della Federazione Bancaria Europea (EBF), hanno portato all’esecuzione di una molteplicità di operazioni di polizia giudiziaria nei confronti di gruppi criminali di diverse nazionalità ed estrazione. Tutti si sono resi responsabili di cyber crimini finanziari ai danni di singoli cittadini, piccole e medie imprese ed importanti gruppi bancari e di intermediazione finanziaria.
Nel periodo informativo, iniziato oggi e che proseguirà nei prossimi giorni, invece ci saranno campagne di sensibilizzazione e di prevenzione nei Paesi che hanno preso parte all’iniziativa, finalizzate a creare consapevolezza in chi favorisce, con la propria opera, il riciclaggio dei proventi di attività illecite come le frodi e le truffe online.
I numeri complessivi dell’Operazione, frutto del lavoro di tutte le Forze di Polizia estere impegnate insieme a quella italiana, anche grazie al supporto di oltre 2.822 istituti bancari e altre istituzioni finanziarie, sono notevoli: individuate 10.736 transazioni bancarie fraudolente e avviate oltre 4.659 autonome indagini, riuscendo a prevenire frodi per un danno stimato in 32 milioni di euro.
Sono stati imdividuati oltre 10.759 money mules e 474 organizzatori e loro coordinatori identificati.
L’iniziativa è stata resa possibile attraverso la fattiva collaborazione di ABI e di CERTFin e grazie al sostegno delle banche e degli istituti di credito italiani, che hanno assicurato un supporto in tempo reale agli investigatori.
In linea con la strategia europea, è stato realizzato materiale video e grafico che sarà divulgato da ciascun partner, bancario e non, attraverso i propri canali di comunicazione, per informare opportunamente la cittadinanza sui rischi della Rete e sulla necessità di adottare ogni utile accorgimento per contrastare il fenomeno.
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