Torino (nostro servizio). Operazione antiterrorismo, questa mattina, della Polizia di Stato a Torino.

Mezzi della Polizia di Stato in operazione
Gli agenti della DIGOS e del Servizio per il Contrasto dell’Estremismo e del Terrorismo Interno (DCPP/UCIGOS) hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emesse dal GIP del Tribunale di Torino, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di un indagato per associazione con finalità di terrorismo (articolo 270 bis del Codice Penale) perché ritenuti due aderenti all’organizzazione Individualistas Tendiendo a lo Salvaje (ITS).

Un’immagine del gruppo terrorista
LE INDAGINI DELLA POLIZIA DI STATO
E’ indagato un torinese di 47 anni, accusato di partecipazione ad associazione con finalità di terrorismo.
Contestualmente è stato eseguito il sequestro preventivo del sito web
<http://www.maldicionecoestremista.altervista.org>
www.maldicionecoestremista.altervista.org.
Il procedimento si trova attualmente nella fase delle indagini preliminari.
L’articolata indagine, avviata nel 2018 e coordinata dalla Sezione
Distrettuale Antiterrorismo della Procura di Torino, ha fatto emergere gravi indizi sulla partecipazione dell’arrestato all’organizzazione
terroristica internazionale anti-civilizzazione, denominata appunto I.T.S. (Individualisti Tendenti al Selvaggio).
I suoi militanti, secondo l’accusa, si sarebbero resi autori di attentati ai danni di persone e strutture ritenute simbolo della civilizzazione (università, apparati di comunicazioni, mezzi di trasporto e anche chiese).
In particolare, sono stati raccolti gravi indizi che, secondo la valutazione
cautelare del G.I.P., consentono di riferire al gruppo, nato in Sud America nel 2011 e propagatosi poi anche in Europa (Spagna, Grecia e Scozia), oltre 100 attentati in diversi parti del mondo che hanno causato la morte di 7 persone ed il ferimento di altre 12.
L’indagato, in base a quanto accertato dagli investigatori della Polizia di
Stato, avrebbe tenuto condotte concrete di condivisione ideologica delle
finalità dell’associazione, svolgendo un ruolo determinante nella diffusione delle attività compiute dal sodalizio e partecipando all’associazione con comportamenti significativi sul piano materiale.
L’attività investigativa è stata condotta dalla DIGOS di Milano con il
costante supporto del Servizio per il Contrasto dell’Estremismo e del
Terrorismo Interno della Direzione Centrale della Polizia di
Prevenzione/UCIGOS ed ha ricevuto un prezioso contributo informativo di intelligence da parte dell’A.I.S.E.
L’indagine – assolutamente innovativa per la complessità degli strumenti tecnologici messi in campo – ha consentito, nell’ipotesi accusatoria, di raccogliere gravi indizi del fatto che l’indagato sarebbe il fondatore del sito Web http://www.maldicionecoestremista.altervista.org>
www.maldicionecoestremista.altervista.org. (letteralmente la Maledizione dell’Eco-estremista) che avrebbe poi amministrato unitamente ad altre 4 persone residenti in Sud America e attraverso il quale venivano rivendicati e pubblicizzati gli attacchi del gruppo.
L’arrestato è risultato essere anche l’amministratore di una virtual machine attestata sul Dark Web che, secondo l’ipotesi accusatoria, avrebbe consentito agli altri quattro sodali di collegarsi al predetto sito
mantenendo l’anonimato.
In tale contesto, a conferma della dimensione sovranazionale dell’indagine e del ruolo di primo piano che si ritiene essere stato rivestito dall’indagato piemontese, lo scorso 16 marzo due cittadini argentini, ritenuti intranei all’organizzazione I.T.S., sono stati arrestati dalle Autorità locali proprio grazie alle evidenze investigative emerse nell’ambito dell’indagine italiana e partecipate con apposita rogatoria agli inquirenti argentini.
Gli approfondimenti condotti dagli uomini dell’Antiterrorismo della Polizia sul target – il cui monitoraggio è stato particolarmente difficoltoso in considerazione dell’atteggiamento circospetto nonché per l’utilizzo di mezzi di comunicazione crittografati – sono stati eseguiti nell’ambito di una complessa attività investigativa supportata da attività intercettive sperimentali e tradizionali servizi di pedinamento ed osservazione ed hanno,peraltro, permesso di riscontrare il confezionamento da parte dell’indagato torinese di manufatti utili alla realizzazione di ordigni esplosivi, poi non costruiti proprio grazie alla tempestiva attività d’indagine.
Alla luce della normativa vigente in materia di presunzione di innocenza, l’indagato fino a sentenza definitiva di condanna in Cassazione è da considerarsi innocente.
LE ATTIVITA’ CRIMINALI IN SUD AMERICA DEL GRUPPO TERRORISTA
Questa formazione politica è nata in Sud America ed è ritenuta dagli inquirenti responsabile di oltre 100 attentati in diverse parti del mondo.
Secondo quanto scrive la stampa argentina, esponenti di questa organizzazione sono stati individuati in Argentina.
Nel Paese sud americano le indagini sono iniziate nel 2019.
L’ITS è considerata alle Polizie di vari Paesi sud americani come un’organizzazione internazionale che promuove attività di terrorismo ambientale attraverso la detonazione di ordigni esplosivi e incendiari.
Opera maggiormente in Messico, Cile e Brasile.
In Argentina le autorità federali stanno investigando su una serie di attentati.
In particolare, le indagini si sono concentrate sull’utilizzo del WEB.
Si definiscono “eco-estremisti contrari al progresso umano”.
Un progresso umano che “corrompe e degrada tutto ciò che è bello in questo mondo”.
Secondo questa organizzazione “il progresso rende tutto artificiale, meccanico, grigio, triste, non possiamo sopportarlo, ecco perché abbiamo dichiarato guerra a questa civiltà e alla sua sporcizia progresso da qualche anno a questa parte”.
Sono numerosi gli attentati compiuti in Cile, attraverso pacchi bomba.
L’IDEOLOGIA DEL GRUPPO TERRORISTICO
La storia di ITS iniziò in Messico nel 2011.
Il 3 febbraio 2016 su Internet fu pubblicata una dichiarazione in un blog chiamato Maledizione Eco-estremista.
In esso, si accusava il progresso scientifico e la tecnologia di essere “responsabile per il devastazione degli ecosistemi e lo sviluppo di una civiltà che si allontana dalla natura”.
Nel loro pensiero viene stravolta la filosofia di Jean-Jacques Rousseau del “buon selvaggio” e rappresentano l’idea opposta alla società attuale che, invece, “alimentata da ideali anarchici, vede nell’annientamento degli agenti dello sviluppo tecnologico un mezzo per raggiungere l’ideale del perfetto uomo primitivo”

Jean-Jacques Rousseau
E raggiungere questo scopo si servono di atti terroristici nel più puro pensiero anarchico della “propaganda con i fatti”, tanto cara agli anarchici dell’800 quali il russo Piotr Aleksejevic Kropotkin (nel giornale Le Revoltè, dicembre 1880, scriveva infatti: “Rivolta permanente con la parola, con gli scritti, col pugnale, con fucile, con la dinamite. Per noi, è buono tutto quello che non è legale“.

L’anarchico russo Piotr Aleksejevic Kropotkin
Ma fu gradita anche all’italiano Errico Malatesta che, nel tentativo insurrezionale di Benevento nel 1877, aveva simbolizzato questa “forma tipicamente antiautoritaria del colpo di mano rivoluzionario“.

L”anarchico italiano Errico Malatesta
In verità, le loro azioni per altri vengono ritenute più vicine a quelle di Ted Kaczynski, più conosciuto come “Unabomber”,
Anche se quelli di ITS si dissero contrari a lui e lo stesso Kaczinsky, all’inizio del 2012, scrisse una lettera feroce definendo la loro proposta “ingenua per un’azione rivoluzionaria e un’analisi poco rigorosa dei movimenti sociali nel corso della storia”.
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