Polizia di Stato: vasta operazione antidroga in Italia e all’estero. Disarticolata una delle principali organizzazioni criminali d’Europa. Trentacinque arrestati

BOLOGNA. Ieri, la Polizia di Stato ha eseguito 27 ordinanze di custodia cautelare in carcere, nell’ambito delle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Bologna – Direzione Distrettuale Antimafia – a carico di soggetti residenti in Italia e all’estero.

La Polizia di Stato durante un’operazione

Nel medesimo contesto operativo sono state effettuate perquisizioni ed eseguiti sequestri patrimoniali di appartamenti e denaro. Contemporaneamente, in Belgio, Germania e Olanda, sono stati eseguite ulteriori perquisizione e arresti.

L’intera attività d’indagine svolta simultaneamente alle ore 6.00 di ieri in Italia, Germania, Olanda e Belgio alla presenza di personale di Europol ed Eurojust, ha visto l’impiego di 640 agenti di Polizia, 35 arrestati, 51 perquisizioni domiciliari.

L’Operazione, svolta congiuntamente tra Forze di Polizia e magistrature di 6 Paesi membri dell’Unione Europea, sotto il coordinamento di Europol e di Eurojust, ha smantellato più reti criminali composte prevalentemente da soggetti di origine albanesi, responsabili di aver importato sul continente e distribuito decine di quintali di cocaina per anni, avvalendosi di aziende del settore dell’autotrasporto operanti anche in Romagna.

Le indagini sono state condotte dal Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato e delle Squadre Mobili delle Questure di Forlì e Modena che, a seguito del monitoraggio di un italiano dedito al commercio di stupefacenti, dimorante a Forlì, hanno ricostruito un’estesa e ramificata rete di trafficanti di cocaina e hashish, in grado di importare dal Belgio e dalla Spagna, avvalendosi di veicoli appositamente modificati, quintali di droga, poi distribuita a fornitori di livello intermedio dimoranti nel nord e nel centro Italia.

Dalle indagini, coordinate inizialmente dalla Procura di Forlì, è emerso, infatti, che il cittadino italiano era in affari con due soci albanesi nel trasporto in Europa di ingenti quantità di cocaina, mediante l’utilizzo di una società forlivese di logistica.

La Polizia di Stato in azione

A riscontro di quanto ipotizzato, il 19 agosto 2020 ad Aosta, la Squadra Mobile di Forlì ha sequestrato un carico di 28 chili di cocaina con il conseguente arresto di due corrieri.

Le successive indagini hanno consentito di documentare la stabile presenza in Emilia-Romagna di almeno due associazioni per delinquere finalizzate al traffico internazionale di stupefacenti: una nella provincia di Modena e l’altra tra le provincie di Forlì-Cesena e Rimini, collegate tra loro e strutturate gerarchicamente disponendo di una moltitudine di uomini, armi, denaro, mezzi di trasporto e, soprattutto, di basi logistiche.

Nella provincia di Forlì e Rimini è riscontrata la stabile presenza di aziende del settore della logistica che hanno trasportato per anni stupefacenti dal Nord Europa.

Nel Modenese si è potuta riscontrare la presenza di 10 persone dei 27 indagati, che ha consentito di documentare il traffico di circa 320 chili di cocaina e dello scambio in un’occasione di 1 milione e 300 mila euro per l’importazione dal Belgio di un quantitativo pari a 43 chili di cocaina poi sequestrata.

Le persone catturate dalla Squadra Mobile di Modena, sono state individuate e tratte in arresto con il supporto delle Squadre Mobili di Genova, Bologna, Alessandria, Salerno e Lodi, grazie anche all’ausilio di personale del reparto prevenzione crimine e delle unità cinofile antidroga.

Di particolare interesse la cattura di uno dei destinatari della misura cautelare, dimorantea Genova, individuato su un treno nei pressi della stazione ferroviaria di Salerno di ritorno dalla Calabria.

Durante le contestuali perquisizioni sono stati sequestrati 30 mila euro in contanti, telefoni cellulari e materiale per il confezionamento dello stupefacente.

Delle 10 persone restano tuttora in corso le ricerche per la cattura di 3 cittadini albanesi non presenti sul territorio nazionale.

Sul versante investigativo ed esecutivo, la Squadra Mobile di Forli-Cesena, ha operato, con l’ausilio delle locali Squadre Mobili, nelle province di Rimini, Frosinone, Teramo e Ravenna e Bari, catturando 10 persone.

A questi arresti si aggiungono uno operato in Olanda e un altro in Germania., ad esclusione di 5 persone che sono tuttora da ricercare in quanto non presenti sul territorio nazionale.

Uno degli arrestati è stato fermato dalla Squadra Mobile di Bari su una nave di ritorno dall’Albania.

Durante le attività esecutive sono stati rinvenuti e sequestrati numerosi beni di lusso (auto e preziosi) nonché 17 mila euro in contanti e  150 grammi di cocaina.

La chiave di svolta che certifica l’esistenza di un’interconnessione delle due associazioni in argomento, è data appunto dal sequestro effettuato a Ravenna dalla Squadra Mobile di Forlì nel dicembre 2020, di oltre 40 chili di cocaina e dal conseguente arresto dei due corrieri coinvolti nella relativa importazione; quest’ultima è stata pianificata e portata a termine dalle due citate associazioni: quella modenese figurava quale acquirente e destinataria della partita, mentre quella romagnola era chiamata ad occuparsi materialmente del prelievo, del trasporto e della consegna della stessa.

Successivamente, nel corso dell’attività di indagine, sono emersi ulteriori e preziosi riscontri che permettevano, nel complesso, di sequestrare 114 chili di cocaina, 37 chili di hashish, oltre un milione di euro in contanti ed arrestare 13 persone, due delle quali latitanti da anni ed in esecuzione di mandati di arresto europeo.

Le operazioni svolte sul territorio nazionale dalle Squadre Mobili di Forli-Cesena e Modena per la cattura dei 27 indagati hanno visto l’impiego complessivo di 130 agenti della Polizia di Stato tra operatori delle varie Squadre Mobili in ausilio nelle province di dimora degli indagati, Reparti prevenzione crimine ed unità cinofile antidroga.

Nella provincia di Modena in particolare nel corso dell’attività investigativa, è stato altresi individuato un ulteriore gruppo sempre di origine albanese, non direttamente collegato con gli indagati colpiti da misura cautelare, che ha permesso di arrestare in flagranza 5 persone nel marzo 2021 in possesso complessivamente di 11, 5 chili di cocaina, 37 chili di hashish e la somma in contanti di 160 mila euro.

Complessivamente l’attività d’indagine ha permesso di documentare e raccogliere elementi probatori su 36 episodi di importazione transnazionale di sostanza stupefacente del tipo cocaina e di hashish, effettuati nel periodo compreso tra marzo 2020 e giugno 2021, per un peso totale pari a oltre una tonnellata di cocaina e una tonnellata di hashish.

Per il Direttore Centrale Anticrimine della Polizia di Stat, Prefetto Francesco Messina si è trattato di “un’indagine complessa, durata quasi tre anni, condotta in diverse parti del territorio nazionale e anche all’estero, che ha portato al sequestro di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti trafficati da organizzazioni transnazionali che sono state perseguite grazie alla cooperazione delle diverse Polizie e Magistrature coinvolte”.

Il Prefetto Francesco Messina

“Determinante – ha aggiunto – è stata l’attività di valutazione e analisi delle comunicazioni criptate che gli indagati utilizzavano massivamente per realizzare il traffico internazionale di droga”.

“Quanto all’azione di contrasto italiana, coordinata dalla Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato – ha concluso il Prefetto Messina  -, è significativo ricordare i quantitativi di droga sequestrata (circa 120 chili di cocaina e 20 di cannabis) e l’ammontare dei sequestri di beni e denaro, eseguiti per un valore complessivo superiore al milione di euro”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Autore