Polizia Locale e Polizia di Stato: a Roma 5 misure cautelari per pubblici dipendenti e un geometra privato

Roma. Personale del III Gruppo “Nomentano” della Polizia Locale Roma Capitale, insieme al personale della Squadra Investigativa del III Distretto della Polizia di Stato Fidene – Serpentara,  ha svolto un’articolata e complessa attività d’indagine di Polizia Giudiziaria denominata Operazione “Easy Market”, coordinata dal Pool Reati contro la Pubblica Amministrazione.

L’operazione congiunta Polizia Locale e Polizia di Stato

La complessa attività investigativa, iniziata a maggio 2019 e terminata a gennaio scorso, ha portato all’emissione, da parte dell’Autorità Giudiziaria, di 5 misure cautelari personali e interdittive.

In particolare, una misura cautelare degli arresti domiciliari ha interessato un geometra privato.

Mentre e l’applicazione della misura interdittiva della sospensione dal pubblico ufficio ha visto come destinatari 4 pubblici ufficiali in servizio presso tre differenti Municipi della Capitale e uno presso una ASL di Roma.

L’indagine è iniziata da un’informativa della U.O. III Gruppo “Nomentano” della Polizia Locale di Roma Capitale che ha evidenziato come vi fossero delle sospette anomalie procedurali, da parte degli uffici comunali competenti del Municipio III del Comune, nel biennio 2017-2018, in merito ad attività commerciali di media struttura di vendita.

Le attività avevano tutte lo stesso tecnico di parte, un geometra privato, il quale presentava documentazione e relazioni asseverate agli uffici competenti del Municipio Roma III per favorire lo svolgimento delle attività commerciali nella consapevolezza che non si trattava di attività di vicinato, bensì di media struttura di vendita.

Nell’ambito del suddetto procedimento penale le operazioni d’intercettazione ambientale e telefonica con le acquisizioni documentali, rivelavano, come minimo comune denominatore, il geometra privato, così detto “il re delle licenze“ commerciali, da cui i dipendenti pubblici, in cambio dei loro servizi, ottenevano consulenze o, in alcuni casi, lavoro per parenti o persone di loro interesse.

Nel corso dell’attività investigativa veniva accertato come un dirigente medico della ASL di Roma per l’esercizio della sua funzione, consistente specificatamente nel controllo della pratica e successiva ispezione di un supermercato, riceveva, in cambio, dal geometra privato, l’utilità consistente nell’assunzione della figlia di sua moglie presso un altro supermercato della stessa catena.

Dalle intercettazioni emergeva anche come un funzionario della Polizia Locale di Roma Capitale, per l’esercizio della sua funzione inerente il controllo di attività commerciali, riceveva in cambio dal geometra privato l’utilità consistente nello svolgimento da parte dello stesso di una pratica SCIA inerente un esercizio commerciale.

Nel corso dell’attività, inoltre, emergeva che sempre il geometra otteneva il supporto di una dipendente comunale assegnata all’Ufficio Commercio di uno dei Municipi di Roma Capitale la quale, in cambio della propria benevolenza in merito alle pratiche amministrative in carico alla stessa, richiedeva l’assunzione del figlio di una sua collega.

In ultimo, ma non di minore importanza, l’episodio che vede come protagonista il dirigente amministrativo apicale di uno dei Municipi di Roma Capitale.

Le indagini hanno messo in luce la condotta compiacente del dirigente nei confronti del geometra privato per regolarizzare una pratica amministrativa inerente un esercizio commerciale.

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