POLIZIA PENITENZIARIA: NASCE IL GRUPPO D’INTERVENTO OPERATIVO GIO) A PROTEZIONE DELLE CARCERI E PER PREVENIRE RIVOLTE

ROMA. Nasce il Gruppo d’Intervento Operativo (GIO) della Polizia Penitenziaria.

Detenuti all’interno di un carcere

Il Gruppo, presentato oggi alla stampa, al Ministero della Giustizia, è stato creato con decreto ministeriale del 14 maggio 2024.

Hanno partecipato il sottosegretario di Stato alla Giustizia con delega alla Polizia Penitenziaria Andrea Delmastro delle Vedove, il capo Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria (DAP) Giovanni Russo, il vice Capo DAP Lina Di Domenico e il Primo Dirigente di Polizia Penitenziaria, Direttore del GIO, Linda De Maio.

Si tratta di un Reparto di rapida reazione operativa, specializzato nella protezione e tutela della sicurezza delle strutture penitenziarie e delle persone in caso di rivolta nelle carceri.

“Il Gruppo- ha spiegato il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro Delle Vedove – sarà equipaggiato in maniera eccezionale e particolare che interverrà in tutti gli Istituti penitenziari in caso di emergenze, criticità, sommosse e rivolte non fronteggiabili diversamente”.

Un agente della Polizia Penitenziaria

“Si tratta di ripristinare – ha aggiunto il rappresentante del Governo Meloni – ordine, legalità e sicurezza a tutela e a vantaggio degli uomini e delle donne della Polizia Penitenziaria, degli educatori e degli psicologi, ma anche dei detenuti che non possono essere ostaggio dei più violenti e dei più riottosi. Abbiamo creato un Gruppo di pronto intervento che sarà chiamato a risolvere eventi critici in primis con la negoziazione e, solo successivamente, applicando le tecniche operative necessarie per contenere la rivolta”.

Molto spesso, come gli uomini e le donne della Polizia Penitenziaria indossano gli equipaggiamenti antisommossa si contengono le rivolte.

“Grazie al GIO – ha aggiunto il sottosegretario alla Giustizia – vogliamo scongiurare quel precipizio che non siamo riusciti a scongiurare nel marzo del 2020, quando scoppiarono violentissime rivolte nei nostri istituti che hanno causato più di 30 milioni di danni che alcune autorevoli fonti ritengono essere state etero-dirette dalla criminalità organizzata”.

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