Varsavia. Le nuove disposizioni del “Broadcasting Act”, in Polonia, una volta entrate in vigore, renderanno impossibile acquistare una quota di maggioranza del 51% anche a società situate nello Spazio economico europeo (SEE) e che dipendono da società non appartenenti ad esso.
Il logo di TVN
La licenza per società straniere sarà rilasciata secondo le disposizioni delle nuove norme della legge sulla radiodiffusione, quando la “sua sede o residenza permanente è in uno Stato membro dello Spazio economico europeo, a condizione che tale società non sia collegata, ai sensi del Codice delle Società commerciali, ad un’azienda straniera la cui sede, stabile o residenza si trovi in un Paese che non è uno Stato membro della Spazio economico europeo”.
A questo proposito, Report Difesa ha intervistato Kazimierz Marcinkiewicz, primo ministro polacco dal 2005-2006, deputato alla Camera dal 1997 al 2006.
Ha lavorato per EBRD e Goldman Sachs ed oggi è un consulente finanziario indipendente.
Kazimierz Marcinkiewicz, primo ministro polacco dal 2005-2006
La legge modificata sulla radiofonia e la televisione è stata approvata dalla Camera Bassa.
Se fosse firmata dal Presidente della Repubblica, Andrzej Sebastian Duda permetterà di acquisire una quota di maggioranza nei media polacchi .
In pratica, la modifica introduce i cambiamenti per i media, la cui maggioranza azionaria non è legata a questo settore. Stiamo parlando in questo caso dell’emittente televisiva TVN di proprietà della multinazionale americana Discovery.
Tuttavia, se guardiamo altri Stati membri dell’Unione, per esempio la Francia, possiamo dire che abbiano leggi sui media ancora più restrittive della Polonia.
Secondo Lei, Presidente, queste norme che riguardano tutti i media, sono una scelta corretta da parte del Governo Morawiecki?
Purtroppo, questa legge viola l’accordo internazionale sulla protezione degli investimenti tra la Polonia e gli Stati Uniti, stipulato nel 1991, quindi colpisce il più importante alleato oltre all’Unione Europea.
iL Presidente della Repubblica, Andrzej Sebastian Duda
Tutto questo succede quando c’è una situazione politica molto tesa al confine con la Bielorussia e tra la Russia e l’Ucraina.
Discovery è una grande multinazionale, perciò sono sicuro che avrà la meglio sulla legge e continuerà a trasmettere, forse in collaborazione con qualche Fondo europeo.
Ma rimarrà l’immagine della Polonia che colpisce i media liberi e che infrange le basi della civiltà occidentale.
Tutte queste controversie in Europa Centrale sono solo a vantaggio della Russia.
Il capo del Governo polacco, Mateusz Morawiecki
Il presidente del Consiglio Mateusz Morawiecki in una conferenza stampa ha fatto riferimento al caso “lex TVN” dichiarando: “Sono stupito che non abbiamo fatto qualcosa del genere in Parlamento prima d’ora, ma sono contento che vogliamo agire adesso e mettere le stesse regole che si applicano nei Paesi dell’Europa occidentale“.
Immaginiamoci una situazione nella quale un portale importante, un’emittente televisiva, radiofonica o un’importante testata giornalistica vengano acquistati da un soggetto russo, cinese o arabo.
Come cittadini, avremmo il diritto di dire no. Vorremmo avere strumenti, per prevenire tali acquisizioni.
E’ d’accordo con tale argomentazione del Partito al governo che sostiene che la Polonia, grazie alla legge modificata otterrà uno strumento che permetterà di proteggerla dall’acquisizione della quota di maggioranza dal capitale, per esempio russo, cinese o arabo? Permetterà la trasparenza delle transazioni?
Quello che sostiene il Governo è molto subdolO, dato che non c’è nessun caso di interessi russI o cinesi che intuendono investire nei media polacchi.
La legge colpisce solo il capitale americano.
È una tattica sorprendente quella di proteggersi dai “nemici” dando un pugno in faccia ad un alleato.
Perché, secondo lei, si sta procedendo alla modifica della legge solo adesso, mentre tali norme sono già in vigore in altri Stati membri dell’UE?
Il Partito al Governo, da qualche mese, sta perdendo il consenso dei cittadini.
Il motivo è nella gestione sbagliata che porta al numero significativo dei morti per il COVID e nell’inflazione maggiore rispetto agli altri Paesi.
Oltre a questo si aggiungono gli scandali legati ai personaggi del Partito al potere, scandali messi in luce proprio dai media liberi.
Questo attacco vuole far tacere i media e coprire una politica incompetente.
Il periodo natalizio significa riunioni familiari e discussioni sulla politica. È meglio parlare della TVN che degli scandali.
Cosa ne pensa della dichiarazione dell’incaricato d’affari all’Ambasciata USA in Polonia. Bix Aliu del 17 dicembre scorso. Il diplomatico ha dichiarato su Twitter: “Gli Stati Uniti sono estremamente delusi dall’adozione odierna della legge sui media da parte della Camera Bassa polacca. Ci aspettiamo che il Presidente Duda agisca secondo le dichiarazioni precedenti, che usi la sua leadership per proteggere la libertà di parola e di attività economica”.
La Polonia è un importante alleato degli Stati Uniti. Le truppe americane sono di stanza nel Paese.
Le grandi aziende americane investono in Polonia, pertanto il governo americano è sorpreso dall’incomprensibile attacco del nostro esecutivo al capitale americano che ai media liberi che sono le basi della libertà e della democrazia.
La Polonia agendo in questo modo purtroppo ci perderà.