Trento. Rinvenuti sulla cima del Cornicciolo di Presena resti ossei – un cranio e un femore in particolare- ad opera di un escursionista il quale ha avvisato, subito dopo il ritrovamento, la Soprintendenza provinciale per i beni culturali.
Quest’ultima, recatasi sul posto, ha confermato che si tratta di un reperto storico.
La vetta sulla quale sono stati ritrovati i resti è stata teatro di numerose e asprissime lotte tra l’esercito italiano e austro-ungarico durante la Grande Guerra: non è un caso, pertanto, ritrovare oggetti o parti del corpo di soldati morti, anche se è difficile stabilire l’identità di essi.
Dato il nulla osta da parte di autorità preposte, i resti sono stati trasferiti presso il laboratorio di restauro della Soprintendenza, in attesa di essere analizzate.
Sono stati, nel frattempo, avvisati il Commissariato Generale per le Onoranze ai Caduti del Ministero della Difesa (Onorcaduti) e la Croce Nera, preposte alle onoranze alla memoria dei caduti della Grande Guerra.
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