Protezione Civile, esercitazione “Vardirex” (Various Disaster Relief Management Exercise), assetti militari e civili in campo

Verona. Una scossa di terremoto nell’area di Verona è l’inizio dello scenario dell’esercitazione *“Vardirex” (Various Disaster Relief Management Exercise). Un’attività di Protezione civile che vedrà schierati sul campo, per la prima volta circa 800 uomini espressione delle professionalità delle Forze Armate e  dell’Associazione Nazionale Alpini (ANA) con il supporto del Dipartimento di Protezione Civile.

Assetti sanitari pronti per l’esercitazione

Le aree operative in tre Regioni (Veneto, Piemonte e Abruzzo) prevedono un intervento all’unisono in situazioni di emergenza diverse, con l’intento di

verificare le procedure e l’interoperabilità tra le componenti coinvolte nelle operazioni di soccorso in occasione di pubbliche calamità.

Questo in dettaglio lo scenario esercitativo. Avvertita la forte scossa di terremoto con epicentro nei pressi di Verona e mentre si registrano intense piogge sull’intera regione vengono segnalati numerosi danni alle infrastrutture ed alla viabilità. Il “sisma” ha provocato diversi feriti ed almeno 6 morti. Notevoli danni si sono registrati alle infrastrutture e crolli di edifici, insieme a frane e smottamenti. Le strutture locali di Protezione Civile attivano la catena dei soccorsi.

Il giorno successivo (domani) mentre continuano forti precipitazioni e si registrano ancora numerosi danni alle abitazioni e si hanno molti feriti, i soccorsi sono messi a dura prova per una criticità sanitaria dovuta alla parziale inagibilità degli ospedali cittadini. La stessa viabilità è parzialmente compromessa.

Per mettere in sicurezza i feriti viene installato un ospedale da campo dell’ANA trasportato da velivoli dell’Aeronautica Militare fino a Verona e da elicotteri dell’Esercito nell’area di Caprino Veronese. Qui inizia l’allestimento dell’ospedale presso il complesso sportivo di Caprino.

Intanto alla sala operativa congiunta giungono diverse richieste d’intervento. Gli assetti logistici ed il Genio si schierano nell’area.

Venerdì, a seguito della segnalazione della presenza di persone rimaste isolate in località Ceraino vengono attivati assetti militari e civili. Interviene una squadra di soccorritori militari, personale del 4° Reggimento Alpini paracadutisti lungo il fiume Adige, elicotteri del 4° Reggimento “Altair” che trasportano una squadra alpinistica espressa dall’ANA. L’intervento di Rescue avverrà in tarda mattinata.

A seguito di richieste del Comune di Bardolino (Verona) interviene un assetto congiunto a causa dell’allagamento di una zona residenziale. Assetti del Genio iniziano lo sgombero di detriti per il ripristino della viabilità.

In sala operativa arriva la notizia di un gruppo di scout è stato bloccato da alcuni giorni sul Monte Baldo.

Sabato, a Ferrara di Monte Baldo una squadra militare integrata con personale di Protezione Civile dell’ANA allestisce una tensostruttura per il ricovero di animali. Per alcune abitazioni viene impiegato un potabilizzatore sul posto ed anche un Posto Medico Avanzato ed un ambulatorio mobile.

Intanto, l’esplosione di un serbatoio di GPL investe il gruppo di scout con diversi feriti. Viene allertato l’intero sistema delle grandi emergenze. Una squadra soccorso viene attivata per la ricerca degli scomparsi. Gli assetti della Sanità Alpina ed il Field Light Hospital intervengono nella gestione dei feriti. Le ricerche dei dispersi vengono effettuate con l’ausilio di unità cinofile e di droni.

Viene effettuato il recupero di un ferito in parete in località Spiazzi. Interviene una squadra soccorso alpino militare.

Nel corso dell’esercitazione sarà così testato il sistema operativo di un’organizzazione complessa dove opera personale sia militare, sia civile, in relazione alle esigenze di coordinamento a livello locale e nazionale, in modo da rendere sempre più efficienti le capacità di intervento in emergenza.

La cura di un “ferito”

“La Vardirex è un’occasione importante – sottolinea il capo Dipartimento della Protezione Civile, Angelo Borrelli – perché vede in campo, fianco a fianco, ue realtà fondamentali del nostro sistema di Protezione Civile: la Forza armata ed il volontariato organizzato. Nel nostro Paese, fare Protezione Civile significa fare squadra, significa fare insieme, mettersi alla prova ed addestrarsi, per essere capaci di rispondere al meglio quando ce n’è bisogno”.

Angelo Borrelli, capo della Protezione civile nazionale

Accanto agli osservatori della Protezione Civile regionale e della Prefettura di Verona ed ai Comuni di Monte Baldo e Caprino Veronese che prenderanno parte all’esercitazione con l’attivazione dei Centri Operativi Comunali, l’Esercito come detto sarà schierato con assetti del 2° Reggimento Genio guastatori di Trento, del  Reggimento logistico “Julia” di Merano , del 4° Reggimento Alpini paracadutisti di Montorio Veronese, con elicotteri del 1° Reggimento “Antares” e del 4° Reggimento “Altair”.

L’aeronautica Militare parteciperà con due aeromobili (un C130 ed un C27) della 46^ Brigata Aerea di Pisa.

L’ANA sarà presente con il terzo raggruppameto di PC, il Gruppo Intervento Medico Chirurgico, l’ambulatorio mobile, la squadra sanità, la cellula idrica insieme  a assetti diversi di intervento. Schierato anche il Light Field Hospital.

Sabato 20, interverranno all’esercitazione, oltre ad Angelo Borrelli, il capo di Stato Maggiore dell’Esercito Generale di Corpo d’Armata Salvatore Farina. Ad accoglierli il presidente dell’Associazione Nazionale Alpini Sebastiano Favero ed il comandante delle Truppe Alpine Generale di Corpo d’Armata,  Claudio Berto.

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