Atene. In una Atene blindata e sotto la protezione di 2.800 poliziotti, riduzioni del traffico veicolare e restrizioni del trasporto pubblico, non dimenticando il divieto a manifestare, arriva nella capitale greca il Presidente turco Recep Tayyip Erdogan.

La visita di Erdogan si svolge in una Atene blindatissima
Non accadeva dal 1952 che il capo dello Stato turco non si recava in visita ufficiale in Grecia.
Si tratta di una tappa importante per rinforzare le relazioni biletarli ra i due Paesi.
Erdogan è accompagnato da 200 uomini del suo Servizio di sicurezza, oltre ad essere protetto da 65 poliziotti turchi.
Altri 65 veglieranno, invece, sulla tappa in Tracia, casa della minoranza musulmana che rappresenta circa l’1% della popolazione greca.

Erdogan saluta cittadini turchi
Era dal 2012 con la visita della cancelliera tedesca, Angela Merkel e dal 2016, con l’arrivo del Presidente Usa, Barack Obama che la città non era tenuta così sotto una stretta blindatura per motivi di sicurezza.
In verità, Erdogan ad Atene c’era già stato, nel 2010, ma come capo del Governo.
Oggi, come Presidente invece i temi in agenda sono diversi. Oltre alle relazioni economiche, alla cooperazione nel settore dei trasporti, al patto sulle migrazioni tra UE e Turchia, i negoziati su Cipro ed i limiti delle acque territoriali di Grecia e Turchia nell’Egeo, vecchio punto di frizione negli incontri con il Presidente greco Prokopis Pavlopulos ed il primo ministro, Alexis Tsipras sul tavolo ci sono tanti altre questioni.

Il capo del Governo greco, Tsipras ed il Presidente turco, Erdogan
Ad iniziare dal sorvolo degli aerei militari turchi sull’isoletta disabitata di Imia (nel 1996 a momenti stava per scoppiare uno scontro armato tra greci e turchi) per passare poi ai postumi del Trattato di Losanna del 1923 che disegnò le frontiere della Turchia moderna e aprì la strada al controllo dell’isole dell’Egeo da parte della Grecia.
La questione cipriota dopo il fallimento delle trattative a luglio scorso e la fuga di otto ufficiali turchi in Grecia dopo il fallito colpo di Stato del luglio 2016 sono altri temi caldi scritti nell’agenda degli incontri.
Dopo i fatti dell’estate di un anno fa è avvenuto un evento econom,ico importante: il boom di acquisti di case da parte di cittadini turchi in Grecia.
I soldi si sono mossi anche nel settore turistico. Con un incremento di viaggiatori turchi in visita in Tracia, Macedonia, isole dell’Egeo.
Su Cipro, in un’intervista all’Agenzia di stampa turca Anadolu, Tsipras ha già buttato le mani avanti: “La visita di Erdogan è un’opportunità per fare decisivi passi avanti. Ankara ed Atene devono riprendere il dialogo per trovare una soluzione giusta e di lunga durata, basata sulle risoluzioni delle Nazioni Unite, Il dialogo deve iniziare quando le due comunità sono pronte e devono essere ben disposte per raggiungere un risultato”.