Relazioni Italia-Emirati Arabi Uniti: visita di Stato del Presidente Sceicco Mohamed bin Zayed Al Nahyan. Incontri con Sergio Mattarella e con il capo del Governo, Giorgia Meloni. Investimenti emiratini di 40 miliardi di dollari

Di Chiara Cavalieri 

ROMA. Il Presidente degli Emirati Arabi Uniti (EAU), Sceicco Mohamed bin Zayed Al Nahyan, ha iniziato una visita di Stato in Italia, arrivando a Roma oggi. 

All’arrivo, è stato ricevuto dal Presidente italiano Sergio Mattarella al Palazzo del Quirinale, dove entrambi i leader hanno salutato i membri della delegazione e sono state scattate le foto ufficiali.

Durante l’incontro, il Presidente Mattarella ha dato il benvenuto allo Sceicco Mohamed ed espresso fiducia nel fatto che la visita rafforzerà le relazioni bilaterali in vari settori.

Il discorso dello Sceicco Mohamed bin Zayed Al Nahyan, Presidente degli Emirati Arabi Uniti

 

Lo Sceicco Mohamed ha sottolineato la solida partnership strategica tra gli Emirati Arabi Uniti e l’Italia, evidenziando l’impegno degli EAU nel potenziare questi legami per sostenere obiettivi di sviluppo condivisi.

Le discussioni si sono concentrate sul rafforzamento della cooperazione in settori come economia, investimenti, energia rinnovabile, tecnologia avanzata, intelligenza artificiale e scambi culturali.

La visita evidenzia la dedizione di entrambe i Paesi nel raggiungere gli obiettivi della loro partnership strategica.

Nel corso della visita, lo Sceicco Mohamed e il Presidente Mattarella hanno partecipato a un banchetto ufficiale durante il quale è stata conferita una medaglia, concessa dall’Italia ai leader mondiali.

I due Presidenti hanno inoltre scambiato doni simbolici che rappresentano la Storia e il patrimonio dei rispettivi Paesi.

Uno dei doni che si sono scambiai i due Presidenti

 

Questa è la delegazione degli EAU che accompagna lo Sceicco Mohamed:  lo Sceicco Abdullah bin Zayed Al Nahyan, vic primo ministro e ministro degli Affari Esteri,  lo Sceicco Hamdan bin Mohamed bin Zayed Al Nahyan, vicevpresidente della Corte Presidenziale per gli Affari Speciali, lo Sceicco Mohammed bin Hamad bin Tahnoon Al Nahyan, Consigliere del Presidente degli EAU, diversi ministri e alti funzionari.

Questa visita dovrebbe dare un forte impulso alle relazioni tra Emirati Arabi Uniti e Italia, promuovendo la collaborazione in vari settori e rafforzando la partnership strategica tra i due Paesi.

Anche il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha incontrato il Presidente emiratino, a Palazzo Chigi.

“Gli Emirati Arabi Uniti hanno deciso di investire nella nostra economia 40 miliardi di dollari; una dimostrazione di fiducia verso l’Italia e la sua economi – ha commentato il capo del Governo -.. E’ una giornata che considero storica noi utilizziamo spesso questa parola per definire qualcosa, a volte lo facciamo a sproposito ma questo è uno dei casi in cui utilizzare la parola ‘storico’ non è a sproposito. Abbiamo firmato oltre 40 intese e questo sottolinea come la cooperazione bilaterale sia a un livello mai raggiunto prima, un lavoro che non intende esaurirsi qui”. 

Meloni stessa aveva già parlato di impegni comuni in ambiti strategici quali l’intelligenza artificiale e la creazione di Data center, l’industria avanzata e le nuove tecnologie, le interconnessioni digitali ed energetiche, le tecnologie in ambito subacqueo, i minerali critici e lo Spazio.

In seguito ha tenuto un intervento  al Forum imprenditoriale Italia-Emirati Arabi Uniti, a Roma (https://www.governo.it/it/articolo/intervento-del-presidente-meloni-al-forum-imprenditoriale-italia-emirati-arabi-uniti/27733).

ACCORDO DI COOPERAZIONE NEL SETTORE DELLA DIFESA

Nel corso della visita del Presidente degli Emirati Arabi Uniti il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha firmato un Accordo di cooperazione nel settore della Difesa.

Il ministro della Difesa, Guido Crosetto con il Presidente emiratino Sceicco Mohamed bin Zayed Al Nahyan

 

 “Questa firma – ha commentato Crosetto – rappresenta un passo concreto per intensificare la nostra collaborazione con gli Emirati Arabi Uniti, Paese a cui siamo legati non solo da una fortissima amicizia ma anche da una comune visione ed impegno condiviso per la stabilità e la sicurezza globale. Anche nel settore della Difesa è fondamentale collaborare e far crescere insieme le nostre Forze Armate, oltre a instaurare una partnership strategica per l’industria italiana di settore”.

In questo modo si consolida il ruolo degli Emirati come partner chiave dell’Italia nella regione del Golfo.

L’intesa tra Italia ed Emirati Arabi Uniti prevede infatti un’ampia collaborazione non solo in ambito militare, ma anche a livello industriale, con l’obiettivo di rafforzare ulteriormente i legami tra i due Paesi nel settore della Difesa e della Sicurezza.

ACCORDI CON ENI

Intanto, nel quadro del nuovo partenariato strategico bilaterale lanciato in occasione della visita di Stato del Presidente degli Emirati Arabi Uniti, Sheikh Mohamed bin Zayed al Nahyan, e alla presenza del Presidente del Consiglio Italiano, Giorgia Meloni, l’Amministratore Delegato di Eni Claudio Descalzi ha siglato oggi tre accordi di collaborazione con società emiratine nell’ambito dello sviluppo di data center, della capacità di trasmissione di energia rinnovabile tramite interconnessione tra Albania e Italia, e dei minerali critici.

In particolare, Eni ha siglato con MGX, un importante fondo dedicato a investimenti in AI e Tecnologie Avanzate, e G42, un gruppo leader globale nella Intelligenza Artificiale basato a Dubai, una Lettera d’Intenti per la realizzazione in Italia di data center all’avanguardia per immagazzinare, elaborare e gestire grandi quantità di dati, con una capacità IT fino a 1 GW. Questi impianti verranno interamente alimentati con “blue power” fornito da Eni, una fonte di energia elettrica a basse emissioni di carbonio, prodotta da centrali a gas naturale, le cui emissioni di CO2 sono catturate e stoccate. Il primo progetto allo studio riguarda Ferrera Erbognone, dove è presente il Green Data Center di Eni, e prevede lo sviluppo in due fasi di fino a 500 MW di capacità IT (pari all’attuale installato Italia), da alimentare con una nuova centrale elettrica dedicata, con cattura e conferimento della CO2 presso l’hub CCS di Ravenna.

Inoltre, Eni ha firmato un accordo con Abu Dhabi Future Energy Company PJSC – Masdar, leader nell’energia pulita degli EAU, and TAQA Transmission, specializzata nella trasmissione elettrica, per la definizione di accordi di off-take a lungo termine in Italia, con Eni come off-taker preferenziale, per energia rinnovabile generata in Albania con una capacità fino a 3 GW trasmessa in Italia tramite una interconnessione sottomarina di 1 GW tra l’Albania e l’Italia. L’accordo fa seguito al Quadro di Partenariato Strategico Tripartito firmato ad Abu Dhabi a gennaio 2025 tra i Governi di Italia, Albania e UAE.

Infine, Eni e ADQ, fondo sovrano globale con focus sulle infrastrutture critiche e sulle catene di approvvigionamento, hanno firmato un Memorandum of Understanding per collaborare nella ricerca e sviluppo di minerali critici. L’accordo mira a rafforzare la sicurezza e la resilienza della catena di approvvigionamento dei minerali critici sia per l’Italia che per gli EAU.

L’Amministratore Delegato di Eni, Claudio Descalzi, ha commentato: “La nostra partnership con gli Emirati Arabi Uniti testimonia l’impegno comune per un futuro di energia sostenibile, facendo leva sull’innovazione e la collaborazione in settori chiave. Insieme ad aziende leader del Paese realizzeremo iniziative in ambiti essenziali per la transizione energetica come i data center alimentati da blue power, un modello capace di rispondere alla crescente richiesta di capacità computazionale sostenibile dovuta allo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale. Una cooperazione strategica che sottolinea il nostro impegno nel guidare il progresso tecnologico e contribuire alla sicurezza energetica su scala globale.”

Eni è presente negli Emirati Arabi Uniti dal 2018. L’azienda opera nel settore dell’esplorazione offshore di Abu Dhabi con una quota del 70% nei Blocchi 2 e 3. Eni inoltre detiene il 10% della concessione offshore di Ghasha, in fase di sviluppo. In produzione Eni partecipa alle concessioni offshore di Lower Zakum (5%) e Umm Shaif/Nasr (10%). Eni detiene infine il 20% di ADNOC Global Trading e di ADNOC Refining.

Quest’ultima opera nell’area di Ruwais con una capacità di raffinazione complessiva di oltre 900.000 barili al giorno. Il complesso di Ruwais è quarto al mondo per capacità produttiva.

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