Russia: Droni di Mosca oltre l’orizzonte. La scommessa satellitare del Cremlino per dominare i cieli artici

Di Giuseppe Gagliano*

MOSCA. Da Tamantat all’Artico: il salto tecnologico del Cremlino

Non solo carri armati e parate.

Il Presidente cinese Xi Jinping e quello russo, Vladimir Putin ieri alla parata di Mosca

 

La Russia sta scrivendo un nuovo capitolo nella corsa agli armamenti del XXI secolo, puntando su una tecnologia che potrebbe riscrivere le regole della guerra asimmetrica: droni a lungo raggio connessi via satellite. Lo scorso aprile, l’Agenzia TASS ha svelato i test del primo sistema nazionale di comunicazione satellitare in tempo reale per UAV, sviluppato da Intelp.

Un passo cruciale per Mosca, che mira a liberarsi dal giogo delle comunicazioni a vista – limite strategico evidenziato nei cieli ucraini – e proiettare potenza nelle regioni più inaccessibili del pianeta.

Antenne compatte e orbite alte: la ricetta del controllo globale

Il cuore del sistema è un’antenna parabolica da 35 cm, un gioiello tecnologico che pesa meno di 8 chili e promette di trasformare droni tattici come l’Orion in occhi indiscreti capaci di sorvegliare rotte artiche o pattugliare il Mare del Nord oltre ogni limite precedente.

Operativo in banda Ku (con una versione in banda C in cantiere), il dispositivo garantisce connettività stabile anche ai margini della copertura satellitare geostazionaria, sfruttando le future costellazioni in orbita ellittica alta.

“Una rivoluzione per le missioni ad alte latitudini”, commenta Denis Fedutinov, guru russo degli UAV, sottolineando come questo salto permetterà ai droni di sfuggire alla gabbia dei ripetitori terrestri.

La partita nell’Artico: quando il ghiaccio diventa un campo di battaglia

Dietro i tecnicismi, c’è una mappa geopolitica che brucia: il 20% delle riserve mondiali di idrocarburi e nuove rotte commerciali si nascondono sotto i ghiacci artici, e Mosca – che rivendica il 37% di quest’area – non intende cedere il passo a Stati Uniti e NATO.

Con questo sistema, i droni russi potranno orbitare per giorni sopra lo strategico Passaggio a Nord-Est, controllando traffico marittimo e infrastrutture energetiche senza bisogno di basi a terra. Un’opzione che trasforma l’Artico da frontiera remota a teatro di una silenziosa guerra tecnologica.

Un drone russo

Il confronto con le grandi potenze: chi comanda sulle frequenze?

Mentre Washington può contare sulla rete Starlink di Musk e Pechino lancia costellazioni dedicate, la Russia accelera sugli investimenti in satelliti LEO (Low Earth Orbit), puntando a colmare il gap.

Ma il vero vantaggio potrebbe essere la modularità: il sistema di Intelp permette di riconfigurare in pochi clic canali di comunicazione e integrare i droni in reti di comando esistenti, un dettaglio non da poco per operazioni ibride che mescolano intelligence e attacchi mirati.

Dai cieli ucraini al mondo: il futuro della guerra dei droni

Se in Ucraina i droni hanno dimostrato di poter affondare carri armati, in scenari come l’Artico o il Pacifico la posta in gioco è più alta: si tratta di controllare migliaia di chilometri quadrati con poche piattaforme ad alta autonomia.

Il sistema russo, testato su modelli come l’Altius (autonomia di 48 ore), apre la porta a missioni di sorveglianza sottomarina o pattugliamento confini senza interruzione. Una sfida che coinvolge anche Turchia e Iran, sempre più attivi nel mercato degli UAV, ma che vede Mosca determinata a giocare la partita da protagonista.

Domande senza risposta: autonomia o dipendenza?

Restano nodi critici: quanto sarà affidabile la copertura satellitare russa sotto attacco elettronico?

E come reagirà la NATO a questi occhi elettronici ai confini artici?

Quel che è certo è che Putin sta scrivendo un nuovo manuale di strategia: non più solo carri armati su ruote cingolate, ma sciami di droni connessi via satellite, pronti a trasformare il deserto di ghiaccio in un campo di battaglia digitale.

E il mondo osserva, mentre la guerra del futuro prende forma lontano dai riflettori

*Presidente Cestudec – Centro Studi Strategici

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