Russia, incontro tra Putin e la Merkel. All’ordine del giorno questioni politiche ed economiche internazionali

Sochi. Incontro denso di contenuti, oggi a Sochi sul Mar Nero tra il Presidente della Federazione russa, Vladimir Putin con la cancelliera tedesca Angela Merkel. Sul tavolo del confronto ci sono una serie di problemi chiave internazionali, tra cui la lotta al terrorismo, la situazione in Medio Oriente, l’attuazione degli accordi di Minsk. Quest’ultimi essenziali per risolvere la crisi ucraina.

Incontro a Sochi (Mar Nero) tra Putin e la Merkel

La ragione formale della visita della Merkel in Russia, dopo un due anni di assenza, è la preparazione per il vertice del G20 che si terrà ad Amburgo a luglio.

Il portavoce del governo tedesco Steffen Seibert ha dichiarato che i leader terranno due turni di negoziati. Merkel, ha detto Seibert, con Putin parlerà di Ucraina, Siria e della situazione politica in Libia.

La riunione è importante anche per sapere cosa dirà la Merkel a Putin sulle sanzioni che l’Unione europea ha posto sulla Russia, dopo l’annessione della Crimea nel febbraio-marzo del 2014. E l’appoggio di Mosca ai secessionisti dell’Ucraina orientale.

Sono tre anni, dunque, che i rapporti sono freddissimi, anche se qualche piccola apertura da Bruxelles ci è stata.

La Russia chiede alla Ue di influenzare Kiev perchè si mettano in atto gli accordi di Minsk, che hanno ridotto sì il conflitto ma non lo hanno risolto. Responsabili di quella intesa, sotto la regia dell’Osce (Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa, http://www.osce.org) sono la Francia, la Germania, la Russia e l’Ucraina. Ma Mosca rifiuta di internazionalizzare il conflitto con lo spiegamento di un contingente di pacificatori, visto che già esistono l’ONU e la stessa Osce.

Lo scorso 23 aprile, nella regione di Luhansk, c’è stata la prima perdita di un componente dell’Osce. Si trattava di un infermiere che faceva parte di una pattuglia dello Special Monitoring Mission in Ukraine (SMM) dell’Osce (altri due componenti della stessa organizzazione sono stati ricoverati in ospedale).

La loro auto è stata gravemente danneggiata da una esplosione vicino a Pryshyb, un’area non controllata dai governativi.

La Russia vuole accelerare sulla questione del gasdotto North Stream 2, un nuovo progetto targato Gazprom. Putin vuole evitare che il gas passi dall’Ucraina ed arrivi in Europa. Il North Stream 2 aumenterà il volume di gas supplementare in Europa rispetto a quello che finora arriva con il North Stream 1, il gasdotto che fu inaugurato nel 2011 che dalla Russia arriva in Germania, attraversando il fondo del Mar Baltico.

Il percorso del gas con il North Stream 1

Per realizzarlo ci fu bisogno di un consorzio internazionale con la partecipazione della Germania, dell’Austria, della Gran Bretagna e della stessa Russia.

Alla costruzione del gasdotto si oppongono la Polonia ed i Paesi del Baltico insieme all’Ucraina.

La Russia spera che la Merkel appoggi il North Stream 2, anche perchè questo aiuto aiuterà Putin ad avere accesso ad un finanziamento internazionale, superando così le sanzioni. Ma Mosca dovrà fare i conti anche con la Danimarca e la Svezia perchè il tracciato interferisce anche nelle acque territoriali di questi due Paesi.

Il percorso del gasdotto North Stream 2

Un altro appuntamento importante per Putin è la telefonata che avrà con Donald Trump alle 18,30 (ora italiana). E’ il terzo contatto, da quando Trump è stato eletto alla guida degli Stati Uniti.

 

   

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