Salento, i Carabinieri sgominano zone di spaccio a Gallipoli. Fermati 25 extracomunitari di origine africana. Sequestrata droga e soldi in contanti

Lecce. Mano pesante dei Carabinieri del Comando provinciale di Lecce e della Compagnia di Gallipoli (Lecce)  contro la vendita di droga nella località di vacanza salentina. I militari hanno eseguito una maxi operazione, convenzionalmente denominata “Var Bay” che, iniziata lo scorso 13 luglio, ha sgominato un’incessante attività di spaccio ad opera prevalentemente di extracomunitari originari del Gambia e del Senegal.

Operazione antidroga dei Carabinieri a Gallipoli

Sono state sequestrate anche diverse dosi di marijuana ed hashish e 450 euro in contanti,

Le persone sono state fermate per la gravità indiziaria e del loro fondato pericolo di fuga. Tutti avevano dei precedenti ed erano senza fissa dimora. Per loro è stato possibile emettere decreto di fermo dal momento che veniva acclarata l’attività di spaccio di droghe pesanti (cocaina), o di droghe leggere nei confronti di individui minori di 18 anni.

Nel corso delle stesse indagini sono stati identificati altri 18 extracomunitari, responsabili di aver venduto, in concorso tra di loro, sostanze stupefacenti leggere a maggiorenni (hashish e marijuana). Questi ultimi sono quindi indagati a piede libero

Il nome dell’operazione prende il nome dal VAR (Video Assistant Referee), l’assistente video dell’arbitro nel calcio che con le telecamere può decidere sulle situazioni incerte, richiamando quindi il capillare utilizzo delle telecamere, all’interno della BAY, ovvero della località turistica “Baia Verde”, dove i militari hanno oprato oltre al lungomare di Gallipoli. Di qui “VAR BAY”.

Le investigazioni si sono articolate in due fasi. Nella prima i Carabinieri hanno prima individuato 4 piazze di spaccio dove hanno installato delle telecamere, brandeggiabili e capaci di mettere a fuoco anche da lunghe distanze. Successivamente, ha avuto luogo la fase dei riscontri con le squadre operative in abiti simulati, vetture e scooter civetta.

Alla registrazione dell’attività di vendita della droga, seguiva infatti una successiva e repentina identificazione dell’acquirente con sequestro amministrativo della sostanza (cocaina, hashish o marijuana a seconda dei casi) e conseguente segnalazione al Prefetto di Lecce, trattandosi di uso personale.

Il consumatore poi veniva ascoltato dai Carabinieri per avere informazioni dello spacciatore che coincideva con le immagini registrate. Infine, i militari, simulando un ordinario controllo di polizia, identificavano lo spacciatore. Con tale collaudato sistema è stato possibile documentare e videoregistrare, tra il 13 luglio ed il 5 agosto, ben 35 episodi di spaccio.

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