Rovereto. Il Museo della Guerra di Rovereto (Trento) dedica da giovedì una mostra fotografica a Sirio Galli, artista originale da poco riscoperto grazie alla figlia Loretta che ha donato proprio al Museo di Rovereto il suo Taccuino grigio-verde insieme ad altri appunti, documenti e fotografie che documentano la sua permanenza in Albania e Macedonia tra il 1940 e il 1942.
Illustratore, designer e pubblicitario, l’autore offre uno spaccato curioso dei territori d’oltre Adriatico e dell’esperienza militare. Un importante nucleo di suoi disegni e progetti grafici è oggi conservato e valorizzato dal Triennale Design Museum di Milano.
Nel torrione Malipiero del Castello di Rovereto (da giovedì e fino a novembre prossimo) saranno esposte le immagini raccolte in due taccuini di Galli: Album 1940-1941. 1° e 2° anno di guerra, Albania traversata Durazzo, Shengiergj, Librazhd, Macedonia e Macedonia 1942, insieme ad altri scatti che fanno parte della raccolta L’imprevisto dell’imprevedibile, Foto 1933-1945.
L’omaggio a Sirio Galli si inserisce nel ciclo di mostre e appuntamenti Italiani in guerra che il Museo dedica quest’anno alla Seconda guerra mondiale, proponendo riflessioni e sguardi inediti sul conflitto vissuto fuori dai confini nazionali.
Così, dopo la mostra fotografica “Verso il fronte russo. Immagini e impressioni di Aldo Salvadei” segue ora “Taccuino grigioverde 1941-42. Appunti, impressioni, documenti e fotografie di Sirio Galli dall’Albania e dalla Macedonia”.
Concluderà il ciclo “Graecia capta”, un diario fotografico del Capitano di artiglieria Giuliano Zandonati e risalente al periodo 1941-1943 (dal 15 novembre prossimo).
La mostra sarà visitabile dal martedì alla domenica con orario continuato dalle 10 alle 18.
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