Senegal: il Presidente attuale Macky Sall dichiara di dimettersi il 2 aprile. Nessuna data per le nuove Presidenziali. Lunedì e martedì si apre il dialogo politico per trovare una soluzione

DAKAR. L’attuale Presidente del Senegal, Macky Sall si è detto pronto a lasciare la guida del suo Paese il prossimo 2 aprile.

Macky Sall, presidente del Senegal

In quella data rassegnerà le dimissioni, senza però annunciare un altro appuntamento elettorale per le Presidenziali.

“Non vorrei essere oggetto di una polemica sterile rispetto ad ambizioni che non sono mie – ha detto nel corso di un’intervista televisiva -. Il 2 aprile si conclude la mia missione come capo del Senegal. Vorrei che questo dibattito fosse risolto in modo chiaro”.

Era questo un annuncio atteso da giorni. Una mossa che permette di dissipare i timori che stesse progettando di prolungare il suo mandato, nel mezzo di una crisi politica.

Ma anche sul futuro del Paese africano rimane tutta l’incertezza su quando verrà eletto il suo successore e sul rischio di un vuoto di potere.

Parlando con i giornalisti, il Presidente senegalese ha sottolineato che la data delle elezioni dipenderà dal dialogo nazionale di due giorni con gruppi della società civile, partiti politici e candidati, in agenda per lunedì e martedì prossimi., a Dakar

“Se si troverà un consenso, pubblicherò immediatamente un decreto per fissare la data delle elezioni “, ha spiegato, aggiungendo che, in caso contrario, deferirà la questione al Consiglio costituzionale.

Il suo annuncio nelle scorse settimane di uno slittamento della cruciale scadenza elettorale, inizialmente prevista per domenica prossima, ha scatenato violenti proteste in Senegal, minacciando la tenuta democratica del Paese solitamente stabile.

Il contesto geopolitico dell’Africa occidentale, in cui il Senegal è collocato

Da allora il capo dello Stato è sotto pressione perchè tutti attendono la data per il confronto elettorale, dopo che quella proposta al prossimo dicembre  secondo lui per risolvere le controversie sull’eleggibilità degli altri candidati, è stata respinta dalla Corte Suprema.

Per la massima autorità giuridica del Senegal, il ritardo è incostituzionale, chiedendo formalmente che le elezioni si svolgano “il più presto possibile”.

In merito alla nuova scadenza del voto, Sall ritiene che non si possa votare prima del 2 aprile, escludendo un vuoto di potere.

Ma cosa accadrà da quel giorno in poi? Sall ha assicurato che prenderà in considerazione la liberazione dei suoi rivali, incluso il leader dell’opposizione Ousmane Sonko, la cui detenzione è in corso da luglio 2023  eha portato a proteste a livello nazionale lo scorso anno.

Il leader dell’opposizione Ousmane Sonko

Sonko e i politici esclusi dal Consiglio costituzionale dalla lista dei candidati alle Presidenziali saranno invitati a partecipare al dialogo organizzato dalla Presidenza per la prossima settimana.

L’obiettivo è quello di arrivare a un voto “sereno e pacifico”, al quale al momento sono candidati 19 persone.

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