Sicurezza: attentato mortale prende di mira la Polizia pakistana durante la campagna di vaccinazione antipolio

Di Flavia De Michetti

ISLAMABAD (PAKISTAN). Questa mattina, nella parte sud-ovest del Pakistan, è stato speronato il camion di una scorta della Polizia a difesa di una squadra di vaccinazione antipolio. Tre persone rimaste uccise, tra le quali un poliziotto, una donna e un bambino, e 30 feriti in condizioni critiche a seguito dell’attacco, che ha fatto precipitare la vettura della scorta in un burrone, dopo una forte esplosione.

Il Tehreek-e-Taliban Pakistan (TTP), un gruppo terroristico, ha rivendicato l’attentato nella città di Quetta, capoluogo di provincia del Belucistan, due giorni dopo aver annunciato la fine di un cessate il fuoco concordato con il Governo.

Attentato mortale prende di mira la Polizia pakistana durante la campagna di vaccinazione antipolio

I militanti islamici in Pakistan, oltre a voler far cadere il Governo pakistano per sostituirlo con un sistema che segua la loro intransigente interpretazione delle leggi islamiche, spesso colpiscono le squadre di vaccinazione antipolio, poiché convinti che la campagna di immunizzazione sia uno strumento occidentale per spiare e rendere sterili i musulmani. Tuttavia, “la campagna non si ferma”, come ha affermato il Primo Ministro Shehbaz Sharif.

Il gruppo militante TTP, inoltre, ha giustificato l’attentato, affermando di voler vendicare l’uccisione causata da un’autobomba, avvenuta ad agosto dell’ex leader del Tehreek-e-Taliban Pakistan, Abdul Wali.

Nell’ultimo decennio, quasi cento persone legate alla campagna di immunizzazione sono state uccise in tutto il Paese.

Solo quest’anno si sono verificati almeno cinque attacchi contro le squadre antipolio, l’ultimo dei quali è avvenuto a ottobre, quando un poliziotto che forniva sicurezza a un operatore sanitario per la vaccinazione contro la poliomielite nella città di Pishin, nel Balochistan, è stato ucciso a coli di arma da fuoco.
Attualmente il Pakistan è l’unico Paese, oltre all’Afghanistan, in cui la malattia neurodegenerativa non è stata ancora debellata.

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