SICUREZZA: AUMENTANO IN EUROPA I SEQUESTRI DI ARMI STAMPATE IN 3D. IN OLANDA UNA CONFERENZA INTERNAZIONALE ORGANIZZATA DA EUROPOL STUDIA LE CONTROMOSSE

Di Assunta Romano

L’Aja. L’Università di Leida (Olanda) ha ospitato, nei giorni scorsi, una Conferenza Internazionale organizzata da EUROPOL sulla diffusione delle armi stampate in 3D.

il Quartier Generale di EUROPOL

Esperti in balistica, rappresentanti delle Forze dell’Ordine e del mondo accademico provenienti da 20 Paesi si sono riuniti  in una delle più grandi piattaforme internazionali costituite per analizzare  il fenomeno.

Cartucce e tamburo stampate in 3 D

Nel corso dei lavori sono state discusse anche le strategie di contrasto. Essenziale sarà  avvalersi in futuro dei dati raccolti nel campo della ricerca forense e scientifica,  informatica, e di diritto  internazionale.

Le armi realizzate  in 3D sono una realtà presente in Europa già da qualche anno.

Nel 2019 due persone furono uccise con questo tipo di arma.

Un soggetto arrestato l’aveva realizzata dopo averne scaricato il file da Internet.

Nell’aprile 2021, la Policía Nacional spagnola ha smantellato nelle Canarie un laboratorio dedito alla fabbricazione di armi.

 

il laboratorio smantellato nelle Canarie dalla Polizia spagnola

Nell’ambito della stessa operazione sono state sequestrate due stampanti, parti di un’ arma e una riproduzione  di un fucile d’assalto.

Sono stati, inoltre, trovati manuali di guerriglia urbana e testi sul suprematismo bianco.

I titolari del laboratorio sono stati arrestati e incriminati  per possesso illegale di armi.

Un mese dopo, due uomini ed una donna furono arrestati a Keighly (Gran Bretagna) nell’ambito di un’operazione contro il terrorismo di estrema destra.

Tutti e tre erano in possesso di armi stampate in 3D.

Il responsabile del Progetto Analysis Project Weapons and Explosives di Europol, Martin van der Meij ha dichiarato al termine dei lavori: “ Tra le armi sequestrate da Europol negli ultimi anni, quelle in 3D rappresentano una realtà sempre più in espansione. Solo con la competenza, le risorse e le informazioni in possesso  delle forze dell’ordine,  dei privati e delle università sarà possibile togliere queste armi dalle nostre strade”.

Tra le principali decisioni prese a conclusione dei lavori, quella di istituire una rete internazionale di esperti in armi in 3D.

Esperti del Ministero dell’Interno durante il convegno di Europol

Il compito sarà quello di tenere costantemente aggiornate le Forze dell’Ordine sugli sviluppi nelle strategie di contrasto.

Le policy elaborate dai partecipanti al convegno, inoltre, verranno pubblicate su un opuscolo da distribuire ai paesi partner per un’ampia diffusione.

La lotta contro il traffico illegale di armi è una delle priorità del programma UE  EMPACT 2022-2025 nella lotta contro la criminalità organizzata.

Dai dati raccolti il traffico di armi appare in Europa piuttosto contenuto.

I proventi che ne derivano non costituiscono una fonte primaria di guadagno, piuttosto aggiuntiva.

La maggior parte dei gruppi criminali si avvale inoltre per il commercio delle armi di canali già utilizzati per altri traffici illeciti.

Molte delle armi e dei gruppi che ne gestiscono il traffico proviene  principalmente dai Balcani Occidentali e dall’ex Unione Sovietica.

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