Madrid. I legionari spagnoli sono in sovrappeso. Lo denuncia un documento interno della Brigata della Legione (https://www.lalegion.es) . Visto che l’età media tra i militari, considerati appartenenti ad unità d’elite dell’Esercito, è molto alta e nello stesso tempo nelle caserme mancano strutture sportive dove si possono tenere in forma e c’è un attaccamento conformista legato alla questione del sovrappeso, è necessario prendere provvedimenti rapidi.
E’ stato così varato un Piano denominato Indice di Massa Corporale che contempla misure di carattere psicologico, fisico e sanitario e dissuasori per raggiungere il risultato.
Il legionario, per l’Esercito spagnolo, deve comprendere che se non dovesse raggiungere una condizione fisica più performante, la stessa unità d’elite perderebbe prestigio come “unità da combattimento”.
Il Piano interessa 3 mila militari di stanza a Viator (Almeria) e Ronda (Malaga) i quali si devono sottomettere ad un esame medico per determinare l’indice di massa corporale, di concerto con l’Organizzazione Mondiale della sanità.
Coloro che dovessero raggiungere un indice superiore a 27, che determina il livello di sovrappreso, dovranno seguire una dieta alimentare specifica ed eseguire esami cardiologici, del sangue e prove sotto sforzo, oltre ad un programma specifico di educazione fisica.
Il piano non si differenzia per sesso ma indica solo i livelli massimi e minimi. Tra 27 e 30 si indica il livello di sovrappreso e i legionari interessati saranno seguiti dai medici ogni anno, tra i 30-35 (livello obesità lieve) saranno controllati ogni sei mesi, oltre 35 (obesità media o severa) i controlli avverranno ogni tre mesi.
L’ideale è perdere tra i 500 grammi ed un chilo a settimana. Ci sarà un responsabile del procedimento che controllerà il programma di esercizio fisico ed il peso.
Questo Piano non intende evidenziare che un legionario ingrassato non sia un ottimo combattente ma che la questione è solo culturale, patologica e psicologica.
La stessa Legione ammette, inoltre, la mancanza di bravi istruttori ed allenatori sportivi con esperienza per cui il militare continua nelle sue attività, senza tenere conto della cura del proprio corpo.
Se in un anno il legionario non dovesse perdere peso, sarà sottoposto a controllo medico per valutare la perdita di “attitudine psicofisica” che porta dritti all’espulsione dall’Esercito.
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