Roma. Dopo diversi rinvii, dovuti anche al maltempo, è stato lanciato, la notte scorsa, con successo il secondo satellite della costellazione italiana COSMO-SkyMed di Seconda Generazione (CSG) promossa dall’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) con il contributo del Ministero dell’Università e della Ricerca e dal Ministero della Difesa.

Un momento del lancio
Il decollo è avvenuto alle 00.11 italiane dalla base di Cape Canaveral Air Force Station, a bordo del vettore Falcon 9 della società americana SpaceX.
Il satellite si è separato dal lanciatore un’ora dopo il lancio e dopo ulteriori quindici minuti il suo controllo è stato acquisito dal Centro spaziale del Fucino di Telespazio.
TRAGUARDO PER L’ITALIA
COSMO-SkyMed (COnstellation of Satellites for the Mediterranean basin Observation) di seconda generazione è una costellazione finanziata dall’ Agenzia Spaziale Italiana (ASI) con fondi assegnati dal Ministero dell’Università e della Ricerca e dal Ministero della Difesa, che garantisce la continuità operativa di servizi di osservazione SAR (Synthetic-Aperture Radar) attualmente forniti dai quattro satelliti COSMO-SkyMed (CSK) di prima generazione, lanciati in orbita tra il 2007 e il 2010.
Un nuovo importante traguardo per l’Italia che con questo lancio si aggiudica nuovamente un posto di primo piano nel campo dell’Osservazione della Terra.
Con il secondo satellite della costellazione, il sesto in orbita, saranno ampliate l’operatività e le capacità complessive dell’intera costellazione COSMO-SkyMed, in linea con gli obiettivi prefissati dall’ASI e dal Ministero della Difesa, che ne hanno promosso, finanziato e diretto, nel ruolo di committenti, l’intero programma di sviluppo.
COSMO-SkyMed è la prima costellazione di satelliti a uso duale che da oltre quindici anni è impegnata nel monitoraggio dell’ambiente e del territorio, nella sicurezza e nella gestione delle emergenze.
I dati raccolti dai satelliti radar COSMO-SkyMed permettono di fornire informazioni utili sia a supporto della vita quotidiana di tutti i cittadini, sia a tutelare e preservare il nostro Pianeta.
La costellazione consente di misurare l’impatto dei cambiamenti climatici, monitorare la gestione delle risorse naturali da parte dell’uomo, come ad esempio l’eccesso di sfruttamento agricolo e dell’allevamento di bestiame, misurando l’urbanizzazione, rifiuti abusivi e la gestione delle risorse idriche.
I dati radar di COSMO-SkyMed consentono di ottimizzare la classificazione dei terreni e il monitoraggio delle colture durante il ciclo di crescita, al fine di ottimizzare
I raccolti, e di osservare monumenti, edifici storici o aree archeologiche studiandone i cambiamenti nel tempo.

Pad di lancio Cape Canaveral
“Il lancio del secondo satellite della nuova generazione COSMO-SkyMed rappresenta un ulteriore importante passo – sottolinea il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), Giorgio Saccoccia – per assicurare la continuità e il consolidamento di una straordinaria infrastruttura, un’eccellenza tecnologica Italiana riconosciuta a livello mondiale, capace di garantire i più sofisticati servizi di monitoraggio e osservazione del nostro pianeta”.
“La seconda generazione – ha proseguito Saccoccia – è infatti caratterizzata, grazie ai significativi investimenti dell’ASI e della Difesa Italiana, da nuove funzionalità, migliori prestazioni e maggiore flessibilità di utilizzo che abilitano innovativi servizi ed applicazioni per la crescita economica e sociale del nostro Paese”.
“La costellazione di satelliti COSMO-SkyMed di seconda generazione costituisce una risorsa di fondamentale importanza per la Difesa, grazie alle capacità di osservazione della Terra in qualsiasi condizione meteorologica. – ha commentato Lorenzo Guerini, ministro della Difesa -. A livello strategico, consentirà alla Difesa di avere un quadro informativo costantemente aggiornato dei potenziali fattori di rischio e la tempestiva valutazione della situazione operativa, al fine di supportare il processo decisionale per operare le scelte più opportune”.

Il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini
Con questo programma l’industria nazionale spaziale conferma la propria posizione di leadership nello sviluppo dei sistemi ad alta tecnologia, in particolare radar e sensori ad altissima risoluzione.
“Questo risultato – ha proseguito il ministro – è frutto della forte sinergia tra università e industria, corroborata dalle competenze dei nostri tecnici civili e militari, nonché dalla proficua osmosi di esperienze e conoscenze tra Difesa e Agenzia Spaziale italiana, patrimonio da mantenere e valorizzare negli anni per presidiare la sovranità tecnologica nazionale. Il programma COSMO-SkyMed rappresenta, inoltre, una opportunità importante per future ulteriori cooperazioni in ambito internazionale”.
“Uno dei punti di forza del settore spaziale e aerospaziale del nostro Paese è la completezza della sua filiera industriale e della ricerca – ha dichiarato Maria Cristina Messa, ministro dell’Università e della Ricerca -. Questa autonomia strategica ha permesso di sviluppare, negli anni, capacità ed expertise di forte competitività internazionale e proprio in questo contesto è stata concepito e realizzato COSMO-SkyMed”.

Il COSMO-SkyMed di Seconda Generazione (CSG)
Grazie ai satelliti di Seconda generazione avremo una qualità dei dati ottenuti ancora migliore e la possibilità, per esempio, di continuare a studiare, con precisione e puntualità sempre maggiori, i trend dei processi naturali e antropici che la comunità scientifica italiana e internazionale stanno monitorando da più di un decennio proprio attraverso questa costellazione. Dovendo affrontare transizioni ecologiche e cambiamenti climatici, agire su questo fronte e investire nella ricerca può rivelarsi determinante.
“Il lancio del nuovo satellite della seconda generazione della costellazione di COSMO-SkyMed dimostra tutta l’ambizione italiana nel campo dell’Osservazione della Terra e la nostra straordinaria competenza nei payload radar (SAR) – ha dichiarato Vittorio Colao, ministro per l’Innovazione tecnologica e la Transizione digitale con delega allo Spazio – Una competenza fatta di grandi capacità industriali (quali Leonardo e le sue joint venture Thales Alenia Space e Telespazio) ma anche dal contributo di numerose PMI nazionali e un ecosistema di soggetti pubblici e privati estremamente dinamico e competitivo”.
Grazie alle due generazioni di satelliti COSMO-SkyMed si riuscirà a migliorare la qualità delle informazioni critiche e rendere più veloce la trasmissione dei dati.
I 5 satelliti in orbita, dal 2008 a oggi hanno acquisito 2 milioni di immagini, monitorando 7 miliardi di chilometri quadrati, circa 14 volte l’intera area del pianeta, riusciamo inoltre a sviluppare un numero maggiore di applicazioni in aree strategiche quali i cambiamenti climatici, l’agricoltura di precisione, il controllo delle infrastrutture critiche, la gestione delle emergenze (incendi, terremoti, inondazioni), la sicurezza marittima e il controllo delle coste e grazie a Telespazio e ASI i dati COSMO-SkyMed sono commercializzati in tutto il mondo.
“Questo lancio rappresenta un nuovo successo per l’Italia nello Spazio ed è il risultato d’investimenti e di competenze frutto dello sforzo comune di istituzioni, comunità scientifica e industria – ha detto Alessandro Profumo, amministratore delegato di Leonardo -. In prima fila c’è Leonardo, con Thales Alenia Space e Telespazio, alla guida di una vasta rete di piccole e medie imprese. La visione lungimirante e di sistema che ha ispirato COSMO-SkyMed è la stessa che ci deve guidare oggi nell’affrontare, come Paese, le sfide della New Space Economy e trasformarle in opportunità per la ripresa: Leonardo è pronta a fare la sua parte”.
“Il successo di questo lancio rappresenta un momento cruciale per l’intera costellazione COSMO-SkyMed di Seconda Generazione che, così ampliata e in vista della configurazione finale di 4 satelliti, garantirà un vero e proprio salto in termini di tecnologia e prestazioni, consolidando a livello mondiale la leadership di Thales Alenia Space nelle infrastrutture spaziali di Osservazione radar della Terra – ha spiegato Massimo Comparini, Amministratore Delegato di Thales Alenia Space Italia -. Oggi, la seconda generazione punta infatti a definire lo standard di prestazione per tutti i sistemi di osservazione radar dallo Spazio. COSMO-SkyMed è una storia di successo industriale nonché la dimostrazione della nostra grande capacità di operare attraverso una collaborazione con i diversi attori del comparto spaziale, come l’Agenzia Spaziale Italiana e il Ministro della Difesa. Pertanto, mantenere all’avanguardia l’intera costellazione COSMO-SkyMed, guardando con lungimiranza al futuro, è fondamentale per preservare il primato di tutta la nostra industria e della sua filiera in un mercato spaziale in continua evoluzione, nonché per assicurare la continua generazione di dati fondamentali per esigenze di sicurezza e sostenibilità”.
“Siamo orgogliosi come Gruppo Leonardo e come Telespazio di essere tra gli artefici dello sviluppo e dell’affermazione della più evoluta costellazione satellitare radar al mondo – ha dichiarato Luigi Pasquali, Coordinatore delle Attività spaziali di Leonardo e Amministratore Delegato di Telespazio – COSMO-SkyMed, con le sue capacità operative fortemente innovative, contribuisce fin dal 2007 al monitoraggio continuo della superficie terrestre, ai bisogni relativi alla sicurezza e alla gestione degli eventi na
L’alta accuratezza delle immagini di COSMO-SkyMed e l’elevata risoluzione spaziale e temporale sono un potente strumento per tenere sotto controllo il movimento del suolo e osservare infrastrutture strategiche come dighe, ponti o edifici. I dati forniti dalla costellazione rappresentano una risorsa fondamentale anche per la salvaguardia dell’ambiente marino e la sua sicurezza.
IL RUOLO DELL’INDUSTRIA
In questo programma l’industria italiana gioca un ruolo di primo piano, con Leonardo e le sue joint venture Thales Alenia Space e Telespazio, insieme a un numero significativo di piccole e medie imprese.
Thales Alenia Space (Thales 67%, Leonardo 33%) è la capocommessa responsabile dell’intero sistema, mentre Telespazio (Leonardo 67%, Thales 33%) ha realizzato il segmento di Terra e ospita nel Centro spaziale del Fucino il centro di comando e controllo della costellazione.
Leonardo contribuisce inoltre al programma fornendo i sensori di assetto stellare per l’orientamento del satellite, i pannelli fotovoltaici e le unità elettroniche per la gestione della potenza elettrica.
I dati generati dai satelliti Cosmo-SkyMed sono commercializzati in tutto il mondo dalla società e-Geos (Telespazio 80%, ASI 20%).
Per COSMO-SkyMed l’industria italiana gioca un ruolo di primo piano, con Leonardo e le sue joint venture Thales Alenia Space e Telespazio, insieme a un numero significativo di piccole e medie imprese.
Thales Alenia Space è responsabile dell’intero programma COSMO-SkyMed di Seconda Generazione, inclusa la progettazione e lo sviluppo dei satelliti e la progettazione, l’integrazione e la messa in servizio del sistema end-to-end. Telespazio è responsabile della progettazione e dello sviluppo del segmento di terra CSG e della fornitura dei servizi di logistica integrata e operazioni (ILS e OPS).
Dal Centro spaziale del Fucino di Telespazio, joint venture Leonardo (67%) e Thales (33%), viene gestita la fase di lancio e messa in orbita (LEOP – Launch and Early Orbit Phase) del satellite e da qui sono acquisiti i primi dati di telemetria inviati dal satellite.
Leonardo contribuisce inoltre al programma fornendo i sensori di assetto stellare per l’orientamento del satellite, i pannelli fotovoltaici e le unità elettroniche per la gestione della potenza elettrica
I dati di COSMO-SkyMed sono commercializzati in tutto il mondo da e-GEOS, joint venture tra Telespazio (80%) e ASI (20%), che sviluppa applicazioni e fornisce servizi operativi basati sugli stessi dati.
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