SPECIALE 2 GIUGNO: La prova notturna della storica Rivista

Di Francesca Cannataro

Roma. Ogni Festa della Repubblica è il culmine di un gran lavoro che trova forma e sostanza in un “dietro le quinte” che Report Difesa ha deciso di raccontarvi con l’intento di far sentire ogni italiano parte viva di quella alta Istituzione che ci prestiamo a festeggiare.

Cronisti d’eccezione in una notte indimenticabile. Per le grandi emozioni che suscita, per il silenzio della città eterna “rotto” dagli uomini e dalle donne che hanno deciso di servire la nostra Repubblica.

Nel cuore della notte, tra tanti turisti italiani e stranieri che seduti sulle prime tribune disponibili seguono l’evento.

Già intorno alle 22 si incomincia a mettere a punto i vari aspetti preparatori. Il controllo al varco di Via dei Fori Imperiali è affidato alla Guardia di Finanza ed ai militari dell’Esercito. si invitano gli spettatori a posizionarsi dietro le transenne, visto che Viale dei Fori Imperiali è un via vai di mezzi e persone.

Fanfare e bande musicali arpeggiano le loro sonorità cadenzando i passi dei reparti che si preparano allo sfilamento. I tecnici provano altoparlanti e microfoni. Le ombre in questa notte capitolina si inseguono sui sampietrini. La voce, chiara e nitida, degli speaker scandisce i ritmi della cerimonia. I testi raccontano la storia dei vari reparti, le tradizioni.

A mezzanotte a via dei Fori Imperiali è tutto un via vai di gente e di mezzi. È notte ma è come se fosse pieno giorno. Alle Terme di Caracalla i reparti schierati attendono il “ciak si gira”. Tra sorrisi, un po’ di goliardia e anche tanta concentrazione e preparazione. Tutto deve essere perfetto. Impeccabile.

Sfilano le bandiere

Le prove generali cominciano attorno alle due del mattino. Prima la deposizione della corona sull’Altare della Patria da parte del Presidente della Repubblica, una “comparsa” ma che ha la stessa aria di solennità. L’inno d’Italia, l’alza bandiera al Vittoriano. E poi la tromba che suona quel “Silenzio” che echeggia nel notturno cielo romano. Emozioni che si susseguono una dopo l’altra. Poi la rassegna dei reparti schierati pronti per lo sfilamento, provenienti da tutta Italia, alle Terme di Caracalla.

Lo speaker dà l’inizio della Rivista Militare.

Un’immagine della notturna

La parata notturna è suggestiva e coinvolgente. La godi appieno nell’intensità e solennità di ogni momento che la caratterizza. Con il silenzio rotto dai canti e da quel grido fiero dei reparti per “presentarsi”. A tratti è anche difficile da raccontare a parole. Soprattutto quando le emozioni ti assalgono e a esse fanno seguito, seguiti dagli applausi, il passaggio dei nostri soldati feriti oggi grandi campioni del Gruppo Sportivo Paralimpico.

L’unione dei nostri militari parla il linguaggio di un amor Patrio che non conosce confini.

Nonostante l’ora tarda non c’è stanchezza sui volti. Ma solo fierezza e orgoglio. Sebbene siano “solo” le prove, spira un’aria di solennità, che aleggia forte e percepibile. I comandanti danno gli ultimi suggerimenti, controllano gli allineamenti. È tutta una macchina perfetta, senza sbavatura alcuna. Sono tremolanti le mille calde luci romane.

Sfila un reparto della Marina Militare

All’ombra del Colosseo e dell’Altare della Patria, sfilano uno dietro l’altro militari delle quattro Forze Armate, ma anche reparti della Polizia di Stato, della Penitenziaria, della Croce Rossa, dei Vigili del Fuoco, rappresentanze della Protezione civile e tanti altre.

In una calda notte di fine maggio per strada piano piano si riversano gli uomini e le donne che hanno giurato fedeltà alla Patria, alla Nazione, che salvaguardano la democrazia e il popolo. La voce fuori campo presenta ad uno ad uno i reparti, preceduti dalle loro bandiere di guerra. le specialità di ogni Forza Armata o di Polizia.

Reparti dell’Aeronautica Militare

I Carabinieri della Territoriale

Le scuole che forgiano e formano i soldati del domani. E poi uno sguardo alla Storia, specialmente quest’anno che ricorre il Centenario della fine della I Guerra Mondiale.

Ad attenderli sul palco d’onore i più alti vertici delle Forze Armate e delle Forze dell’Ordine. Sono quasi le 3 quando i “riflettori” si spengono. La prova è finita. E ora non resta che aspettare che lo “spettacolo” del 2 giugno abbia inizio.

Uno spettacolo che Report Difesa vi racconterà con due sue inviate.

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