SPECIALE 36: 17 DICEMBRE 1973 LA STRAGE DI FIUMICINO E LA MORTE DEL FINANZIERE ANTONIO ZARA

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ROMA. La strage di Fiumicino e il sacrificio del Finanziere Antonio Zara, avvenuti il 17 dicembre 1973, si inquadrano nel periodo in cui anche nella vecchia Europa comparve in modo stabile il “terrorismo internazionale”.
Una nuova tipologia di terrorismo che si proponeva di richiamare l’attenzione della comunità internazionale sulle vicende interne di alcuni Paesi o Popoli – in questo caso quello palestinese – portando la violenza al di là dei propri confini geografici.

Si trattava, in buona sostanza, di una nuova fase terroristica, dopo quella verificatesi in Alto Adige fra il 1956 e il 1966, e che aveva avuto inizio con maggior eco ed effetti drammatici già qualche anno prima, esattamente nel corso del 1968, con il varo di una vera e propria strategia di lotta armata, concretizzata attraverso tutta una serie di azioni di sabotaggio, sia nelle zone occupate del Medio Oriente, che all’interno dello stesso Stato d’Israele.

 

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