SPECIALE 4 NOVEMBRE: Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella conferisce la croce di cavaliere dell’Ordine Militare d’Italia a 6 Bandiere di Guerra

Napoli. In occasione della Giornata dell’Unità nazionale e della Giornata delle Forze Armate, celebratesi ieri a Napoli, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ha conferito la croce di cavaliere dell’Ordine Militare d’Italia alle Bandiere di Guerra della Marina Militare e delle Forze Navali, del 151° Reggimento Fanteria “Sassari”, del 4° Reggimento Alpini Paracadutisti, del 51° Stormo dell’Aeronautica Militare, del 7° Reggimento Carabinieri “Trentino Alto Adige” e del 13° Reggimento Carabinieri “Friuli Venezia Giulia”.

Le Bandiere di Guerra nel vento di Napoli

Il capo dello Stato conferisce questa ricompensa a chi si è distinto in azioni “compiute in guerra da unità delle Forze Armate nazionali o da singoli militari ad esse appartenenti”.

I quali devono avere dato prove sicure di perizia, di senso di responsabilità e di valore nelle azioni.

Il capo di SMD Generale Vecciarelli con il Presidente della Repubblica

Il riconoscimento può essere anche concesso in occasione di operazioni militari compiute in tempo di pace, “alla memoria” e “alla Bandiera”.

La croce di cavaliere è stata conferita alla Bandiera di Guerra della Marina Militare e delle Forze Navali perché gli equipaggi delle Forze Navali della Marina Militare, mentre erano impegnati nell’Operazione “Mare Sicuro” hanno condotto, con abnegazione, con elevata professionalità e con grande perizia marinaresca, ed eccezionale umanità e spirito di servizio, “una meritoria missione di contrasto all’uso illegittimo dell’alto mare”.

In particolare, hanno assicurato il necessario livello di sicurezza marittima per la tutela “dei molteplici interessi nazionali esposti a crescenti rischi e incertezze causati dall’aggravarsi della minaccia terroristica”.

Prosegue ancora la motivazione: “Sovente esponevano la propria vita a manifesto pericolo per la cattura di unità ed il fermo degli equipaggi appartenenti a organizzazioni criminali dedite ai traffici illeciti, raccogliendo, altresì, informazioni utili a comprendere l’andamento della crisi mediterranea. In tale ambito gli equipaggi delle Forze Navali della Marina Militare hanno meritato il plauso della Nazione tutta e della Comunità Internazionale, dando lustro e prestigio alla Forza Armata”. Mar Mediterraneo, 12 marzo 2015 – 31 dicembre 2018.

Il riconoscimento alla Bandiera di Guerra della Marina Militare

Alla Bandiera di Guerra del 151° Reggimento Fanteria “Sassari” è stata consegnata la ricompensa perché, per oltre 10 anni, ha condotto molteplici attività di elevata valenza per la sicurezza e la stabilizzazione di territori caratterizzati da diffusa violenza interetnica e significativa minaccia terroristica.

La croce di cavaliere dell’Ordine Militare d’Italia  per la Bandiera di Guerra del 151° Reggimento Fanteria “Sassari”

Non solo, il 151° rappresenta le grandi tradizioni della Fanteria italiana, e in tanti anni si è dimostrato un Reggimento molto audace “conducendo con magistrale perizia operazioni ad elevato rischio in contesti impervi quali l’Afghanistan, il Libano e l’Iraq. In questa ultima regione i fanti della Sassari, a presidio della strategica diga di Mosul, hanno dato ennesima prova di perizia e dedizione al dovere. Reggimento da sempre riconosciuto quale Unità d’eccellenza della nostra Fanteria, fedele al proprio motto “sa vida pro sa patria”, ha contribuito a dare lustro all’Esercito e all’Italia in ambito internazionale”. Afghanistan, Libano e Iraq, 2007 – 2018.

Il valore del 4° Reggimento Alpini Paracadutisti è stato riconosciuto perché come unità delle Forze Speciali, impiegata in molteplici e rischiosi Teatri Operativi, si “prodigava con altissima professionalità e indiscusso coraggio nel compimento delle ardue missioni assegnate, esercitando con straordinaria efficacia la propria limpida, ardita e intelligente azione militare in ogni situazione operativa di particolare complessità e delicatezza”.

La Bandiera di Guerra degli Alpini Paracadutisti viene presentata al Presidente della Repubblica

Ricompensare la loro Bandiera di Guerra ha significato riconoscere il valore di questi militari.

Il loro motto “in adversa ultra avversa”. Hanno compiuto grandi risultati operativi consentendo il raggiungimento di obiettivi di rilevanza strategica.

“Ammirevole esempio di Reparto – si legge nella motivazione – che, per audacia e altissimo senso del dovere, ha contribuito ad accrescere il prestigio dell’Esercito Italiano in contesti internazionali dando lustro alla Nazione”. Mozambico, Bosnia-Erzegovina, Kosovo, Afghanistan, Libano, Iraq, Libia e Somalia, 2002 – 2018

Il 51° Stormo dell’Aeronautica Militare è una prestigiosa unità che ha gloriose tradizioni. E’ stata impiegata in vari Teatri Operativi al servizio della comunità internazionale.

La Bandiera di Guerra del 51° Stormo

Ha operato nel corso dell’ISAF in Afghanistan e aver partecipato all’operazione UNIFIED PROTECTOR in Libia.

E poi è stato prima rischiarato a Trapani, per oltre un anno, dove ha monitorato la delicata e contingente situazione politica nel Mediterraneo.

Ha poi partecipato, in totale autonomia e con ingenti sacrifici da parte del proprio personale, all’operazione PRIMA PARTHICA, per contrastare la minaccia del terrorismo islamico in terra irachena.

“Il valore, le spiccate virtù militari, l’amor Patrio – è scritto nella motivazione – lo straordinario spirito di sacrificio e l’esemplare efficienza che da sempre contraddistinguono questo glorioso Reparto, hanno permesso di totalizzare oltre 11000 ore di volo in operazioni reali e di pervenire a risultati di grande rilievo, oggetto di numerosi riconoscimenti in ambito internazionale. Cieli dell’Afghanistan, della Libia e dell’Iraq, 2015 – 2019.

Ricompensa anche per la Bandiera di Guerra del 7° Reggimento Carabinieri “Trentino Alto Adige”.

La croce di cavaliere per il 7° Reggimento Carabinieri

Si tratta di un Reggimento di grande preparazione ed efficienza che viene impiegato in numerose missioni all’estero per il mantenimento della pace e per la protezione delle sedi diplomatiche nazionali nelle aree di maggiore instabilità.

Sono molte le aree dove i Carabinieri del 7° Reggimento hanno operato: Balcani, Iraq, Afghanistan. Sempre agendo a salvaguardia degli interessi nazionali e tutelando l’esercizio delle funzioni del Corpo diplomatico.

“L’instancabile e meritorio impegno rendeva testimonianza dell’ammirevole tenacia e della straordinaria capacità del Reparto – si legge nella motivazione – che guadagnavano il plauso degli alleati e della comunità internazionale, accrescendo il lustro delle Forze Armate italiane e della Nazione. Territorio estero, 1982- 2018

Infine, il Presidente Mattarella ha ricompensato la Bandiera di Guerra del 13° Reggimento Carabinieri “Friuli Venezia Giulia”.

Come il 7°, anche il 13° si distinto nei Balcani, in Iraq e in Afganistan, sempre a  salvaguardia degli interessi nazionali tutelando l’esercizio delle funzioni del Corpo diplomatico italiano.

Riconoscimento anche per la Bandiera di Guerra del 13° Reggimento Carabinieri

“Il tenace impegno e l’appassionata dedizione del Reparto – è scritto nella motivazione – uniti agli straordinari risultati operativi conseguiti, riscuotevano il plauso degli alleati e della comunità internazionale, accrescendo il lustro delle Forze Armate italiane e della Nazione”. Territorio estero, 1991 – 2018

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