SPECIALE GIORNATA DELLA MEMORIA: La storia del Maresciallo dei Carabinieri Giuseppe Polignano che contribuì alla Resistenza e morì in un campo di prigionia in Germania

AMBURGO. In occasione dell’80° anniversario della liberazione di Auschwitz (Polonia), il 27 gennaio 1945, la florida penna del Colonnello (Aus) della Guardia di Finanza. Gerardo Severino, per anni apprezzato Direttore del Museo Storico della Guardia di Finanza ed oggi uno fra i più rinomati storici militari, peraltro membro del Comitato di Redazione di Report Difesa, ci ha regalato questo piccolo, ma molto significativo libro biografico.

Copetrtina del libro dedicato al Maresciallo Polignano

Si tratta della storia del Maresciallo dei Carabinieri Giuseppe Polignano, un uomo dell’Arma che visse il periodo più buio dell’occupazione germanica, per poi passare alla Resistenza e, per questo, finire i propri giorni in un lager tedesco.

Il libro, che riporta l’autorevole presentazione del Tenente Colonnello Raffaele Gesmundo, attuale responsabile della Direzione Beni Storici e Documentali del Comando Generale dell’Arma, è il racconto eroico di un uomo che incarna il senso più profondo di dedizione al dovere e di coraggio.

Iniziata nei primi decenni del Novecento, la sua carriera è stata segnata da incarichi di grande responsabilità e da imprese che hanno lasciato un segno nella memoria collettiva.

Giuseppe Polignano, simbolo di fedeltà e sacrificio, affrontò le sfide della guerra con uno spirito incrollabile, che lo portò a confrontarsi con momenti di grande drammaticità, come la vista dei deportati diretti al lager di Auschwitz, essendo costretto a scortare i carri bestiame, partiti da Trieste.

Un’immagine dei detenuti ad Auschitz all’arrivo dei sovietici il 27 gennaio 1945

Quell’esperienza, avvenuta mentre era in servizio, rappresentò per lui l’inizio di una consapevolezza che lo avrebbe condotto, nel 1944, a compiere una scelta estrema: sacrificare la propria vita per la libertà del popolo italiano.

La sua vicenda si inserisce, dunque, nel contesto delle atrocità della Seconda Guerra Mondiale, in cui fu testimone diretto della brutale realtà della deportazione e della repressione nazifascista, culminata nella sua prigionia e nella morte.

Sebbene il Maresciallo Polignano non abbia ricevuto riconoscimenti ufficiali o dediche postume, il suo esempio è un tributo al coraggio silenzioso di tanti “modesti ignoti eroi” che contribuirono alla Resistenza.

La sua storia, ora portata alla luce dopo decenni di oblio, vuole servire come monito e ispirazione per le nuove generazioni, ricordando loro l’importanza di difendere la memoria storica, soprattutto in un tempo in cui il significato della Shoah viene talvolta distorto o dimenticato.

Giuseppe Polignano rappresenta la forza morale di chi ha combattuto non solo per la propria Patria, ma per un ideale di libertà universale, un sacrificio che oggi risuona come un insegnamento per chiunque creda nella giustizia e nella dignità umana.

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