di Lia Pasqualina Stani
“Sappia oggi la Patria di quanti sforzi ed eroismi ignoti è fatta questa sua immensa gloria. Consideri come due volte la vittoria abbia preso il volo e l’augurio dal gorgo ove le più potenti navi nemiche scomparivano: da Premuda al Piave, da Pola a Trieste e Trento”. Con queste parole l’Ammiraglio Thaon di Revel, Comandante in Capo delle Forze Navali Mobilitate, annunciava infatti alla Nazione la vittoria dell’Italia sul mare. Nello stesso documento puntualizzava inoltre, come l’affondamento della Corazzata Viribus Unitis a Pola era in realtà il presagio della “duplice dissoluzione”.
Il 4 novembre 1918 con la firma dell’Armistizio di Villa Giusti aveva termine la Guerra contro l’Austria-Ungheria, un evento che ha segnato in modo profondo l’intera Nazione.
Il ruolo della Marina Militare fu determinante per volgere le sorti del Primo conflitto mondiale a vantaggio del Paese, attraverso il compimento di efficaci e determinanti azioni nella guerra sul mare e dal mare che permisero di conseguire risultati eccezionali e annichilirono le velleità della flotta Astro-Ungarica, confinandola nelle proprie basi senza possibilità di incidere sulle sorti del conflitto. Notevole impulso ha, nel corso del conflitto, la componente aerea della Marina che comprende dirigibili, idrovolanti e aerei terrestri. Al termine del conflitto tale componente costituirà un complesso di uomini, basi e mezzi di tutto rispetto.

Inizio della cerimonia con l’ingresso della Bandiera di Istituto della Scuola Sottufficiali della Marina Militare nello schieramento
La Regia Marina, per attaccare le basi navali austriache nell’alto Adriatico, realizza nuovi mezzi d’assalto e MAS (Motoscafo Anti Sommergibile): è un’unità leggera, veloce, equipaggiata con una mitragliera pesante, due siluri e bombe antisommergibile, che, per le sue ridotte dimensioni, può cogliere di sorpresa le navi avversarie e può effettuare azioni anche in acque ristrette. Fondamentali sono le imprese del comandante Luigi Rizzo che il 9 dicembre 1917, con due Mas si addentra nel porto di Trieste e vi affonda la corazzata Wien. Il 10 febbraio 1918, ancora Rizzo con tre Mas, con a bordo il poeta Gabriele d’Annunzio e il comandante Costanzo Ciano, entra nel vallone di Buccari e vi affonda quattro piroscafi.
All’alba del 10 giugno 1918, il comandante Rizzo, mentre è all’agguato con i Mas 15 e 21, al largo dell’isola di Premuda, avvista una formazione austriaca diretta verso Otranto allo scopo di distruggere lo sbarramento. Con un attacco improvviso Rizzo si porta a breve distanza dalla corazzata Santo Stefano e l’affonda. Per ricordare l’Impresa di Premuda, la festa della Marina si celebra il 10 giugno di ogni anno. Il Mas 15 è conservato a Roma, al Vittoriano .
La Regia Marina da un importante contributo alla guerra sul fronte terrestre. Prendono parte alle operazioni solo le artiglierie messe a terra o su pontoni, che combatte al fianco della terza Armata del duca d’Aosta. Dopo la sconfitta di Caporetto reparti di marinai sono inviati a terra, per proteggere Venezia; sarà costituito un Reggimento marinai e il complesso della Marina sarà denominato Brigata Marina. Al termine della guerra il Reggimento, al quale Venezia aveva voluto dare la propria bandiera con il leone di San Marco, assume il nome di Reggimento Marina San Marco; attualmente i Fucilieri di Marina sono inquadrati in tale reggimento.
Le ardite incursioni dell’Aviazione Navale, dei sommergibili, dei motoscafi armati siluranti (MAS) e dei primi mezzi d’assalto, quali le mirabili imprese di Trieste, Premuda e Pola, furono celebrate nel testo del Bollettino della Vittoria Navale,
Fu proprio durante la Prima Guerra Mondiale che gli italiani si trovarono uniti sotto la stessa bandiera nella prima drammatica esperienza collettiva dopo la proclamazione del Regno. Con il Regio Decreto n.1354 del 23 ottobre 1922, il 4 novembre fu dichiarato Festa Nazionale.
La giornata del 4 novembre rappresenta un’opportunità per ripercorrere le tante straordinarie prove di coraggio, civiltà e di volontà di rinascita di cui il nostro Paese si è, in passato, reso protagonista.
Per commemorare la Giornata dell’Unità Nazionale e la Giornata delle Forze Armate, oltre Trieste sono state organizzate una serie di cerimonie militari che hanno suggellato anche il termine del ciclo di ricorrenze per il Centenario della Prima Guerra Mondiale che fu vinta sul mare con l’impegno ed il sacrificio degli uomini e dei mezzi della Regia Marina.

Cerimonia dell’Alza Bandiera
Anche nella “Città dei due Mari”, Taranto, nella giornata del 4 novembre la Marina Militare ha celebrato questa giornata, alla presenza del Comandante del Comando Marittimo Sud, ammiraglio Salvatore Vitiello e del Prefetto Dott. Donato Cafagna, in Piazza della Vittoria. La commemorazione ha avuto inizio con la cerimonia dell’Alza Bandiera.

Deposizione della Corona ai Caduti
Ad assistere alla deposizione della Corona ai Caduti anche uno schieramento composto dalla Bandiera d’Istituto della Scuola Sottufficiali della Marina Militare, “M.O.V.M Lorenzo Bezzi” di Taranto, dal Picchetto d’Onore Interforze, dalla Fanfara di Presidio del Comando Marittimo Sud.

Picchetto d’onore Interforze
Dai Titolari dei Comandi ed Enti delle Forze Armate e dei Corpi Armati ed Ausiliari dello Stato della sede, dalle Rappresentanze di Ufficiali, Sottufficiali, Graduati e Truppa dei Comandi ed Enti delle Forze Armate e dei Corpi Armati della sede, dalle Rappresentanze delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, a premessa di un momento che vuole ricordare le eroiche imprese di Buccari, Trieste e Pola nonché l’agire dei marinai italiani nel Primo Conflitto Mondiale che, con l’eroica impresa di Premuda, sancirono la vittoria italiana sul mare.

Picchetto d’onore prima della Cerimonia Commemorativa
Su iniziativa del Ministro della Difesa, nel corso della cerimonia in Piazza è stata consegnata, da parte del Comandante del Comando Marittimo Sud, e dai rappresentanti delle Forze Armate, una Bandiera Nazionale al Dirigente Scolastico e ad una rappresentanza degli studenti dell’Istituto Scolastico di Taranto intitolato al “Cap. Giovanni Battista ACANFORA”, decorato di Medaglia al Valor Militare.

Il Comandante del Comando Marittimo Sud, ammiraglio Salvatore Vitiello e i rappresentanti delle Forze Armate consegnano una Bandiera Nazionale al Dirigente Scolastico e ad una rappresentanza degli studenti dell’Istituto Scolastico di Taranto intitolato al “Cap. Giovanni Battista ACANFORA”, decorato di Medaglia al Valor Militare.
Dalle prime ore del mattino la partecipazione della città è stata copiosa, ed in modo particolare molte famiglie hanno atteso le salve di cannone da ventuno colpi eseguite contemporaneamente sia dal Castello Aragonese e da Nave Aviere.

Le salve di cannone da ventuno colpi eseguite contemporaneamente sia dal Castello Aragonese e da Nave Aviere
Le celebrazioni della mattina si sono concluse con l’esibizione in marcia della Fanfara di Presidio che percorrendo una delle vie del centro cittadino ha raggiunto l’imponente Monumento ai Marinai in Corso Due Mari.

la Fanfara di Presidio del Comando Marittimo Sud presso il Monumento ai Marinai
Tante le iniziative organizzate anche nel pomeriggio, per celebrare la giornata che segnò la fine di quella che fu definita la “Grande Guerra”: in contemporanea con il Castello Aragonese, la Cerimonia dell’Ammaina Bandiera si è svolta in Piazza della Vittoria con la presenza della Fanfara di Presidio.
Presso la Galleria Meridionale del Castello Aragonese è stata inaugurata la Mostra d’Arte visiva “Ben cent’anni fa – Solo cent’anni fa – La Grande Guerra – L’arte racconta” e sarà visitabile fino all’11 novembre.
Nell’Arsenale Marittimo di Taranto è possibile visitare anche la Mostra Storica Artigiana che prevede l’ingresso gratuito e le visite guidate.

Associazioni Combattentistiche e d’Arma
Anche quest’anno, tutto il Paese vive occasioni d’incontro fra la popolazione e “concittadini in uniforme” delle Forze Armate.
Un’occasione in cui le strutture militari sparse nel Paese, caserme, basi navali e aeroporti, si aprono ai contesti locali che le ospitano, per diventare non solo baricentro della ricorrenza, ma un vero e proprio “punto di riferimento” e “polo di aggregazione” per il territorio e le sue genti. Un’opportunità di dialogo e di approfondimento, di conoscenza reciproca, che permette ai cittadini di conoscere e di valorizzare la presenza militare e rende più evidente la contiguità della “Caserma” con la realtà locale in cui è inserita. Si favorisce così l’unione d’intenti fra Istituzioni, comunità e forze vive della Nazione, fondamentali in questo periodo complesso e delicato per il Paese.

Vigili del Fuoco alla Giornata dell’Unità d’Italia e Giornata delle Forze Armate
Come ha ricordato l’Ammiraglio Vitiello <<Il pensiero va anche a tutti i militari che sono impegnati non solo fuori dai territori nazionali ma anche per le tragiche calamità verificatesi la scorsa settimana. Insieme alla Protezione Civile stanno dando un forte contributo a queste popolazioni che sono in difficoltà>>.

Consegnata dal Comandante del Comando Marittimo Sud, ammiraglio Salvatore Vitiello e dai rappresentanti delle Forze Armate una Bandiera Nazionale al Dirigente Scolastico e ad una rappresentanza degli studenti dell’Istituto Scolastico di Taranto intitolato al “Cap. Giovanni Battista ACANFORA”, decorato di Medaglia al Valor Militare.
“Come più non esiste l’esercito, così la flotta Imperiale non esiste più. Onore sempre a Voi tutti onesti e prodi Marinai d’Italia”. È il 12 novembre 1918, il giorno successivo alla resa della Germania, con parole ispirate dal Vate Gabriele d’Annunzio, si proclamava la cessazione delle ostilità sul mare.

La Bandiera lascia il luogo della cerimonia
(Foto dell’Autrice)
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