Torino. Domani alle ore 18.00, presso il Salone internazionale del libro di Torino, Andrea Di Stasio, Generale di Divisione dell’Esercito, già Comandante della Brigata “Sassari” e prossimo Comandante dell’Aviazione dell’Esercito (AVES) e il Sergente Maggiore Sandro Solinas, collaboratore alla redazione dell’opera, e all’editore Carlo Delfino, presenteranno il libro “Brigata Sassari e Sardegna – Fotografie inedite senza censura (1912 – 1937) di Antonio Carruccio”.

La copertina del libro
Il volume sarà esposto in anteprima oggi, giovedì alle 18.00, presso lo stand curato dal Ministero della Difesa.
L’opera è nata dalla collaborazione tra il Generale di Divisione Andrea Di Stasio, l’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano – Museo centrale del Risorgimento (diretto dal professor Marco Pizzo), l’Istituto Centrale del Catalogo Unico (ICCU) e la famiglia Dessì Fulgheri.
Il libro raccoglie una selezione di 118 immagini inedite in bianco e nero e non sottoposte a censura, tratte dal fondo fotografico Carruccio – Dessì scoperto e valorizzato dall’autore insieme a Sandro Solinas.

Militari della Brigata Sassari in una missione nel 2018
La collezione di immagini realizzate dal Colonnello medico Antonio Carruccio tra i primi anni e la metà del ‘900 offre uno straordinario contributo allo studio della storia della Grande Guerra a livello nazionale e alla comprensione della società italiana negli anni precedenti al conflitto e nel decennio successivo.
I luoghi fotografici sono quelli del fronte bellico dell’Italia e della Sardegna di inizio secolo percorsi dalla Brigata “Sassari”.
Lo sguardo del Carruccio è in grado di cogliere, con inconsueta sensibilità, la singolarità di alcuni istanti della vita quotidiana collettiva e le tracce del cambiamento.
Scrive in merito il professor Pizzo: “Diverso è questo caso in cui il fotografo, contrariamente ai regolamenti vigenti all’epoca, utilizzò un suo personale apparecchio per realizzare autonomamente delle immagini sue, che documentavano la personale esperienza bellica; le fotografie assumono così un carattere documentario, ossia diventano puntuali testimonianze del luogo e del giorno in cui il fotografo-soldato era lì; si tratta quindi di immagini rare; infatti, una direttiva del 1917, emanata dal Comando Supremo delle Forze Armate, proibiva di riprendere immagini relative a situazioni nel corso del conflitto che potessero fornire elementi di intelligence al nemico”.
Il fondo fotografico Carruccio è stato presentato attraverso il Museo Storico della Brigata “Sassari” al Ministero per i Beni e le attività culturali (MIBACT), presso il quale ha riscosso l’interesse del “Comitato tecnico-scientifico speciale per la tutela del patrimonio storico della Prima Guerra Mondiale”, della “Direzione generale archeologia, belle arti e paesaggio”, ottenendo quale premio un finanziamento specifico per il Museo della Brigata “Sassari”.
Il Generale Di Stasio ha frequentato l’Accademia Militare di Modena nel 1987. Si è laureato in Ingegneria Meccanica a Bologna e in Scienze Diplomatiche e Internazionali a Trieste.

Il Generale Andrea Di Stasio in Libano nel 2020
Ha conseguito il Master in Scienze Strategiche presso la Scuola di Guerra in Italia e il Master in Alti Studi Strategici presso l’Istituto Superiore di Stato Maggiore a Madrid.
Ha ricoperto diversi incarichi operativi e di Stato Maggiore in Italia e all’Estero.
È stato Consigliere Strategico del Ministro della Difesa somalo nell’ambito della Missione European Union Training Mission (EUTM) Somalia,
Ufficiale di collegamento presso lo Stato Maggiore della Difesa francese a Parigi, primo Comandante del 3° Reggimento Elicotteri per Operazioni Speciali (REOS) “Aldebaran” e Comandante, a vari livelli, nei Teatri Operativi di Bosnia, Iraq, Somalia e Libano.
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