La Spezia – dal nostro inviato. Elettronica continua ad ampliare sempre più i suoi mercati nel mondo.
Con Gianluca Trezza, International Sales & Business Development Director esaminiamo la situazione, a margine del “Sea Future 2021” conclusosi, nei giorni scorsi, a La Spezia .

Gianluca Trezza, International Sales & Business Development Director
Quali sono i mercati dove il vostro Gruppo si sta maggiormente espandendo?
Il Medio Oriente resta il mercato non domestico dove, da più tempo, siamo attivi.
Abbiamo una presenza storica negli Emirati Arabi Uniti che risale ai primi anni 80 ma oggi siamo operativi anche in Qatar e in Arabia Saudita e stiamo promuovendo le nostre soluzioni in altri Paesi del Golfo, come l’Oman, il Kuwait dove siamo comunque già conosciuti e apprezzati quali EW providers a bordo del Eurofighter.

Una coppia di Eurofighter in volo
Da oltre 10 anni, poi, Elettronica è impegnata in uno sforzo costante di espansione dei propri mercati, anche attraverso l’implementazione di una rete capillare di filiali e sussidiarie estere che oggi ci vedono presenti, oltre che nei paesi arabi che ho citato pocanzi, in India, a Singapore da cui gestiamo le nostre attività nella regione Asia-Pacifico e a Bruxelles, da cui monitoriamo le sempre più importanti attività della UE nel settore difesa.
Per il futuro, oltre a consolidare ed ampliare ulteriormente le nostre attività nelle attuali geografie, guardiamo con grande attenzione anche al Nord America e all’Australia, da cui abbiamo già riscontri significativi di interesse verso le nostre capacità.
L’Italia come si approccia ad un mercato come quello del Medio Oriente?
Ci sono vari aspetti da considerare, che vanno anche al di là di quelli tecnico commerciali.
Innanzitutto una capacità di dialogare e capirsi, e su questo costruire quella base essenziale di fiducia e sintonia senza la quale nessun contratto può essere firmato, che ci deriva dall’essere un paese mediterraneo con una millenaria tradizione di scambi e rapporti con quella parte di mondo.
Ho vissuto 8 anni negli Emirati Arabi e posso testimoniare in prima persona quanto questo aspetto abbia un impatto determinante sul nostro successo nella Regione.
Sulla stessa linea aggiungo poi che anche il DNA “familiare” di Elettronica, ovvero la sua capacità di parlare e rappresentarsi direttamente attraverso l’azionista di maggioranza, la famiglia Benigni, che esprime anche il top management e la governance del Gruppo, è un assoluto punto di vantaggio in Paesi in cui le persone, la loro parola e la loro affidabilità hanno un ruolo determinante quanto la qualità del prodotto o della soluzione proposta.

Enzo Benigni, presidente e CEO di Elettronica Group
Infine, last but not least, siamo un’azienda di eccellenza, dove quello spirito mediterraneo a cui ho accennato sopra si coniuga perfettamente con rigore e superiorità tecnologia europea.
Il “made in Italy” è famoso nel mondo perché sinonimo di creatività, innovazione e ossessione per l’altissima qualità: non vi è semplicemente nessuna ragione per cui questo genius loci, evidente a tutti quando si esprime in settori industriali come l’automotive, il food&beverage, il furniture o il fashion, non debba caratterizzare anche l’Aerospace & Defence.
Ecco, tornado alla domanda iniziale, penso che Elettronica sia apprezzata in Medio Oriente, come nel resto del mondo, anche perché capace di portare l’eccellenza del Made in Italy in applicazioni, come l’elettronica per la difesa, che tradizionalmente non sono immediatamente associate ad esso.
Tra i mercati futuri di Elettronica c’è l’Indonesia. Perché?
Come ho già accennato, già da tempo siamo impegnati in uno sforzo commerciale importante nell’area Asia-Pacifico, anche attraverso la nostra filiale di Singapore da cui, da oltre 7 anni, presidiamo l’intera Regione avviando relazioni con vari paesi, cito fra tutti la Corea del Sud dove collaboriamo con l’azienda velivolistica KAI al progetto KFX.

Lo stand di Elettronica a “Sea Future 2021”
Sull’Indonesia stiamo ora concentrando gli sforzi perché crediamo di poter soddisfare efficacemente il fabbisogno di ammodernamento della loro Marina Militare, testimoniato dai diversi programmi di procurement recentemente lanciati, primo fra tutti quello che interessa la nostra Fincantieri e le Fregate FREMM su cui siamo a bordo con una suite di EW Navale fra le più avanzate al mondo.

La FREMM italiana “Luigi Rizzo” in navigazione
Invece sul mercato sud americano come siete collocati?
Elettronica, al momento, non ha una presenza significativa nel mercato sud americano ma lo stiamo monitorando attentamente e con alcuni Paesi dell’area sono in corso interlocuzioni.
Restando dall’altra parte dell’Oceano Atlantico è invece il Canada che in questo momento ci vede particolarmente impegnati, dove stiamo proponendo la nostra tecnologia per le nuove Fregate CSC.
Nel corso di Sea Future 2021 si è parlato molto dell’utilizzo dei sommergibili. Come risponde l’industria alle richieste della Marina Militare?
Come azienda puntiamo molto sulla EW applicata al dominio underwater.
Nostre soluzioni in tale campo sono già in servizio in Medio ed Estremo Oriente ed ora ci apprestiamo a supportare anche la nostra Marina Militare con soluzioni avanzatissime che consentiranno finalmente al mezzo sottomarino di rivestire pienamente il suo ruolo naturale di straordinario assetto di intelligence.
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