Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare: il messaggio del ministro della Difesa Guido Crosetto in occasione del 170° Anniversario di fondazione. La scienza di oggi è la sicurezza di domani

FIRENZE. Il ministro della Difesa Guido Crosetto nel suo messaggio in occasione del 170° Anniversario dello Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare ha voluto ringraziare, “il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per aver voluto presenziare alla cerimonia  onorando così una tradizione italiana di ricerca, al servizio della collettività, che addirittura precede lo Stato unitario e che dimostra quanto sia radicata, nel nostro Paese, l’attenzione delle Forze Armate per il progresso scientifico”.

La sede dell’Istituto Chimico Farmaceutico Militare

Non deve sorprendere, ha aggiunto, “che questa attenzione si esprima, tra molti e diversificati ambiti, anche in campo chimico-farmaceutico: un settore al quale l’Italia, nel suo complesso, ha fornito un rilevantissimo contributo alla comunità internazionale, sia in termini di studi sia di applicazioni industriali, dagli esordi pionieristici dell’800 fino a oggi”.

Lo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze è erede dell’Istituto Chimico Farmaceutico Militare di Torino.

Costituisce un elemento importante “di questa straordinaria avventura del sapere – ha aggiunto Crosetto – con competenze e capacità rivelatesi addirittura essenziali negli anni difficili dell’emergenza Covid, quando fu chiamato a produrre e distribuire, secondo le direttive dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, gel disinfettanti necessari al contrasto della diffusione del virus e al superamento della pandemia.

Guido Crosetto, ministro della Difesa

Non sarebbe stato possibile senza una squadra di professionisti di prim’ordine, militari e civili, che – voglio sottolinearlo – garantirono in quei frangenti una produzione incessante, con un lavoro distribuito su tutte le 24 ore del giorno”.

Per il ministro si tratta solo di un esempio, per quanto significativo, del binomio “sicurezza e ricerca” che “caratterizza le Forze Armate italiane e che lo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare incarna, con i suoi compiti specifici; un binomio che, oltre a essere il fondamento di una Difesa sempre in linea con i tempi, e quindi efficace, ha ricadute di enorme importanza anche sulla sfera civile, non solo in tempi d’emergenza come quelli che ho citato”.

Lo Stabilimento, infatti, è impegnato da molti anni nella sperimentazione di cure per le malattie rare e nello sviluppo dei farmaci cosiddetti “orfani”, considerati diseconimici dal mercato.

Svolge perciò un compito dall’altissimo valore civile, che troverebbe, altrimenti, minori sbocchi.

“La Difesa italiana, anche grazie a questo glorioso centro di scienza e produzione – ha aggiunto il ministro- realizza a pieno il concetto di dual use; un dual use della competenza e, non di meno, della solidarietà.

“La scienza di oggi è anche la sicurezza di domani”, ha concuso Crosetto.

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