State Of The Union: il discorso di Joe Biden

Washington. La notte scorsa il Presidente americano ha delineato la linea politica della sua Amministrazione.

Report Difesa pubblica il discorso integrale

“Signora Presidente, Signora Vice presidente, First Lady e Second Gentleman. Membri del Congresso e del Gabinetto. Giudici della Corte suprema. Miei concittadini americani.

L’anno scorso il COVID-19 ci ha tenuti distanti. Quest’anno finalmente siamo di nuovo insieme.

Stasera ci incontriamo come Democratici Repubblicani e Indipendenti. Ma soprattutto come americani.

Con un dovere reciproco verso il popolo americano, verso la Costituzione.

E con una determinazione incrollabile che la libertà trionferà sempre sulla tirannia.

Sei giorni fa, il presidente russo Vladimir Putin ha cercato di scuotere le fondamenta del mondo libero credendo di poterlo piegare con i suoi modi minacciosi. Ma ha sbagliato.

Pensava di poter invadere l’Ucraina e che il mondo avrebbe fatto finta di nulla. Invece ha incontrato un muro di forza che non avrebbe mai immaginato.

Ha incontrato il popolo ucraino.

Il presidente Zelensky ed ogni cittadino ucraino, con la loro impavidità, il loro coraggio, la loro determinazione stanno ispirando il mondo.

Gruppi di cittadini che bloccano i carri armati con i loro corpi. Tutti, dagli studenti agli insegnanti in pensione, si sono trasformati in soldati per difendere la loro patria.

In questa lotta, come ha detto il presidente Zelensky nel suo discorso al Parlamento europeo, “la luce vincerà sulle tenebre”. L’Ambasciatore ucraino negli Stati Uniti è qui stasera.

Ognuno di noi qui stasera in quest’Aula invii un segnale inequivocabile all’Ucraina e al mondo.

Per favore alzatevi e dimostrate che, sì, noi Stati Uniti d’America, siamo uniti con il popolo ucraino.

Nel corso della nostra storia abbiamo imparato che quando i dittatori non pagano un costo per la loro aggressività, il risultato è ancora più caos.

Che continuano a muoversi senza ostacoli.

Ed i costi e le minacce per l’America e il mondo continuerebbero ad aumentare.

Ecco perché la NATO è stata creata per garantire la pace e la stabilità in Europa dopo la seconda guerra mondiale.

Gli Stati Uniti sono Paesi membri dell’Alleanza Atlantica insieme ad altre 29 nazioni.

Questo è quello che conta. La diplomazia americana è quello che conta. La capacità americana di risolvere i problemi è quello che conta.

L’ultimo attacco di Putin all’Ucraina è stato premeditato e non provocato.

Il Presidente russo ha ripetutamente rifiutato la strada diplomatica.

Pensava che l’Occidente e la NATO non avrebbero risposto. E pensava di poterci dividere a casa nostra. Putin aveva torto. Eravamo pronti. Ed ecco cosa abbiamo fatto.

Abbiamo passato mesi a costruire una coalizione di altre nazioni amanti della libertà dall’Europa e dalle Americhe, all’Asia e all’Africa per affrontare Putin.

Ho passato innumerevoli ore a parlare con i nostri alleati europei. Abbiamo condiviso in anticipo con il resto del mondo ciò che sapevamo su ciò che Putin stava pianificando e nel modo più preciso possibile su come avrebbe cercato di giustificare falsamente la sua aggressione.

Abbiamo contrastato le bugie della Russia con la verità.

E ora che Putin ha agito, il mondo libero lo ritiene pienamente responsabile.

Insieme a 27 membri dell’Unione Europea tra cui Francia, Germania, Italia, oltre a Paesi come Regno Unito, Canada, Giappone, Corea, Australia, Nuova Zelanda e molti altri, persino la Svizzera.

Stiamo infliggendo dolore alla Russia e sosteniamo il popolo ucraino. Putin è ora più che mai isolato dal resto del mondo.

Insieme ai nostri alleati, in questo momento stiamo applicando potenti sanzioni economiche. Stiamo tagliando fuori le maggiori banche russe dal sistema finanziario internazionale.

Stiamo impedendo alla banca centrale russa di difendere il rublo russo, rendendo in questo modo inutile il “fondo di guerra” di Putin da 630 miliardi di dollari.

Stiamo bloccando l’accesso della Russia alla tecnologia, cosa che indebolirà la sua forza economica e le sue forze armate negli anni a venire.

Stanotte intendo dire basta agli oligarchi russi ed ai leader corrotti che hanno rubato miliardi di dollari grazie a questo regime violento.

Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti sta assemblando una task force dedicata per perseguire i crimini degli oligarchi russi.

Ci stiamo unendo ai nostri alleati europei per trovare e sequestrare i vostri yacht, i vostri appartamenti di lusso, i vostri jet privati. E vi porteremo via i guadagni illeciti che avete ottenuto.

Stasera annuncio inoltre che ci uniremo ai nostri alleati nel chiudere lo spazio aereo americano a tutti i voli russi – isolando ulteriormente la Russia – ed aggiungendo un ulteriore danno alla loro economia. Il rublo ha già perso il 30% del suo valore.

Il mercato azionario russo ha perso il 40% del suo valore e le contrattazioni restano sospese. L’economia russa vacilla e la colpa è solo di Putin.

Insieme ai nostri alleati stiamo fornendo supporto agli ucraini nella loro lotta per la libertà. Assistenza militare. Assistenza economica. Assistenza umanitaria.

Stiamo fornendo più di 1 miliardo di dollari in assistenza diretta all’Ucraina.

E continueremo ad aiutare il popolo ucraino mentre continuerà a difendere il proprio Paese ed ad alleviare le sue sofferenze.

Sia chiaro, le nostre forze non sono impegnate e non entreranno in conflitto diretto contro le forze russe presenti in Ucraina.

Le nostre forze non stanno andando in Europa per combattere in Ucraina, ma per difendere i nostri alleati della NATO, nel caso in cui Putin decidesse di continuare a muoversi verso ovest.

A tale scopo abbiamo mobilitato le forze di terra americane, gli squadroni aerei e gli schieramenti navali per proteggere i Paesi del fianco orientale della NATO tra cui Polonia, Romania, Lettonia, Lituania ed Estonia.

Come ho detto chiaramente, gli Stati Uniti e i nostri alleati difenderanno ogni centimetro di territorio della NATO con tutta la forza del nostro potere collettivo.

Dobbiamo restare lucidi. Gli ucraini reagiscono con puro coraggio. Ma i prossimi giorni, settimane, mesi, saranno molto duri per loro.

Putin ha scatenato violenza e caos. Ma anche se dovesse ottenere guadagni sul campo di battaglia, pagherà un prezzo alto e costante nel lungo periodo.

Ed i coraggiosi ucraini, che hanno vissuto sotto 30 anni di indipendenza, hanno già ripetutamente dimostrato che non tollereranno nessuno che cerchi di portare indietro l’orologio del proprio Paese.

A tutti gli americani, sarò onesto con voi come vi ho sempre promesso. Un dittatore russo, che invade un Paese straniero causerà pesanti costi in tutto il mondo.

Per questo motivo, sto intraprendendo un’azione decisa per assicurarmi che il dolore delle nostre sanzioni sia rivolto all’economia russa. Ed userò ogni strumento a nostra disposizione per proteggere le imprese e i consumatori americani dal loro effetto.

Stasera posso iniziare annunciando che gli Stati Uniti hanno deciso assieme ad altri 30 Paesi di rilasciare 60 milioni di barili di petrolio dalle riserve di tutto il mondo.

L’America guiderà questo sforzo, rilasciando 30 milioni di barili dalla nostra riserva strategica di petrolio. E siamo pronti a fare di più, se necessario, sempre insieme ai nostri alleati.

Questi passaggi aiuteranno a ridurre il prezzo del gas anche qui da noi. E so che le notizie su ciò che sta accadendo possono sembrare allarmanti.

Ma voglio che voi sappiate che andrà tutto bene.

Quando la storia di quest’epoca sarà analizzata dagli storici, la guerra di Putin all’Ucraina avrà reso la Russia più debole e il resto del mondo più forte.

Anche se nessuno avrebbe voluto vedere qualcosa di così terribile per capire cosa ci fosse in gioco, ora tutti lo capiscono chiaramente.

Vediamo l’unità tra i leader delle nazioni ed un’Europa più unita, un Occidente più unito. E vediamo unità tra le persone che si stanno unendo nelle città di tutto il mondo, anche in Russia, per dimostrare il loro sostegno all’Ucraina.

Nella battaglia tra democrazia e autocrazia, le democrazie stanno rispondendo ed il mondo sta chiaramente scegliendo di schierarsi dalla parte della pace e della sicurezza.

Questa è la vera prova. Ci vorrà tempo. Continuiamo a trarre ispirazione dalla volontà di ferro del popolo ucraino.

Ai nostri concittadini americani di origine ucraina che creano un profondo legame che collega le nostre due nazioni, voglio promettere questo: siamo con voi.

Putin potrebbe circondare Kiev di carri armati, ma non conquisterà mai i cuori e le anime del popolo ucraino.

Non spegnerà mai il loro amore per la libertà. Non indebolirà mai la determinazione del mondo libero.

Ci incontriamo questa sera in un’America che ha vissuto due degli anni più difficili che questa nazione abbia mai affrontato.

La pandemia è stata molto dura.

E tante famiglie vivono di stipendio in stipendio, lottando per tenere il passo con l’aumento dei costi di cibo, gas, alloggio e molto altro ancora.

Lo capisco bene.

Ricordo quando mio padre dovette lasciare la nostra casa a Scranton, in Pennsylvania, per trovare lavoro. Sono cresciuto in una famiglia nella quale quando il prezzo del cibo aumentava, ne sentivamo direttamente le conseguenze.

Ecco perché una delle prime cose che ho fatto come Presidente è stata lottare per far approvare l’American Rescue Plan.

Perché le persone stavano male. Avevamo bisogno di agire e l’abbiamo fatto.

Pochi atti legislativi hanno fatto di più, in un momento così critico della nostra storia, per tirarci fuori dalla crisi.

Ha dato una mano ai nostri sforzi per vaccinare la nazione e combattere il COVID-19. Ha fornito un immediato sollievo economico a decine di milioni di americani.

Ha permesso loro di mettere il cibo in tavola, avere un tetto sopra la testa e ridurre il costo della propria assicurazione sanitaria.

E come diceva mio padre, ha dato alle persone un po’ di respiro.

A differenza del taglio delle tasse di $2 mila miliardi approvato dalla precedente Amministrazione che ha aiutato l’1% più ricco degli americani, l’American Rescue Plan ha aiutato i lavoratori e non ha dimenticato nessuno.

Questo ha funzionato. Ha creato posti di lavoro. Un sacco di posti di lavoro.

In effetti, la nostra economia ha creato oltre 6,5 milioni di nuovi posti di lavoro solo lo scorso anno, più posti di lavoro creati in un anno che mai prima nella storia dell’America.

La nostra economia è cresciuta a un tasso del 5,7% l’anno scorso, la crescita più forte in quasi 40 anni, il primo passo per apportare un cambiamento necessario a un’economia che non ha funzionato per troppo tempo per i lavoratori di questa nazione.

Negli ultimi 40 anni ci è stato detto che se avessimo concesso sgravi fiscali a coloro che erano più ricchi, sarebbero stati avvantaggiati anche tutti gli altri.

Ma questa teoria della trickle down economy ha portato a una crescita economica più debole, salari più bassi, deficit più grandi e la maggiore differenza tra coloro che sono in alto e tutti gli altri, in quasi un secolo.

La Vicepresidente Harris ed io ci siamo candidati con una nuova visione economica per l’America.

Investire in America. Educare gli americani. Far crescere la forza lavoro. Costruire l’economia dal basso verso l’alto, non dall’alto verso il basso.

Perché sappiamo bene che quando la classe media cresce, i poveri hanno la possibilità di salire nella scala gerarchica ed anche i ricchi se la cavano molto bene.

L’America aveva le migliori strade, ponti e aeroporti sulla Terra.

Oggi le nostre infrastrutture sono classificate al 13° posto nel mondo.

Non saremo in grado di competere per i lavori del 21° secolo se non risolviamo il problema.

Ecco perché è stato così importante approvare la legge bipartisan sulle infrastrutture, l’investimento più importante della storia per ricostruire l’America.

Questo è stato uno sforzo bipartisan e voglio ringraziare i membri di entrambi i partiti che hanno collaborato per realizzarlo.

Abbiamo finito di parlare di settimane infrastrutturali.

Avremo ora un decennio per pensare a rinnovare le nostre infrastrutture.

Trasformeremo l’America e questo ci metterà sulla strada giusta per vincere la competizione economica del 21° secolo che dobbiamo affrontare con il resto del mondo, in particolare con la Cina.

Come ho detto a Xi Jinping, non è mai una buona scommessa scommettere contro il popolo americano.

Creeremo buoni posti di lavoro per milioni di americani, modernizzando strade, aeroporti, porti ed acquedotti in tutta l’America.

E faremo di tutto per resistere agli effetti devastanti della crisi climatica e promuovere la giustizia ambientale.

Costruiremo una rete nazionale di 500.000 stazioni di ricarica per veicoli elettrici, inizieremo a sostituire i tubi di piombo velenosi, ed ogni bambino (e ogni americano) avrà accesso all’acqua potabile da bere a casa ed a scuola; forniremo inoltre Internet ad alta velocità a prezzi accessibili ad ogni americano, alle comunità urbane, suburbane, rurali e tribali.

Sono già stati annunciati 4.000 progetti.

E stasera vi annuncio anche che questo anno inizieremo a riparare oltre 65.000 miglia di autostrada e 1.500 ponti in rovina.

Quando useremo i dollari dei contribuenti per ricostruire l’America, punteremo sul Buy American: acquistare prodotti americani per sostenere i posti di lavoro americani.

Il governo federale spende circa 600 miliardi di dollari all’anno per mantenere il Paese al sicuro.

Esiste una legge da quasi un secolo per assicurarsi che i dollari dei contribuenti sostengano i posti di lavoro e le imprese americane.

Ogni Amministrazione afferma di rispettarla, ma in realtà solo noi lo stiamo intendiamo fare sul serio.

Compreremo beni americani per assicurarci che tutto, dal ponte di una portaerei all’acciaio dei guardrail delle autostrade, sia prodotto in America.

Ma per competere per i migliori posti di lavoro del futuro, dobbiamo anche farlo alla pari con la Cina e altri nostri concorrenti.

Ecco perché è così importante approvare il Bipartisan Innovation Act che permetterà investimenti record nelle tecnologie emergenti e nella produzione americana.

Lasciate che vi dia un esempio del perché è così importante approvare questa legge.

Se viaggiate per 20 miglia ad est di Columbus, Ohio, troverete 1.000 acri di terra vuoti.

Non sembrerà molto, ma se vi fermate e guardate da vicino, avrete il modo di vedere il “Campo dei sogni”, il terreno su cui sarà costruito il futuro dell’America.

È qui che Intel, la società americana che ha contribuito a costruire la Silicon Valley, costruirà la sua “mega fabbrica” di semiconduttori da 20 miliardi di dollari.

Fino ad otto stabilimenti all’avanguardia in un unico posto con 10.000 nuovi posti di lavoro ben pagati.

Alcune delle industrie più sofisticate al mondo per realizzare chip per computer delle dimensioni di un polpastrello che alimentano il mondo e la nostra vita quotidiana.

Smartphone. Internet. Tecnologia che dobbiamo ancora inventare.

Ma questo è solo l’inizio.

Il CEO di Intel, Pat Gelsinger, che è qui con noi stasera, mi ha detto che sono pronti ad aumentare il loro investimento da 20 miliardi a 100 miliardi di dollari.

Sarebbe uno dei maggiori investimenti nella produzione della storia americana.

E tutto quello che stanno aspettando è che il Congresso approvi questa legge.

Quindi non aspettate più. Approvatela e mandatela alla mia scrivania dove la firmerò per renderla legge.

E così decolleremo davvero.

Intel non è sola.

Sta succedendo qualcosa in America.

Basta guardarsi intorno e vedrete una storia incredibile.

La rinascita dell’orgoglio che nasce dai prodotti “Made In America”. La rivitalizzazione della manifattura americana.

Le aziende stanno scegliendo di costruire nuove fabbriche qui, quando solo pochi anni fa le avrebbero costruite all’estero.

Ecco cosa sta succedendo. Ford sta investendo 11 miliardi di dollari per costruire veicoli elettrici, creando 11.000 posti di lavoro in tutto il paese.

General Motors sta effettuando il più grande investimento della sua storia: 7 miliardi di dollari per costruire veicoli elettrici, creando 4.000 nuovi posti di lavoro nel Michigan.

Nel complesso, abbiamo creato 369.000 nuovi posti di lavoro nel settore manifatturiero in America solo nel corso dello scorso anno.

Come afferma il senatore dell’Ohio Sherrod Brown, “È ora di seppellire l’etichetta ‘Rust Belt’”.

È arrivato il tempo di farlo.

Ma nonostante tutti i dati positivi della nostra economia, la crescita record di posti di lavoro ed i salari più elevati, troppe famiglie stanno ancora lottando per stare al passo con i propri conti.

L’inflazione li sta derubando dei guadagni che potrebbero percepire.

Lo capisco bene. Ecco perché la mia priorità assoluta è tenere i prezzi sotto controllo.

Guardate, la nostra economia ha ripreso a crescere più velocemente del previsto, ma la pandemia ha fatto in modo che le nostre aziende abbiano avuto difficoltà ad assumere abbastanza lavoratori per mantenere stabile la produzione nelle loro fabbriche.

La pandemia ha anche interrotto le catene di approvvigionamento globali.

Quando le fabbriche chiudono, ci vuole più tempo per produrre merci e portarle dal magazzino al negozio e questo significa che i prezzi salgono.

Guardate le auto.

L’anno scorso non c’erano abbastanza semiconduttori per produrre tutte le auto che la gente voleva comprare.

Ed indovinate un po’, i prezzi delle automobili sono aumentati.

Quindi, ora abbiamo di fronte a noi una scelta.

Un modo per combattere l’inflazione è quello di abbassare i salari e rendere gli americani più poveri.

Io ho un piano migliore per combattere l’inflazione.

Ridurre i costi, non i salari.

Produrre più automobili e semiconduttori in America.

Creare più infrastrutture e innovazione in America.

In questo modo più merci si sposteranno in maniera più veloce ed a buon mercato in America.

Si creeranno più posti di lavoro per potersi guadagnare da vivere in America.

Ed invece di affidarci a catene di approvvigionamento estere, potremo contare solo su di noi in America.

Gli economisti lo definiscono “aumentare la capacità produttiva della nostra economia”.

Io lo chiamo costruire un’America migliore.

Il mio piano per combattere l’inflazione abbasserà i vostri costi ed abbasserà il deficit.

17 Premi Nobel per l’Economia affermano che il mio piano permetterà le pressioni inflazionistiche a lungo termine. I principali leader aziendali e la maggior parte degli americani sostengono il mio piano. Ed ecco in dettaglio cosa intendo fare.

Primo: tagliare il costo dei farmaci da prescrizione. Basta guardare l’insulina. Un americano su dieci ha il diabete. In Virginia ho incontrato un ragazzo di 13 anni di nome Joshua Davis.

Lui e suo padre hanno entrambi il diabete di tipo 1, il che significa che hanno bisogno di insulina ogni giorno. L’insulina costa circa 10 dollari per una fiala.

Ma le compagnie farmaceutiche addebitano alle famiglie come Joshua e suo padre fino a 30 volte di più. Ho parlato con la mamma di Joshua.

Immaginate cosa significa guardare vostro figlio che ha bisogno di insulina per vivere e non avere idea di come la pagherete.

Che effetto fa tutto questo alla vostra dignità, alla vostra capacità di guardare vostro figlio negli occhi, di essere il genitore che vi aspettate di essere.

Joshua è qui con noi stasera. Ieri era il suo compleanno. Buon compleanno.

Per Joshua e per tutti gli altri 200.000 giovani americani con diabete di tipo 1, abbiamo il dovere di ridurre assieme il costo dell’insulina a 35 dollari al mese, in modo che tutti possano permetterselo.

Le compagnie farmaceutiche continueranno lo stesso a fare affari. E già che ci siamo, lasciate pure che Medicare negozi prezzi più bassi per i farmaci da prescrizione per i nostri anziani, come fa già la Veteran Administration per i veterani.

Guardate, l’American Rescue Plan ha permesso di aiutare milioni di famiglie a risparmiare 2.400 dollari all’anno sui premi sanitari dell’Affordable Care Act. Ora è arrivato il momento di chiudere il divario e rendere permanenti quei risparmi.

Secondo: tagliare i costi energetici per le famiglie in media di 500 dollari l’anno combattendo contro il cambiamento climatico.

Dobbiamo fornire investimenti e crediti d’imposta per rendere più efficienti dal punto di vista energetico le vostre case e le vostre attività; bisogna raddoppiare la produzione di energia pulita dell’America investendo nel solare, nell’eolico e molto altro; bisogna abbassare il prezzo dei veicoli elettrici, risparmiando altri 80 dollari al mese.

Terzo: tagliare il costo dell’assistenza all’infanzia. Molte famiglie pagano fino a 14.000 dollari l’anno per l’assistenza all’infanzia per ogni bambino.

Le famiglie della classe media e dei lavoratori non dovrebbero pagare più del 7% del proprio reddito per prendersi cura dei bambini piccoli.

Il mio piano dimezzerà i costi per la maggior parte delle famiglie ed aiuterà i genitori, inclusi milioni di donne, che hanno lasciato la forza lavoro durante la pandemia perché non potevano permettersi l’assistenza all’infanzia, a poter tornare al lavoro.

Il mio piano non si ferma qui. Comprende anche l’assistenza domiciliare e a lungo termine. Abitazioni più convenienti. Ed asili gratuiti per ogni bambino di 3 e 4 anni.

Tutto ciò ridurrà i costi.

E secondo il mio piano, nessuno che guadagni meno di 400.000 all’anno pagherà un centesimo in più in nuove tasse. Nessuno.

L’unica cosa su cui tutti gli americani sono d’accordo è che il sistema fiscale è iniquo. Dobbiamo aggiustarlo.

Non sto cercando di punire nessuno. Ma facciamo in modo che le multinazionali e gli americani più ricchi inizino a pagare la loro giusta quota.

Proprio l’anno scorso, 55 società inserite nella lista Fortune 500 hanno ottenuto 40 miliardi di dollari di profitti e pagato zero dollari di imposta federale sul reddito.

Questo semplicemente non è giusto. Ecco perché ho proposto un’aliquota minima del 15% per le società.

Abbiamo trovato un accordo tra più di 130 Paesi su un’aliquota fiscale minima globale in modo che le aziende non possano più sottrarsi al pagamento delle tasse a casa mandando posti di lavoro e fabbriche all’estero.

Ecco perché ho proposto di chiudere le scappatoie in modo tale che i più ricchi non paghino un’aliquota fiscale inferiore a quella di un insegnante o di un vigile del fuoco.

Quindi questo è il mio piano. Permetterà di far crescere l’economia e ridurrà i costi per le famiglie.

Quindi che cosa stiamo aspettando? Muoviamoci ad approvarlo. E già che ci siete, confermate anche i miei candidati alla Federal Reserve, che svolge un ruolo fondamentale nella lotta all’inflazione.

Il mio piano non solo ridurrà i costi per dare alle famiglie una giusta possibilità di andare avanti, ma ridurrà anche il deficit.

La precedente Amministrazione non solo ha gonfiato il deficit con tagli alle tasse per i più ricchi e le società, ma ha indebolito gli organi deputati ad impedire che i fondi per gli aiuti alla pandemia non venissero sprecati.

Ma nella mia Amministrazione, questi organi sono stati rafforzati.

Daremo la caccia ai criminali che hanno rubato miliardi di aiuti destinati alle piccole imprese ed a milioni di cittadini americani.

E stasera intendo annunciare che il Dipartimento di Giustizia nominerà un procuratore capo per indagare sulle frodi legate alla pandemia.

Entro la fine di quest’anno, il deficit scenderà a meno della metà di quello che era prima del mio insediamento.

Sarò l’unico Presidente in assoluto a tagliare il deficit di oltre mille miliardi di dollari in un solo anno.

Abbassare i costi significa anche pretendere più concorrenza.

Sono un capitalista, ma il capitalismo senza concorrenza non è capitalismo.

È solo sfruttamento che fa salire i prezzi.

Quando le multinazionali non devono competere, i loro profitti aumentano, i vostri prezzi salgono e le piccole imprese, gli agricoltori a conduzione familiare e gli allevatori ne subiscono le conseguenze.

Lo vediamo accadere con i vettori marittimi che spostano merci dentro e fuori l’America.

Durante la pandemia, queste società di proprietà straniera hanno aumentato i prezzi fino al 1.000% e realizzato profitti record.

Stasera, intendo annunciare un giro di vite su queste società che sovraccaricano di costi le imprese ed i consumatori americani.

E poiché le aziende di Wall Street rilevano sempre più case di cura, la qualità dei servizi forniti in quelle case è diminuita ed i costi sono aumentati.

Tutto questo finirà.

Medicare fisserà standard più elevati per le case di cura e si assicurerà che i vostri cari ricevano le cure che meritano e si attendono.

Ridurremo anche i costi e manterremo forte l’economia dando ai lavoratori una possibilità equa di competere, forniremo più formazione e apprendistato, assumendo in base alle loro competenze e non ai titoli di studio.

Vi chiedo di approvare il Paycheck Fairness Act e il congedo retribuito.

Aumentiamo il salario minimo a 15 dollari l’ora ed estendiamo il credito d’imposta per i bambini a carico, così nessuno crescerà una famiglia in povertà.

Aumentiamo le borse di studio ed il nostro supporto storico alle HBCU [università e college storicamente di colore, ndt], ed investiamo in quello che Jill, la nostra First Lady che insegna a tempo pieno, definisce il segreto meglio custodito d’America: i college delle comunità.

Ed approviamo il PRO Act, in modo tale che quando la maggioranza dei lavoratori intende formare un sindacato nessuno li possa più fermare.

Investendo nei nostri lavoratori e costruendo l’economia dal basso verso l’alto, possiamo fare qualcosa che non facciamo da molto tempo: costruire un’America migliore.

Per più di due anni, il COVID-19 ha avuto un impatto su ogni decisione nelle nostre vite e nella vita della nazione.

E so che siete stanchi, frustrati ed esausti per questo.

Ma so anche questo.

Che grazie ai progressi che abbiamo fatto, grazie alla vostra resilienza e agli strumenti che abbiamo, stasera posso dire che stiamo andando avanti in sicurezza, tornando a routine più normali.

Abbiamo raggiunto un nuovo punto nella lotta al COVID-19, con i casi gravi che sono scesi fino ad un livello che non si vedeva dallo scorso luglio.

Solo pochi giorni fa, i Centers for Disease Control and Prevention, il CDC, hanno pubblicato nuove linee guida sull’uso delle mascherine.

In base a queste nuove linee guida, la maggior parte degli americani nella maggior parte del paese può ora andare in giro senza mascherina.

E sulla base delle nostre proiezioni, gran parte del nostro Paese raggiungerà quel punto nelle prossime due settimane.

Grazie ai progressi che abbiamo fatto lo scorso anno, il COVID-19 non controlla più le nostre vite.

So che alcuni parlano di “convivere con il COVID-19”. Stasera vi dico che non accetteremo mai di convivere con il COVID-19.

Continueremo a combattere il virus come facciamo con altre malattie. E poiché questo è un virus che muta e si diffonde, resteremo sempre in guardia.

Ecco quattro cose di buon senso da fare, mentre andiamo avanti in sicurezza.

In primo luogo, rimanete protetti con vaccini e farmaci. Sappiamo quanto siano incredibilmente efficaci i vaccini. Se siete vaccinati ed avete ricevuto il richiamo, avete il più alto grado di protezione.

Non smetteremo mai di vaccinare gli americani. Ora, so che molti genitori con bambini sotto i 5 anni sono ansiosi di vedere un vaccino autorizzato per i loro figli.

Gli scienziati stanno lavorando duramente per farlo e saremo pronti con un sacco di vaccini quando questi saranno stati approvati.

Siamo pronti anche con i farmaci antivirali. Se prendete il COVID-19, la nuova pillola antivirale prodotta da Pfizer riduce del 90% le vostre possibilità di finire in ospedale.

Abbiamo ordinato un numero più alto di queste pillole di qualsiasi altro Paese al mondo. E la Pfizer sta facendo gli straordinari per procurarci 1 milione di pillole questo mese e più del doppio il mese prossimo.

Stiamo inoltre lanciando l’iniziativa “Test to Treat” in modo che le persone possano sottoporsi al tampone in farmacia e, se sono positive, ricevere pillole antivirali sul posto senza alcun costo.

Se sei immunocompromesso o hai qualche altra vulnerabilità, abbiamo farmaci e mascherine gratuite di alta qualità.

Non lasceremo indietro nessuno e non intendiamo ignorare i bisogni di nessun cittadino americano mentre andiamo avanti su questa strada.

E abbiamo messo a vostra disposizione centinaia di milioni di tamponi da ordinare gratuitamente.

Anche se prima di questa sera avete già ordinato tamponi gratuiti, ora vi dico che potete ordinarne altri da covidtests.gov già a partire dalla prossima settimana.

Secondo: dobbiamo prepararci per nuove varianti. Nell’ultimo anno, siamo migliorati molto nel rilevare nuove varianti.

Se necessario, saremo in grado di distribuire nuovi vaccini entro 100 giorni anziché in mesi o anni.

E, se il Congresso ci fornirà i fondi di cui abbiamo bisogno, avremo nuove scorte di tamponi, mascherine e farmaci pronti se necessario.

Non posso promettere che una nuova variante non arriverà prima o poi. Ma posso promettervi che faremo tutto ciò che è in nostro potere per essere pronti se ciò avverrà.

Terzo: possiamo porre fine alla chiusura di scuole e aziende. Abbiamo gli strumenti necessari per farlo.

È ora che gli americani tornino al proprio posto di lavoro e riempiano di nuovo i nostri centri cittadini. Le persone che lavorano da casa possono sentirsi al sicuro per iniziare a tornare in ufficio.

Lo stiamo facendo qui con i nostri dipendenti federali. La stragrande maggioranza dei lavoratori federali tornerà a lavorare ancora una volta di persona sul proprio posto di lavoro.

Le nostre scuole sono aperte. Manteniamole così. I nostri figli devono essere a scuola.

E con il 75% degli americani adulti completamente vaccinati ed i ricoveri in ospedale in calo del 77%, la maggior parte degli americani può finalmente togliersi le mascherine, tornare al lavoro, andare in classe e andare avanti in sicurezza.

Abbiamo raggiunto questo obiettivo perché abbiamo fornito vaccini, trattamenti, tamponi e mascherine gratuite.

Naturalmente, andare avanti così costa.

Presto invierò una richiesta per nuovi fondi al Congresso.

La stragrande maggioranza degli americani ha utilizzato questi strumenti e potrebbe volerlo fare di nuovo, quindi mi aspetto che il Congresso approvi rapidamente la mia richiesta.

In quarto luogo, continueremo a vaccinare il mondo.

Abbiamo inviato 475 milioni di dosi di vaccino in più di 112 Paesi, più di qualsiasi altra nazione al mondo.

E non ci fermeremo.

Abbiamo perso così tanto a causa del COVID-19. Tempo l’uno con l’altro. E peggio di tutto, tante vite umane.

Usiamo questo momento per ripartire da zero. Smettiamo di guardare al COVID-19 come a una linea di demarcazione di parte e vediamolo per quello che è: una terribile malattia da combattere assieme.

Smettiamo di vederci come nemici e iniziamo a vederci per quello che siamo veramente: cittadini americani.

Non possiamo cambiare quanto siamo stati divisi sino ad ora. Ma possiamo cambiare il modo in cui intendiamo andare avanti, sul COVID-19 e altri problemi che dobbiamo affrontare insieme.

Di recente ho visitato il Dipartimento di Polizia di New York alcuni giorni dopo i funerali dell’agente Wilbert Mora e del suo partner, l’agente Jason Rivera.

Stavano rispondendo a una chiamata al 911 quando un uomo ha sparato e li ha uccisi con una pistola rubata.

L’agente Mora aveva 27 anni.

L’agente Rivera aveva 22 anni.

Entrambi americani di origine dominicana, cresciuti nelle stesse strade, hanno poi scelto di diventare agenti di polizia.

Ho parlato con le loro famiglie ed ho detto loro che siamo per sempre in debito per il loro sacrificio e che porteremo avanti la loro missione per riportare la fiducia e la sicurezza che ogni comunità merita.

Ho lavorato a lungo su questi temi.

So cosa funziona: investire nella prevenzione del crimine e negli agenti di polizia delle comunità che conoscono il proprio quartiere e che possono riportare la fiducia e la sicurezza.

Quindi non abbandoniamo le nostre strade. E non dobbiamo per forza scegliere tra sicurezza e giustizia per tutti.

Uniamoci piuttosto per proteggere le nostre comunità, ripristinare la fiducia e ritenere responsabili le forze dell’ordine in caso di abusi.

Ecco perché il Dipartimento di Giustizia ha richiesto le body cam, ha vietato i cosiddetti “chokeholds” e ha limitato i mandati “no-knock”.

Ecco perché l’American Rescue Plan ha stanziato 350 miliardi di dollari che città, Stati e contee possono utilizzare per assumere più agenti di polizia ed investire in strategie comprovate come la “violence interruption”: persone fidate che interrompono il ciclo di violenza e traumi e danno speranza ai giovani.

Dovremmo essere tutti d’accordo: la risposta non è “Defund the Police”. La risposta è FINANZIARE la polizia con le risorse e la formazione di cui hanno bisogno per proteggere le nostre comunità.

Chiedo allo stesso modo a Democratici e Repubblicani di approvare il mio budget e mantenere i nostri quartieri al sicuro.

E continuerò a fare tutto ciò che è in mio potere per reprimere il traffico di armi e le “armi fantasma” che si possono acquistare online e produrre a casa: quelle che non hanno numeri di serie e non possono essere rintracciate.

Chiedo per questo motivo al Congresso di approvare misure per ridurre la violenza con le armi. Di approvare leggi per stabilire controlli universali di background sulla vendita delle armi. Perché qualcuno inserito in una lista di terroristi dovrebbe essere in grado di acquistare un’arma?

Bisogna approvare il divieto di acquistare armi d’assalto e caricatori ad alta capacità.

Bisogna abrogare lo scudo legale che rende i produttori di armi l’unico settore in America che non può essere citato in giudizio.

Queste leggi non violano il Secondo Emendamento. Salvano vite.

Il diritto più fondamentale in America è il diritto di voto – e di vedere contato il proprio voto. Ed è sotto attacco.

Stato dopo Stato, sono state approvate nuove leggi, non solo per sopprimere il voto, ma per sovvertire intere elezioni.

Non possiamo permettere che ciò accada.

Stasera invito il Senato ad approvare la legge sulla libertà di voto. Approvate il John Lewis Voting Rights Act. E già che ci siete, approva il Disclose Act in modo che gli americani possano sapere chi finanzia le nostre elezioni.

Stasera, vorrei onorare qualcuno che ha dedicato la sua vita a servire questo Paese: il giudice Stephen Breyer, un veterano dell’esercito, studioso costituzionale e giudice presto in pensione della Corte Suprema degli Stati Uniti. Giudice Breyer, grazie per il tuo servizio.

Una delle responsabilità costituzionali più importanti che un presidente ha è nominare qualcuno che faccia parte della Corte Suprema degli Stati Uniti.

E l’ho fatto quattro giorni fa, quando ho nominato la giudice della Corte d’Appello del Circuito di D.C., Ketanji Brown Jackson. Una delle migliori menti legali della nostra nazione che porterà avanti l’eredità del giudice Breyer.

Ex avvocato difensore in uno studio privato, ex avvocato d’ufficio federale, arriva da una famiglia di insegnanti di scuole pubbliche e agenti di polizia. Una creatrice di consenso. Da quando è stata nominata, ha ricevuto un ampio sostegno, dal Fraternal Order of Police agli ex giudici nominati da Democratici e Repubblicani.

E se vogliamo promuovere la libertà e la giustizia, dobbiamo proteggere il confine e riformare il sistema dell’immigrazione.

Possiamo fare entrambe le cose. Al nostro confine, abbiamo installato nuove tecnologie come scanner all’avanguardia per rilevare meglio il traffico di droga.

Abbiamo istituito pattuglie congiunte con Messico e Guatemala per catturare i trafficanti di esseri umani.

Stiamo creando giudici dedicati all’immigrazione in modo che le famiglie in fuga da persecuzioni e violenze possano vedere i loro casi ascoltati più velocemente.

Stiamo aiutando i nostri partner in Sud e Centro America ad ospitare più rifugiati e proteggere i propri confini.

Possiamo fare tutto questo tenendo accesa la fiaccola della libertà che ha condotto generazioni di immigrati in questa terra, i miei e tanti dei vostri antenati.

Dare un percorso verso la cittadinanza per i Dreamers, coloro che hanno uno status temporaneo, i lavoratori agricoli ed i lavoratori essenziali.

Possiamo rivedere le nostre leggi in modo che le aziende abbiano i lavoratori di cui hanno bisogno e le famiglie non aspettino decenni per tornare unite.

Non è solo la cosa giusta da fare, è anche la cosa più economicamente intelligente da fare.

Ecco perché la riforma dell’immigrazione è sostenuta da tutti, dai sindacati ai leader religiosi alla Camera di Commercio degli Stati Uniti.

Approviamola una volta per tutte.

Il progresso della libertà e della giustizia richiede anche la protezione dei diritti delle donne.

Il diritto costituzionale affermato in Roe v. Wade – precedente che ha mezzo secolo – è sotto attacco come mai prima d’ora.

Se vogliamo andare avanti, non indietro, dobbiamo proteggere l’accesso all’assistenza sanitaria. Preservare il diritto di scelta delle donne. E continuare a promuovere l’assistenza sanitaria materna in America.

E per i nostri americani LGBTQ+, è arrivato il momento di portare finalmente sulla mia scrivania il bipartisan Equality Act. L’assalto delle leggi statali contro gli americani transgender e le loro famiglie è errato.

Come ho detto l’anno scorso, specialmente rivolgendomi ai nostri transgender americani più giovani, intendo sempre difendervi come Presidente, per consentirvi di essere voi stessi e raggiungere il vostro potenziale.

Anche se spesso sembra che non siamo mai d’accordo, questo non è vero. L’anno scorso ho firmato 80 progetti di legge bipartisan. Dalla legge che ha evitato lo shutdown del governo alla protezione degli americani di origine asiatica da crimini d’odio ancora troppo comuni alla riforma della giustizia militare.

E presto rafforzeremo la legge sulla violenza contro le donne che ho aiutato a scrivere per la prima volta tre decenni fa. Per noi è importante mostrare alla nazione che possiamo unirci e fare grandi cose.

Quindi stasera offro un’agenda unitaria per la nazione. Quattro grandi cose che possiamo fare insieme.

In primo luogo, sconfiggere l’epidemia di oppiacei.

C’è così tanto che possiamo fare. Aumentare i finanziamenti per la prevenzione, il trattamento, la riduzione del danno ed il recupero.

Sbarazzarci delle regole obsolete che impediscono ai medici di prescrivere trattamenti. E fermare il flusso di droghe illecite collaborando con le forze dell’ordine statali e locali per catturare i trafficanti di droga.

Se soffrite di dipendenza da oppiacei, sappiate che non siete soli. Credo nel recupero e voglio qui ricordare i 23 milioni di americani che stanno seguendo programmi di recupero.

Secondo, prendiamoci cura della salute mentale. Soprattutto tra i nostri figli, le cui vite e la cui istruzione sono state sconvolte.

L’American Rescue Plan ha dato alle scuole più soldi per assumere insegnanti e aiutare gli studenti a recuperare l’apprendimento perso.

Esorto ogni genitore ad assicurarsi che la vostra scuola faccia proprio questo. E tutti possiamo svolgere un ruolo: ad esempio, essere un tutor o un mentore.

I bambini stavano lottando anche prima della pandemia. Bullismo, violenza, traumi e danni dei social media.

Come ha dimostrato Frances Haugen, che è qui con noi stasera, dobbiamo ritenere le piattaforme di social media responsabili dell’esperimento nazionale che stanno conducendo sui nostri figli a scopo di lucro.

È tempo di rafforzare la protezione della privacy, vietare la pubblicità mirata ai bambini, chiedere alle aziende tecnologiche di smettere di raccogliere dati personali sui nostri bambini.

E di dare a tutti gli americani i servizi di salute mentale di cui hanno bisogno. Più persone a cui rivolgersi per chiedere aiuto e piena parità tra assistenza sanitaria fisica e mentale.

Terzo, sostenere i nostri veterani.

I veterani sono i migliori tra noi.

Ho sempre creduto che abbiamo il sacro obbligo di aiutare tutti coloro che mandiamo in guerra e di prenderci cura di loro e delle loro famiglie quando tornano a casa.

La mia Amministrazione fornisce loro assistenza con la formazione professionale e l’alloggio ed ora aiuta i veterani a basso reddito a ottenere l’assistenza della Veteran Administration senza incorrere in debiti.

Le nostre truppe in Iraq e in Afghanistan hanno affrontato tanti pericoli.

Alcuni di loro erano di stanza nelle basi e respirava fumo tossico dai “pozzi di combustione” che incenerivano i rifiuti della guerra: materiale medico e pericoloso, carburante per aerei ed altro.

Quando tornavano a casa, molti dei nostri guerrieri più in forma e meglio addestrati del mondo non erano più gli stessi.

Mal di testa. Intorpidimento. Vertigini.

Un cancro che li porta in una bara avvolta da una bandiera.

Lo so bene.

Uno di quei soldati era mio figlio, il maggiore Beau Biden.

Non sappiamo per certo se un pozzo di combustione sia stata la causa del suo cancro al cervello.

Ma mi impegno a fare tutto quello che possiamo per evitare che accada ad altri.

Mi sono impegnato con le famiglie di militari come quella di Danielle Robinson dell’Ohio.

La vedova del sergente di prima classe Heath Robinson.

È nato soldato. Guardia Nazionale dell’Esercito. Medico da combattimento in Kosovo e Iraq.

Di stanza vicino a Baghdad, a pochi metri da pozzi di combustione grandi come campi da calcio.

La vedova di Heath, Danielle, è qui con noi stasera. Adoravano andare alle partite di football dell’Ohio State. Adorava costruire i Lego con la loro figlia.

Ma il cancro dovuto all’esposizione prolungata gli ha devastato i polmoni e il corpo.

Danielle dice che Heath è stato un combattente fino alla fine.

Lui non sapeva come smettere di combattere, e nemmeno lei.

Attraverso il suo dolore ha trovato uno scopo per chiederci di fare meglio.

Stasera, Danielle, ci siamo.

La Veteran Administration sta sperimentando nuovi modi per collegare le esposizioni tossiche alle malattie, aiutando più veterani a ottenere benefici medici per combatterle.

E stasera, intendo annunciarvi che amplieremo l’idoneità alle cure ai veterani che soffrono di nove tumori respiratori.

Chiedo anche al Congresso di approvare una legge per assicurarsi che i veterani devastati dalle esposizioni tossiche in Iraq e Afghanistan ottengano finalmente i benefici e l’assistenza sanitaria completa che meritano.

E quarto, è arrivato il momento di porre fine al cancro come lo conosciamo.

Questo è un argomento personale per me e Jill, per Kamala e per tanti di voi.

Il cancro è la seconda causa di morte in America, seconda solo alle malattie cardiache.

Il mese scorso ho annunciato il nostro piano per potenziare il Cancer Moonshot che il presidente Obama mi ha chiesto di guidare sei anni fa.

Il nostro obiettivo è ridurre il tasso di mortalità per cancro di almeno il 50% nei prossimi 25 anni, trasformare più tumori dalle condanne a morte attuali a malattie curabili.

Aumentare il supporto a pazienti e famiglie.

Per arrivarci, invito il Congresso a finanziare l’ARPA-H, l’Agenzia per i progetti di ricerca avanzata per la salute.

Si basa su DARPA, il progetto del Dipartimento della Difesa che ha portato alla creazione di Internet, GPS e molto altro ancora.

L’ARPA-H avrà uno scopo unico: guidare la ricerca scientifica sul cancro, Alzheimer, diabete e altro ancora.

Un’agenda unitaria per la nazione.

Possiamo farcela.

Miei compatrioti americani, stasera siamo riuniti in uno spazio sacro, la città della nostra democrazia.

In questo Campidoglio, generazione dopo generazione, gli americani hanno dibattuto grandi questioni in mezzo a grandi conflitti ed hanno ottenuto grandi risultati.

Abbiamo combattuto per la libertà, ampliato la libertà, sconfitto il totalitarismo e il terrore.

Ed abbiamo costruito la nazione più forte, più libera e più prospera che il mondo abbia mai conosciuto.

Questo è il nostro momento.

Il nostro momento di responsabilità.

La nostra prova di determinazione e di coscienza.

È in questo momento in cui si forma il nostro carattere. Il nostro scopo è deciso. Il nostro futuro è forgiato.

Bene, conosco questa nazione.

Saremo in grado di far fronte alle prove che dovremo affrontare.

Per proteggere la libertà, per espandere le opportunità e l’equità sociale.

Salveremo la democrazia dalle minacce che incombono.

Per quanto siano stati duri questi tempi, oggi sono più ottimista sul futuro dell’America di quanto non lo sia mai stato prima per tutta la mia vita.

Perché vedo che il futuro è alla nostra portata.

Perché so semplicemente che non c’è niente al di là delle nostre capacità.

Siamo l’unica nazione sulla Terra che ha sempre trasformato ogni crisi che abbia affrontato in un’opportunità.

L’unica nazione che può essere definita con una sola parola: possibilità.

Quindi questa notte, nel nostro 245° anno come nazione, sono venuto a riferire sullo Stato dell’Unione.

E la mia relazione è questa: lo Stato dell’Unione è forte, perché voi, il popolo americano, siete forti.

Oggi siamo più forti di quanto non fossimo un anno fa.

E tra un anno saremo ancora più forti di quanto non lo siamo oggi.

Ora è il momento di affrontare e superare insieme le sfide del nostro tempo.

E lo faremo, come un solo popolo.

Una sola America.

Gli Stati Uniti d’America.

Che Dio vi benedica tutti. Che Dio protegga le nostre truppe.”

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