Di Paola Ducci*
WASHINGTON DC (nostro servizio particolare). Alla fine degli anni ’30, in previsione di un imminente conflitto in Europa, gli Stati Uniti decisero di aggiornare il proprio equipaggiamento militare, in particolare i veicoli.
L’idea di un veicolo 4×4 era già nelle intenzioni del Comitato tecnico per l’equipaggiamento dell’Esercito americano ma con una tecnologia che esisteva già dal 1900, quasi dall’inizio della storia dell’automobile.
Sebbene oggi molti si riferiscano alla Willys MB come al primo veicolo “fuoristrada”, in realtà il primo fuoristrada leggero 4×4 apparve nel 1936 in Giappone, prodotto dall’azienda Tokyu Kurogane Kogyo, noto come Kurogane Type 95 e soprannominato “Daruma”, costruito poco dopo la Mitsubishi PX33 del 1934, che fu la prima berlina a trazione integrale.
L’11 luglio 1940, con l’evolversi della situazione in Europa, l’Esercito degli USA pubblicò una richiesta di proposte a 135 aziende del Paese per la progettazione di un veicolo leggero da ricognizione e collegamento chiamato “General Purpose Vehicle”, letteralmente “veicolo multiuso”.
Le proposte dovevano essere presentate entro il 22 luglio 1940 e le specifiche prevedevano una carrozzeria rettangolare, quattro ruote motrici, tre sedili, un passo inferiore a circa 190 centimetri, un’altezza inferiore a 91 centimetri circa, una capacità di carico di 272 chili circa e un peso totale inferiore a 590 chili.
Questi vincoli limitarono inevitabilmente il numero di partecipanti e solo due produttori risposero alla richiesta di proposte: l’American Bantam e la Willys-Overland.
Contro ogni previsione fu l’American Bantam ad aggiudicarsi il contratto, essendo l’unico produttore disposto a rispettare le scadenze incredibilmente strette dell’US Army, che prevedevano la produzione di un prototipo in 49 giorni e di 70 veicoli di prova in 75 giorni.
Così il 23 settembre 1940 fu consegnato per la valutazione il Bantam BRC-60, un piccolo 4×4 progettato dal geniale Karl Probst il quale utilizzò il maggior numero possibile di parti provenienti da Austin.
Tuttavia la situazione militare e le future esigenze dell’Esercito americano richiedevano una produzione di massa che il Bantam non era in grado di gestire.
Resosi conto di questa realtà e dell’urgenza produttiva, i piani di Probst furono trasmessi a Willys-Overland e Ford che rientrarono nella selezione dei fabbricanti.
Nell’ottobre 1940 Willys-Overland presentò il suo Quad e Ford si unì con le sue enormi capacità produttive e il suo Pygmy, progettato da Charles Sorensen.
Di fronte ai tre veicoli e sotto la pressione di un peggioramento della situazione, soprattutto in Asia, l’esercito americano decise di approvare i prototipi di tutti e tre i produttori nonostante i modelli superassero il limite di 590 chili imposto dalle specifiche.
Dopo un acceso dibattito tra le diverse parti in merito al favoritismo verso Ford e Willys-Overland rispetto a Bantam, il sottosegretario autorizzò infine l’acquisto di 1.500 unità di pre-serie da tutti e tre i produttori.
La logistica militare e l’urgenza costrinsero l’Esercito degli Stati Uniti a standardizzare tutto e riunire il meglio dei tre modelli per offrire il miglior veicolo 4×4 e a produrlo su vasta scala il più rapidamente possibile.
Il modello scelto fu il Willys MA, soprattutto per il suo motore più potente.
Tuttavia i militari richiesero numerose modifiche ai modelli GP e BRC-40 per avere finalmente il veicolo perfetto per una oramai inevitabile guerra.
Naturalmente la vera forza dello sforzo americano risiedeva nell’industrializzazione.
Il termine “General Purpose” aveva un senso completo in questa categoria logistica, consentendo una produzione massiccia e rapida di un veicolo standardizzato con una vita utile stimata di 6 mesi, a differenza dell’esercito tedesco che scelse di avere un veicolo specifico per ogni applicazione.
Willys-Overland ricevette il primo ordine per 16.000 Willys MB a metà del 1941, ma divenne subito chiaro che la fabbrica da sola non poteva soddisfare le esigenze dell’esercito.
Ford e le sue cinque fabbriche furono quindi chiamate a produrre l’MB su licenza: si sarebbe chiamato GPW (GP per il veicolo originale e W per la licenza di Willys).
L’urgenza era reale poiché gli Stati Uniti entrarono in guerra nel dicembre 1941 dopo l’attacco a Pearl Harbor nelle Hawaii.
Da quel momento in poi la produzione raggiunse un’enorme scala industriale. Per standardizzare ulteriormente la Jeep, Willys, che in precedenza aveva utilizzato una griglia in ferro forgiato nota come “Slat Grill ” (25.808 unità), adottò la griglia in acciaio stampato utilizzata dalla GPW.
La Ford, fedele a se stessa, al suo marketing e alla sua potenza, apportò alcune piccole modifiche per rinforzare alcune parti della MB o per aggiungere dettagli Ford in modo da differenziarla e far risaltare la “F ” così che potesse stamparsi indelebile nella mente della gente: potenza del marketing, ovviamente, e a ragione.
Così, dalla fine del 1941 per Willys-Overland e dall’inizio del 1942 per Ford fino alla metà del 1942, la Jeep sarebbe stata prodotta in circa 640 mila unità (361.339 MB e 277.896 GPW) e avrebbe attraversato tutti i campi di battaglia sotto le bandiere americana, britannica, canadese, sovietica, australiana e francese.
Ironia della sorte, il grande sconfitto di questa storia fu il suo iniziatore, American Bantam, che costruì solo 2.642 Jeep delle 647.070 prodotte durante la Seconda Guerra Mondiale. A partire dal 1942 Bantam si concentrò addirittura sulla produzione del rimorchio da un quarto di tonnellata che equipaggiava tutte le Jeep.
Riguardo invece all’origine del termine “Jeep”, alcuni sostengono che la parola derivi dalla pronuncia di “GP” per “General Purpose”. Altri sostengono che il veicolo abbia preso il nome dall’agile creatura del cartone animato popolarismo di Braccio di Ferro, “Eugene the Jeep”, creato nel 1936.
Alcuni suggeriscono che “Jeep” si riferisca colloquialmente a qualsiasi veicolo militare in fase di collaudo dalla Prima Guerra mondiale, compresi i veicoli nuovi e non collaudati. Infine, un’altra versione suggerisce che anche l’acronimo “Just Enough Essential Parts ” sia una spiegazione probabile.
Ma qualunque fosse l’origine del termine, Il 6 giugno 1944, all’alba di una giornata storica, centinaia di Jeep furono scaricate sulle spiagge della Normandia da mezzi da sbarco.
La Jeep ottenne un successo mondiale, dalle regioni occidentali a quelle orientali dell’Europa e viceversa, grazie alle sue prestazioni sul campo di battaglia e alla sua immagine associata all’idea di libertà.
“Le quattro armi che hanno contribuito maggiormente alla vittoria della guerra sono: la Jeep, il Douglas C-47, il bazooka e la bomba atomica” chiosò Dwight D. Eisenhower non a torto, soprattutto per l’ultimo, terribile, contributo.
*Editor per l’Ufficio Storico dello Stato Maggiore della Difesa
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