Stazione spaziale internazionale, da oggi l’astronauta italiano Luca Parmitano è il nuovo comandante. Sostituisce il russo Alexei Ovchinin

Roma. Luca Parmitano, astronauta dell’Agenzia spaziale europea (ESA) è il nuovo comandante dell’equipaggio della Stazione Spaziale Internazionale (SSI).

L’astronauta Luca Parmitano con i suoi compagni di missione

Il comando generale della Stazione è, invece, di competenza dei direttori di volo a terra a meno che non vi sia un’emergenza a bordo.

Il ruolo ricoperto da Parmitano è considerato vitale per il successo della missione.

“Sono onorato che il programma della Stazione Spaziale mi abbia scelto per questo ruolo – ha commentato – . E’ un compito di grande responsabilità.  Mi vedo come un facilitatore, il mio obiettivo sarà quello di mettere tutti nella condizione di esibirsi al meglio delle loro capacità. Sono responsabile della sicurezza dell’equipaggio e della Stazione e del successo complessivo della missione”.

Parmitano ha sostituito, poche ore fa, il cosmonauta russo in partenza Alexei Ovchinin.

Il passaggio segna l’inizio della missione “Expedition 61” e la seconda parte della seconda missione spaziale dell’astronauta italiano chiamata “Beyond”.

L’astronauta dell’ESA e l’attuale capo del Centro astronauta dell’ESA (EAC) a Colonia, in Germania, Frank De Winne è stato il primo europeo a ricoprire il ruolo di comandante. Ciò avvenne durante la sua missione “OasISS” nel 2009.

L’astronauta dell’ESA Alexander Gerst nel 2018, ricoprì il ruolo durante la seconda parte della missione “Horizons”.

Parmitano ha assunto il comando in un momento particolarmente intenso per le operazioni della Stazione Spaziale.

Alcune passeggiate spaziali sono già state programmate per novembre in nodo da prolungare la vita dello spettrometro alfa-magnetico (AMS-02), un rivelatore di raggi cosmici all’avanguardia progettato per esaminare le proprietà fondamentali di materia oscura, antimateria e materia mancante e il origine dell’Universo.

Sempre nello stesso mese, il neo comandante dovrebbe anche controllare a distanza un robot sulla Terra per raccogliere campioni geologici sotto la direzione degli scienziati nell’ambito di un esperimento chiamato “Analog-1.”

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