Storia, cerimonia in ricordo del Sergente Maggiore Ruggiero Stella al quale è intitolata la caserma dell’82° Reggimento Fanteria “Torino” di Barletta

Barletta (dal nostro inviato). Alle ore 3 del mattino del 21 novembre 1941 si concluse una delle battaglie della II Guerra Mondiale combattuta a Culqualber, in Abissinia (l’attuale Etiopia).

Dal 6 agosto al 21 novembre italiani e britannici si confrontarono fino all’ultimo uomo, in scontri sanguinosissimi. I militari si immolarono, quasi al completo, esprimendo un grandissimo valore, tanto che ai pochi sopravvissuti gli avversari tributarono l’onore delle armi.

Un momento della battaglia di Culqualber (1941)

All’inizio dello scontro finale i combattimenti raggiunsero subito livelli di incredibile violenza. Tra attacchi,  contrattacchi e sanguinosi scontri all’arma bianca. La sera si spense l’ultima resistenza del caposaldo di Culqualber.

Tra i colpiti il Sergente Maggiore Ruggiero Stella, barlettano. Stella venne chiamato alle armi nel 1935 e fu assegnato al 9° Reggimento Genio. Fu inviato in Africa Orientale ed assegnato al 40° Battaglione a Massaua il 14 settembre 1937. Da quell’anno partecipò a diversi combattimenti ad Asmara, dimostrando sempre un grande valore ed alto senso del dovere. Il 15 agosto 1941 le nostre truppe conquistarono un’importante posizione. E lui si offrì di collocare un grande sbarramento di mine per arrestare l’avanzata dei britannici.

Quella notte mentre i Carabinieri della 1^ Compagnia difesero strenuamente le postazioni, sebbene scarseggino munizioni, difendendosi in furiosi corpo a corpo, bombe a mano e colpi di baionetta (quasi tutti persero la vita). il Sergente Maggiore Stella seppure ferito da una baionetta, dopo un corpo a corpo, ottenne di sostituire alla postazione di mitragliatrice un ufficiale dei Carabinieri deceduto. Alcuni testimoni lo sentirono esclamare: “Quando il Genio non lavora, combatte!”. E nonostante il caposaldo fosse accerchiato dalle truppe inglesi, il sottufficiale continuò a sparare con la sua mitragliatrice, in una disperata difesa. Ad un tratto, una scarica a bruciapelo, lo colpì a morte facendolo cadere riverso sull’arma.

Gli inglesi poterono così dilagare mentre i nostri militari erano ormai ridotti proprio a poche unità.

Il 9 febbraio 1951 fu assegnata a Ruggiero Stella, su proposta del colonnello Ugolini, la medaglia d’oro al Valore Militare proprio per i fatti di Culqualber.

Oggi al Sergente Maggiore è intitolata la caserma dell’82° Reggimento Fanteria “Torino” di stanza a Barletta e comandato dal Colonnello Antonio Morganella.

Ieri, nel corso di una cerimonia è stata deposta, dallo stesso Colonnello Morganella e dal nipote di Ruggiero, Michele Stella, sotto la lapide che ricorda l’eroico gesto una corona d’alloro.

La corona d’alloro in ricordo del Sergente Maggiore, Ruggiero Stella

Il picchetto d’onore della Compagnia Puma ed un trombettiere della Compagnia Leoni hanno reso gli onori.

Il picchetto d’onore

“Questi nostri soldati – ha detto nel suo intervento il Colonnello Morganella – sono per tutti noi un momento di orgoglio e di onore nel rivestire questa uniforme. Dobbiamo pensare che, un giorno, potremmo essere chiamati anche noi a dare la nostra vita per la Nazione”.

L’intervento del Colonnello Antonio Morganella

L’82° REGGIMENTO FANTERIA “TORINO”

Il Reggimento, le cui tradizioni risalgono al 1672, al “Reggimento Provinciale TORINO” del Ducato di Savoia, FU costituito nell’Esercito Italiano il 1° novembre 1884 entrando a far parte, insieme all’81° Reggimento Fanteria, della Brigata “Torino” .

Stemma araldico 82° Reggimento Fanteria Torino

I suoi uomini parteciparono alla campagna d’Eritrea (1895 – 96). Fu impiegato nelle operazioni di soccorso alle popolazioni calabro – sicule, colpite dal terremoto del dicembre 1908 e partecipò al completo alla campagna di Libia dal 1911 al 1913, meritando una Medaglia d’Argento al Valor Militare. Allo scoppio della Prima Guerra Mondiale combattè sul Col di Lana, Volkowniak, Capo Sile, Piave Vecchio, Piave nuovo, Stenico e Val Giudicarie. Ricevette l’Ordine Militare d’Italia e la seconda Medaglia d’Argento al Valor Militare.

Sciolto nel 1926 fu ricostituito il 1° luglio 1938 come 82° Reggimento Fanteria “Torino”, entrando insieme all’81° Fanteria ed il 52° Artiglieria nella Divisione di Fanteria “Torino” (52^).

Partecipà alla campagna sul fronte occidentale ed a quella jugoslava. I suoi uomini partirono per la Russia nel 1941 seguendo l’epopea del Corpo di Spedizione e dell’Armata Italiana in Russia, al ritorno dalla quale tutta la Divisione fu soppressa nel febbraio 1943. Per il comportamento il Reggimento meritò una Medaglia d’Oro ed una d’Argento al Valor Militare.

Il 1° settembre 1950 si ricostituì a Forlì in seno alla Divisione di Fanteria “Trieste”. Impiegato nel Raggruppamento “T” costituito in occasione della riconsegna di Trieste all’Italia nel 1954, allo scioglimento di quest’ultimo passò in forza alla Divisione di Fanteria “Folgore” accasermandosi prima a Trieste e quindi a Gorizia.

Sciolto il 19 ottobre 1975, il II battaglione, sarà denominato 82° Battaglione Fanteria Meccanizzato “Torino” e riceverà Bandiera e tradizioni reggimentali entrando a far parte della Brigata Meccanizzata “Gorizia”.

Nel 1976 fu impiegato nell’opera di soccorso alle popolazioni friulane colpite dal terremoto. Il 3 settembre 1992, il Battaglione venne inquadrato nel ricostituito 82° Reggimento Fanteria “Torino” e passò alle dipendenze della Brigata “Mantova” e quindi della Brigata corazzata “Ariete”, prendendo parte alle Operazioni “Vespri Siciliani” e “Testuggine”.

Dal 5 novembre 2001 il Reggimento passò alle dipendenze della Brigata Corazzata “Pinerolo” e dal 17 dicembre fu dislocato in Barletta.

Nei Balcani partecipò a varie missioni internazionali: nel 2004-2005 in Albania (Operazione NHQT), nel 2006 in Bosnia (Operazione Althea), nel 2008 in Kosovo (Operazione Joint Enterprise).

Nel maggio del 2009, l’82° Reggimento “Torino” fu scelto, nell’ambito del progetto “FORZA NEC”, quale prima unità destinata alla trasformazione in Reggimento di Fanteria media digitalizzata, iniziando la sperimentazione di nuovi mezzi ed equipaggiamenti.

Dal giugno del 2010 al settembre 2011, il Reggimento ha partecipato alla Missione ISAF, in Afghanistan, assicurando costantemente la presenza di una compagnia fucilieri dotata del nuovo e tecnologicamente avanzato Veicolo Blindato Medio (VBM), “Freccia”.

Un Veicolo Blindato Medio (VBM), “Freccia”

Nel 2012 il “TORINO” è stato impiegato in Afghanistan, costituendo la Task Force Center nella regione della città di Shindand (Ovest del Paese). Nel 2013-2014 il Reggimento ha continuato a partecipare alla Missione “ ISAF” sempre nel Paese , con una Compagnia contribuendo contemporaneamente in Patria alle operazioni di controllo del territorio in concorso con le Forze di Polizia (Operazione Strade Sicure).

Negli ultimi anni in tale attività è stato più volte impiegato in Puglia, Campania, Sicilia ed in Roma e recentemente ha garantito la sicurezza al Vertice G7 di Taormina. Il motto è “Credo e Vinco”.

La Festa del Corpo si tiene il 16 gennaio, in ricordo dei fatti d’arme del 16 gennaio 1943 a Tscherkowo (fronte russo).

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