Striscia di Gaza, i palestinesi si scontrano con soldati israeliani. In prima fila i militanti di Hamas

Gaza. Nel nome di un ricordo, nella Striscia di Gaza, si torna allo scontro tra l’esercito israeliano ed palestinesi.

Hamas ha mobilitato la popolazione affinché campeggi fino al prossimo 15 maggio, considerato il Giorno della Catastrofe (Nabka in arabo), nel quale i palestinesi ricordano la sconfitta degli arabi e l’esilio con la nascita dello Stato di Israele.

Un momento della protesta

Intanto, sale a 7 il bilancio dei manifestanti palestinesi morti nei violenti scontri con l’Esercito israeliano lungo il confine, mentre i feriti sono oltre 300. I militari hanno calcolato in circa 17 mila i manifestanti che “stanno lanciando bombe incendiare e sassi”.

Gli scontri nei pressi del reticolato che divide Gaza da Israele, dove è in atto la Marcia per il ritorno nell’ambito del Land day. I media palestinesi parlano anche di 100 feriti in totale.

Migliaia sono i palestinesi in “sommossa in sei luoghi lungo la Striscia di Gaza, bruciando gomme, lanciando sassi alla barriera di sicurezza e verso le truppe israeliane che rispondono con mezzi di dispersione e sparando verso i principali istigatori, riferisce l’Esercito sottolineando che Hamas sta mettendo in pericolo “le vite dei civili e le usa a fini terroristici, è responsabile dei disordini violenti e di tutto quello che avviene sotto i suoi auspici”.

Migliaia i palestinesi che protestano contro i soldati israeliani

E’ stata imposta una zona militare che chiude tutto intorno la Striscia per controllare meglio la situazione in atto. Con il rinforzo delle truppe, i soldati sono pronti a rispondere ai violenti disordini programmati lungo il confine della Striscia stessa.

Il ministro della Difesa Avigdor Lieberman ha avvisato in arabo, sul suo profilo Twitter, che “ogni palestinese che da Gaza si avvicina alla barriera di sicurezza con Israele metterà la propria vita a rischio”.

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